Errare humanum est, e può accadere che anche un empirista del quotidiano, un semiologo della contemporaneità, un agrimensore della coscienza e un grammatico dei sentimenti scrupoloso e perspicace come Noah Baumbach cada in fallo, specialmente se tenta d’inerpicarsi, come nel caso in oggetto, sulle pendici di plot che si discostano da quella registrazione d’impercettibili moti […]
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