I topi, nella loro natura ambivalente di bestioline indifese e immondi abitanti delle fogne, si sono da sempre prestati alle metafore infamanti come a quelle letterarie. E' cosa nota che la propaganda nazista fece largo uso del parallelo tra ratti ed ebrei, che il fumettista Art Spiegelman sfruttò e capovolse nella sua celebre graphic novel sulla Shoah: Maus, in cui i topi danno il volto agli ebrei ed i gatti ai nazisti che li braccano. I topi che infestano la soffitta del protagonista (...) -LIBRI
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