Lo scorso mese di novembre, sulla scia dello scandalo Weinstein, il regista italiano Fausto Brizzi era stato al centro di uno scandalo quando, nel corso di un servizio realizzato dalla trasmissione televisiva Le Iene, dieci donne avevano mosse accuse pesanti nei suoi confronti legate a presunte violenze e abusi.
Tre di queste sporsero successivamente denuncia presso la procura di Roma per violenza sessuale, relativamente a tre resunti episodi avvenuti nel 2014, 2015 e nel 2017; nel mese di aprile Brizzi venne iscritto nel registro degli indagati è interrogato dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal pm Pantaleo Polifemo.
Oggi arriva la notizia per cui la procura di Roma ha chiesto l'archiviazione per il regista, perché per i pm "il fatto non sussiste". Stando ai magistrati, nelle accuse delle ragazze, che sostenevano di essere state obbligate ad atti sessuali nel corso di provini, non sono stati riscontrati profili di natura penale.
Brizzi, il cui ultimo film, Poveri ma ricchissimi, uscì a Natale in forma quasi anonima, è attualmente al lavoro su un nuovo lungometraggio dal titolo Modalità aereo, che girerà in agosto a partire da un copione scritto a sei mani con Paolo Ruffini e Lillo, e che è prodotto da Luca Barbareschi.
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