mercoledì 14 giugno 2023

Lo sciopero del sindacato degli attori mette a rischio la promozione di film estivi come Oppenheimer e Barbie

Hollywood è in subbuglio, ormai non c'è dubbio. In realtà sono le varie associazioni di categoria a essere in rivolta, come vi abbiamo detto qualche giorno fa parlando dello sciopero degli sceneggiatori che ha comportato il blocco delle riprese di Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Due. Vi abbiamo anche informato di possibili ulteriori problemi causati da un imminente nuovo sciopero: quello del sindacato degli attori. Oggi è Variety a tornare sull'argomento, scrivendo che è a rischio l'attività promozionale di film estivi che sono di fondamentale importanza perché potrebbero portare a un cospicuo incremento dell'incasso nazionale e, in alcuni casi, mondiale.

Sciopero del sindacato degli attori: ecco chi rischia

Sul sito dell'autorevole testata giornalistica specializzata leggiamo che lo sciopero SAG-AFTRA potrebbe bloccare la campagna marketing di un cospicuo gruppo di blockbuster che usciranno nei mesi più caldi, a cominciare da Oppenheimer di Christopher Nolan. A rischio anche Barbie di Greta Gerwig.

Se entro il 30 giugno., la trattativa del rinnovo dei contratti non andrà a buon fine, gli attori incroceranno le braccia, e quindi niente interviste e red carpet. Già lo sciopero degli sceneggiatori ha impattato fortemente sulle serie tv, causando molti ritardi. Ora, per alcuni film l'attività stampa è stata anticipata da luglio a giugno, ad esempio per Tartarughe Ninja: Caos Mutante. Anche Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno si salverà. Quanto a Oppenheimer, Nolan si tiene ancora stretto lo slot newyorchese del 7-8 luglio. Potrebbero esserci problemi, infine, per La casa dei fantasmi. E Barbie? Se le interviste al cast si faranno, come previsto, il 7 e l’8 luglio, anche in questo caso del doman non v'è certezza.

Ma parliamo delle campagne promozionali di un film. Come sapete, le attività di marketing possono cominciare due anni prima dell'uscita, con foto dal set, poster e teaser trailer. Da sei mesi prima dell'arrivo in sala intervengono i periodici, con lunghi articoli e storie di copertina. Man mano che ci si avvicina al debutto, ci sono le anteprime, le interviste, la partecipazione dei talent a programmi tv e trasmissioni radiofoniche, i photocall. I sindacati si battono per salari degni di questo nome e all'altezza della qualità del lavoro. Se non qualcosa non cambierà, ne andrà dell'estate cinematografica USA, che potrebbe essere contraddistinta dall'uscita di numerosi documentari. E anche questa sagace intuizione arriva da Variety.



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