Di quei ragazzi sotto la neve si sente la paura, il dolore, il freddo, l'essere stremati. Tra una bomba e l'altra conviene contare: è l'unico modo per salvare la mente. I loro corpi fermi e gli occhi vibranti di quella povera umanità in attesa, sono pieni di movimento e parlano anche nel silenzio. Quando invece le loro bocche si aprono, escono parole precise e potenti, chiarissime e taglienti su quella guerra feroce e per molti versi dimenticata. Alcuni guardano in camera, escono da quel tempo e (...) -CINEMA
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