mercoledì 18 ottobre 2017

Tin Star (Stagione 1) - Teste di Serie

Dopo la cancellazione di Lie to me, Tim Roth torna da protagonista sul piccolo schermo e lo fa con un thriller dall'atmosfera cupa e violenta; Tin Star rappresenta uno dei titoli di punta della produzione televisiva di Sky e la presenza del famoso attore non può che amplificare le aspettative del pubblico. Creata da Rowan Joffè, figlio del celebre Roland, Tin Star è un'opera sulla vendetta e sulla brutalità che essa suscita nel cuore dell'uomo, oltre a rappresentare (parzialmente) la corruzione all'interno di una società petrolifera. Diversi, quindi, gli elementi di interesse per questa prima stagione, frammenti di un racconto purtroppo confusionario che non riesce mai ad esprimersi davvero appieno.

Un poliziotto inglese dal torbido passato si trasferisce, insieme a moglie e figli, in una piccola cittadina canadese, per guidare il piccolo distretto; un anno dopo il suo arrivo, una compagnia petrolifera si insedia nel posto e minaccia la tranquillità del paese, dando inizio a un vortice di violenza e svelando alcuni lati nascosti del protagonista.

Partendo da una premessa già di per sé non molto originale, Tin Star muove, episodio dopo episodio, dai paesaggi sconfinati delle montagne rocciose canadesi al nucleo interno ed interiore del suo personaggio principale, un percorso discendente nell'inferno quotidiano dell'alcolismo e della rabbia repressa che esso può (ri)scatenare. Proprio Jim Worth (questo il nome del protagonista) e la sua storia, il suo cammino passato, presente e futuro, sono il fulcro della narrazione; il paese e i suoi abitanti, la North Stream Oil e perfino la famosa e stupenda Christina Hendricks (qui nel ruolo della Responsabile delle pubbliche relazioni della compagnia) restano ai margini, sfocati come le immagini del'annebbiamento alcolico di Worth. Pur nei gesti minimi e minimali dell'espressività del personaggio, la presenza scenica di Tim Roth è straripante, mattatore di uno show che trova in lui l'unico appiglio per un pubblico televisivo sempre più esigente; l'ambiguità (interiore e non) di Worth è credibile soprattutto per merito dell'attore, non certo grazie agli autori che non ne giustificano sufficientemente il disturbo. Interessante il personaggio della moglie di Worth mentre alla figlia viene dedicata la parte peggiore di questa prima stagione; la storia si focalizza sul suo rapporto con il criminale Whitey, sviluppandolo in maniera mai davvero incisiva, annoiando continuamente il pubblico che riprende coscienza di sé solo quando Jim Worth si perde nei fumi dell'alcol. Un discorso a parte merita invece il personaggio di Louis Gagnon, Capo della sicurezza della compagnia; enigmatico, terrificante ed ipnotico viene relegato a comparsa da un racconto che non lo vede mai prendersi la scena. Non è certo un caso che due dei momenti più riusciti di questa stagione abbiano proprio per protagonista il personaggio interpretato da Christopher Heyerdahl; due scene in dieci episodi è davvero troppo poco per quello che sembrava a tutti gli effetti l'antagonista di Jim Worth fin dalle prime immagini dello show. Le appena abbozzate indagini di Elizabeth Bradshaw (Christina Hendricks) sui crimini della North Stream Oil sono interessanti ma tardive e vaghe, ma soprattutto completamente estranee (sia narrativamente che concettualmente) alla vicenda principale della serie, risultando infine accessorie.

Se lo sviluppo della storia non è quindi eccezionale, la messa in scena segue pressoché quella direzione, uniformandosi ad uno stile semplice ed essenziale, “televisivo”, senza osare o ricercare una forma superiore che possa elevare lo show al di sopra dello standard del piccolo schermo. Di questa prima stagione rimangono alcune sequenze esaltanti sparse nei quasi 500 minuti di visione, mentre altre lasciano invece l'amaro in bocca, come di un'occasione sprecata. Al contrario l'opportunità non l'ha persa Tim Roth, che ancora una volta mette in mostra tutte le proprie abilità di grande attore al servizio di una storia intrigante ma sviluppata in maniera mediocre. Resta quindi l'impressione che l'unica ragione valida per ricordare (o continuare) questo show sia la performance di Tim Roth, e poco altro.

(Tin Star); genere: Thriller, Crime, Drammatico; sceneggiatura: Tom Butterworth, Chris Hurford, Rowan Joffe; stagioni: 1 (rinnovata); episodi prima stagione: 10; interpreti: Tim Roth, Genevieve O'Reilly, Christina Hendricks, Christopher Heyerdahl, Abigail Lawrie, Oliver Coopersmith, Ian Puleston-Davies; produzione: Kudos Film and Television; network: Sky Box Sets (U.K., 7 settembre 2017), Sky Atlantic (Italia, 12 settembre 2017 - 10 ottobre 2017); origine: U.K., Canada, 2017; durata: 45' ca. per episodio; episodio cult prima stagione: 1x03 - Comfort of Strangers.



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