Dopo la trilogia Love, Seidl ci propone ancora la doppia "anima" dei suoi Austriaci. Questa volta lo fa "In Cantina", luogo dove tutti hanno prima o poi riposto ciò che volevamo conservare o nascosto ciò che disturbava la nostra vista, ma che non avremmo mai voluto cancellare. Nel caso di Im Keller invece viene inseguita con costanza la soddisfazione dei desideri più torbidi o perpetrate le manie più ossessive: una serie di "attività" che definiremmo estreme o estremiste. In questo quadro (...) -Fuori Concorso
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