Non so se ci abbiate mai fatto caso, ma nei film orientali si mangia spessissimo. E di gusto.
Scene conviviali in cui gruppi più o meno nutriti di personaggi si siedono attorno a un tavolo per dividere il cibo sono frequentissime, tanto che mi è difficile guardare questi film senza farmi venire una certa qual fame, da sanare possibilmente con dei piatti ovviamente coerenti con la visione del film.
Che si tratti di action di Hong Kong o blockbuster coreani, o magari di film d'animazione giapponesi il discorso non cambia. Anzi, vale specialmente se le animazioni sono quelle dello Studio Ghibli, quello di Hayao Miyazaki, di film come Il mio vicino Totoro, La città incantata o Ponyo sulla scogliera.
Che siate appassionati di cibo orientale, o grandi fan dello Studio Ghibli, o semplicemente curiosi, vi potrà tornare utile la lettera di un libriccino edito da Trenta Editore che si chiama "La cucina incantata - Le ricette tratte dai film di Hayao Miyazaki", scritto a sei mano da Silvia Casini, Raffaella Fenoglio e Francesco Pasqua.
"Gastronomia e cinema sono due mondi capaci di offrire esperienze sensoriali uniche e indescrivibili, qualcosa che, unendo innovazione e artigianalità, colpisce tutti noi come una sorta di sortilegio, stregandoci. Chi ha compreso appieno questa filosofia è proprio il maestro Hayao Miyazaki, che con le sue storie toccanti ricche di magia, immaginazione, valori, tradizioni e cibi appetitosi, ha incantato grandi e piccini."
Così scrivono i sei autori in apertura del capitolo introduttivo del loro libro, nel quale sottolineano anche la straordinaria attenzione del regista giapponese nel raccontare con le immagini e le parole i sapori e i profumi delle pietanze che appaiono nei suoi film, nei quali il cibo è "portatore di impegno, ringraziamento, emblema di affetto e solidarietà".
Da lì si parte per un viaggio che comincia da Lupin III - Il castello di Cagliostro e arriva fino a Si alza il vento, passando per tutti gli altri film diretti da Miyazaki in carriera: un viaggio che non è solo una rapida perlustrazione del suo cinema ma soprattutto dei piatti principali e secondari che appaiono in ogni film, dei quali gli autori forniscono ricetta. Spesso nella versione originale, ma non mancani nemmeno le varianti "golose" e quelle vegetariane.
Dagli spaghetti con polpette di Lupin al bento di Totoro; dallo sformato di aringhe e zucca di Kiki agli sponge cake di Zeniba di La città incantata; fino ai ramen di Ponyo e molto altro ancora, sempre nel nome del buon cibo, del grande cinema e della magia del vivere.
Ah, per chi è meno avvezzo alla cucina giapponese c'è anche un utile glossario.
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