La Disney non ha più rivali per l'acquisizione degli asset 20th Century Fox. La ComCast si è infatti ritirata dall'affare, ufficialmente per concentrarsi su un altro acquisto, quello di Sky. Chi teme la crescita a dismisura del gigante Disney ora può abbandonarsi alla disperazione, appena consolandosi con l'esborso che aspetta la casa del Topo: 71.3 miliardi di dollari. L'offerta iniziale infatti era più bassa (52.4), ma proprio la concorrenza della ComCast aveva costretto la Disney ad alzare la posta, che a questo punto naturalmente non può più abbassare.
Sottolineando ancora una volta come la cosa non riguardi i canali sportivi regionali Fox, che per varie ragioni legali la Disney sarà costretta a rivendere, quel che rimane è titanico (perdonate il gioco di parole, Titanic era anche Fox!). Ora soltanto la votazione degli azionisti Disney e Fox, prevista per il 27 luglio, separa la più grande major dal mettere le mani su franchise cinematografici storici e/o remunerativi come Alien, Avatar, i personaggi Marvel che per contratto non erano nel Cinematic Universe (leggasi X-Men e limitrofi). Potremmo andare oltre e citare Die Hard, Mamma ho perso l'aereo (avete paura di un reboot? Anche noi!), Alvin, i Simpson, Una notte al museo e X-Files. Se state pensando che si chiude un'epoca storica con la svendita della 20th Century Fox, avete ragione.
Al momento tutti i dipendenti dei dipartimenti Fox sono sul chi vive: non è ancora chiaro il modo in cui la Disney vorrà riorganizzare le produzioni televisive, cinematografiche e on demand dell'azienda che appartiene a Rupert Murdoch ancora per una settimana. Di certo la manovra di assestamento non sarà velocissima.
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