Due donne. Due artiste. Due combattenti. Diana & Orietta. Una musicista e una giornalista, Una cantante e una scrittrice. La musica di Diana Tejera e le parole di Orietta Cicchinelli per la prima volta insieme in una serata al femminile. La loro storia, le loro emozioni, il loro carisma sul palco della Casa Internazionale delle Donne. La presentazione dei progetti musicali di Diana e del libro Hijo de Puta - La parabola di un legionario di Orietta saranno il tema portante della serata di domanì, venerdì 2 dicembre a partire dalle ore 20:30 in Via San Francesco di Sales, 1/B a Roma. Modererà l'incontro la giornalista e scrittrice Alessandra Izzo. Letture di Vanessa Cremaschi alla quale verrà affidato il compito di sottolineare musicalmente la serata.
DIANA TEJERA
Di padre andaluso e madre italiana, cresce fin da piccola nel mondo della musica, e inizia a studiare pianoforte a nove anni e chitarra e canto a tredici. Nel 1997 studia al Centro Europeo Toscolano di Mogol, e viene notata dal grande paroliere che la vuole nel progetto “Fiori d'acqua dolce”, e così incide “Il paradiso non è qui”, inedito di Battisti/Mogol. Nel 1998 avvia con Irene Boreggi il progetto “Pink” ottenendo il primo contratto discografico con la Mad Productions. Due anni dopo, a seguito del passaggio alla Universo, il duo diventa quartetto con l'ingresso di Stefano Galafate e Raffaele Venturi, e viene ribattezzato “Plastico“, per evitare confusioni con l'omonima cantante americana, Nella nuova formazione, Diana continua ad essere cantante ed autrice di tutti i testi.
Il primo disco, Sixtematicamente, contiene il singolo “Strani sintomi”, col quale il gruppo vince l'undicesima edizione del Festival di San Marino. Nel 2001 esce il secondo album, Sensibile al tatto, e i Plastico diventano il gruppo spalla del Lunapop durante la loro tournée di quell'anno.
Nel 2002 esce il terzo album Incontri casuali, ed il gruppo partecipa al Festival di Sanremo nella categoria “Giovani” con il pezzo “Fruscio”, che però non viene ammesso alla finale.
I Plastico si sciolgono nel 2003 e Diana Tejera è l'unica dei quattro a continuare la carriera nella musica; all'intensa attività concertistica affianca la realizzazione di varie colonne sonore, e collaborazioni con musicisti romani, tra cui Marco Fabi, Barbara Eramo, Andrea Di Cesare, Alessandro Orlando Graziano, Nathalie e soprattutto Tiziano Ferro, col quale firma “E fuori è buio” (pubblicato nell'album Nessuno è solo del 2006) e “Scivoli di nuovo” (presente nel disco Alla mia età del 2008).
Nel 2008 vince il festival Sound of life, battendo anche la più quotata e famosa Arisa.
Nel 2010 pubblica, per la SunnyBit, il suo primo album solista: La mia versione.
Nel 2009 scrive, insieme a Chiara Civello, “Al posto del mondo“, canzone ammessa al Festival di Sanremo 2012.
Nel 2012 pubblica, per la Voland in collaborazione con la SunnyBit, il CD/LIBRO firmato Cavalli/Tejera “Al cuore fa bene far le scale“. 11 canzoni con i testi di Patrizia Cavalli.
Nel 2016 con la trombettista Ersilia Prosperi (già leader degli OU) forma un duo dal nome ED MONDO. Pubblicano un album dal nome "Oops!" prodotto a Seattle dalla polistrumentista Amy Denio che le porta in tour in Germania e USA
ORIETTA CICCHINELLI
Giornalista professionista di origini abruzzesi, vive a Roma dove lavora come responsabile del servizio Cultura e Spettacoli di Metro, il free paper che ha contribuito a fondare nel 2000. Laureata in Scienze Politiche (indirizzo Politico Internazionale) all'Università La Sapienza di Roma, vanta un passato da cronista nelle pagine de Il Messaggero, dove collabora per anni anche con il servizio spettacoli. Lavora per un anno all'Informazione di Mario Pendinelli, dirige Il Tergicristallo, mensile dell'Aci, e la rivista romana Movida.
Dal 2009 al 2013 stringe un sodalizio artistico con il poeta e sceneggiatore Vincenzo Cerami e con lui organizza eventi e mostre a Spoleto (come la rassegna del Fumetto dedicata alla ricostruzione post terremoto de L'Aquila e il Teatro Famiglia).
Nel 2014 il suo racconto in forma breve “La Madre” viene selezionato tra i finalisti del XIII concorso letterario Racconti nella rete, organizzato da Lucca Autori.
A maggio 2015 esce per NED, nella sua edizione completa, il libro “la madre” con la preziosa copertina disegnata da Martina Rossi, giovane artista della Scuola Romana dei Fumetti.
Nel 2016 pubblica per MGC Edizioni il suo primo romanzo "Hijo de Puta - La parabola di un legionario"
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HIJO DE PUTA
Dopo il successo del racconto la madre (edizioni NED, distribuzione ARION) Orietta Cicchinelli ci consegna un'altra emozionante storia su un microcosmo di varia umanità. Giovanni, classe 1948, ex legionario del Tercio de Extranjeros, soprannominato Hijo de Puta dal suo Capitano, è il protagonista dell'opera. Sulla sua strada incontra ladroni, guardie, uomini di Dio, vecchi, giovani, mogli, padri, figli, meretrici, giocatori incalliti, disperati… Tutte tessere di un unico grande puzzle di cui, comunque, Giovanni si sente parte. La copertina di Hijo de Puta è un disegno originale di Massimo Rotundo illustratore, storyboard-artist. Nato a Roma, è il Fondatore della Scuola Romana dei Fumetti. Nel 2015 disegna per Sergio Bonelli editore il Texone n.30 Tempesta su Galveston. Collabora con le riviste Lanciostory, Heavy Metal, Ècho des Savanes, L'Eternauta, Orient-Express. Tra i riconoscimenti avuti: Premio Yellow Kid come miglior disegnatore al Salone dei Comics di Lucca (1990) e Kineo-Diamanti al Festival del cinema di Venezia 2012 per la serie animata Rai Ulisse-Il mio nome è nessuno.
“Hijo de Puta è nato da un incontro – spiega l'autrice – o, meglio, da una serie di incontri. Quello con l'imprenditore editoriale Tony Lupetti, per gli amici “Lupo”, un ingegnere che ha buttato la sua laurea e dedica il suo tempo libero ai diseredati, ai ragazzi in difficoltà, agli ultimi, agli invisibili… E quello con l'ex legionario, lo smilzo Giovanni, l'uomo tutto d'un pezzo, protagonista di questa parabola emozionante, piena di risvolti imprevisti”.
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