Il cinema di Terence Davies trasuda, fin dagli esordi con il cupissimo Trilogy del 1983, un pessimismo cosmico e ineluttabile che se all'inizio sembrava indicare l'origine di tanta disperazione nell'omosessualità del suo autore (vissuta, secondo le sue stesse parole, come una condanna), si è via via esteso a comprendere l'intera condizione umana, e a cercare nell'arte cinematografica quella sorta di redenzione estetica per riuscire ad assorbire il dolore e trasformarlo in pietas. Tutti i suoi film (...) -Torino Film Festival 2015
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