martedì 27 dicembre 2016

Ash vs. Evil Dead (Stagione 2) - Teste di Serie

"In questa città c'è posto solo per una faccia da culo e quella faccia da culo sono io!"
- Ash Williams

Non tutti i mali vengono per nuocere. Nemmeno il Male che insegue Ash Williams da quando, nel 1981, mise piede per la prima volta assieme a un minuto gruppetto di amici in quella casa dove era rinchiuso il Necronomicon, ovvero il Libro dei Morti. Da quella stessa casa ne uscì fuori soltanto Ash, mutilato nel corpo e nello spirito, ma consapevole che nel mondo e in molti piani al di fuori di esso, esistono entità malvagie vendicative e bramose di potere.

Avevamo ritrovato un Ash di mezza età (un Bruce Campbell sempre pronto a far furore!), al verde e con più pancetta che voglia di darsi da fare, costretto a combattere il Male dopo aver riaperto per errore il Necronomicon: assieme agli amici Pablo (Ray Santiago) e Kelly (Dana DeLorenzo), Ash era riuscito ad arginare le atroci incursioni del Male tra gli uomini, scendendo a patti con Ruby (Lucy Lawless), colei che scrisse il Necronomicon, lasciando nelle sue mani il dominio sul mondo dei morti, potendo così trascorrere il resto dei suoi giorni con gli amici Pablo e Kelly a Jacksonville, tra fiumi d'alcol, belle ragazze e nessuna minaccia da sconfiggere. Viene da sè che questa nuova condizione avrebbe avuto vita breve: nella seconda stagione di Ash vs. Evil Dead, Ash e compagnia dovranno fare i conti con un inconveniente che non avevano previsto, ovvero il fallimento dell'immortale Ruby, la quale si ritrova contro i demoni da lei evocati e, pur di non morire, è costretta a chiedere aiuto ad Ash per poter impedire al demone Baal (Joel Tobeck) di governare sulla Terra.

Dietro l'operazione Ash vs. Evil Dead ci sono ancora Sam Raimi (creatore del soggetto), suo fratello Ivan e Tom Spezialy che, dopo aver riportato in vita uno dei personaggi più iconici e di culto del cinema di genere degli anni Ottanta, e gettato in pasto a una società che non riconosce valore in Ash, così come non si mostra grata per i sacrifici e il dolore patito dall'eroe con la motosega pur di preservare la pace, stavolta gli showrunner ripartono proprio da questo aspetto: ciò che aspetta Ash in questa seconda stagione lo riporterà indietro verso casa, a Elk Grove, dove sarà costretto a confrontarsi di nuovo con suo padre Brock (Lee Majors), attempato ma incallito donnaiolo e tutta la popolazione che lo ricorda ingiustamente come l'omicida che causò la morte della sorella e dei suoi amici “molti anni addietro, in quella casa nel bosco”.

Ash vs. Evil Dead resta (parola di Bruce Campbell) un prodotto di puro intrattenimento splatter e umoristico, che non nasconde necessariamente una critica verso la società che vede Ash non come un eore, ma come un perditempo senza speranza. Nonostante ciò, già dalla prima stagione Sam Raimi ha cercato e trovato un modo per infondere nuova linfa a uno dei più grandi personaggi della storia del cinema del dopoguerra, spogliandolo di ogni aspettativa, con l'unico compito di mettersi alla berlina e confrontarsi non tanto con il mondo esterno, ma con se stesso: questa operazione di rinascita ha contribuito a inspessire il profilo di Ash Williams, giocando con ironia sui suoi punti deboli (l'amore per le belle ragazze e i suoi difetti fisici), riuscendo nell'arduo compito di non tramutarlo in una macchiettistica trasfigurazione di sè. Ash è un ragazzo a cui il Male ha tolto gioia, spensieratezza e la possibilità di vivere il suo tempo, così, se nella prima stagione di Ash vs. Evil Dead egli è stato costretto ad assumersi le proprie responsabilità per aver scatenato nuovamente demoni e anime dannate nel mondo per colpa del suo ego smisurato, in questa seconda stagione Raimi da ad Ash la possibilità di riassemblare i cocci di un passato quasi irreparabile, lottando per dimostrare all'intera Elk Grove la verità sul suo conto: per quanto possa essere scansafatiche e impertinente, Ash ha buttato all'inferno la sua vita per combattere il Male e salvaguardare coloro che ama.

Certo, l'impianto narrativo di Ash vs. Evil Dead si lascia sommergere da litri e litri di sangue e trovate tra le più disgustose (vomito e feci inclusi!), ricercando nell'orrido e nel truculento la chiave di lettura visiva dell'opera, senza badare a mezze misure; la paura lascia spazio alla consapevolezza e alla presa di coscienza del proprio destino e del proprio dovere (ma vanno ricordate almeno la sequenza dell'attacco della macchina indemoniata e tutto ciò che accade negli ultimi due episodi, quando Ash torna all'interno della casa) e non potrebbe essere altrimenti. Raimi ha capito che tentare di emulare le febbrili sensazioni e l'orrore di un cult appartenente a un'epoca lontana (cinematograficamente parlando) costituirebbe peccato mortale, oltre che un insulso tentativo di infangare un'opera clamorosa qual è la La casa. Con un Ash cresciuto e attempato, nonostante l'inesauribile determinazione a non lasciarsi sopraffare dal Male, Ash vs. Evil Dead non può che non prendersi sul serio, senza mai svilire la sua natura di serie nata da un oggetto di culto, preservandone l'ironia e l'individualità del suo protagonista.

E per i fan più affezionati del cacciatore di demoni con la motosega, non c'è divertimento più grande nel vedere Ash Williams con la pancera sbudellare demoni e far ritorno nel luogo dove tutto ebbe inizio. Del resto, non esiste nessun altro posto come casa.

(Ash vs. Evil Dead); genere: horror, commedia; sceneggiatura: Sam Raimi, Ivan Raimi, Tom Spezialy; stagioni: 2 (rinnovata); episodi seconda stagione: 10; interpreti: Bruce Campbell, Ray Santiago, Dana DeLorenzo, Jill Marie Jones, Lucy Lawless, Michelle Hurd, Ted Raimi, Lee Majors, Joel Tobeck; produzione: Renaissance Pictures; network: Starz (U.S.A., 2 ottobre-11 dicembre 2016), Infinity TV (Italia, 3 ottobre-12 dicembre 2016); origine: U.S.A., 2016; durata: 30' per episodio; episodio cult secondaa stagione: 2x09 – Home again (2x09 - Rittorno alla casa)



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