mercoledì 6 ottobre 2021

Black Widow su Disney+ per tutti gli abbonati, l'ultimo atto di Natasha

I fan del Marvel Cinematic Universe hanno atteso per molto tempo Black Widow con Scarlett Johansson: nel 2021 il film che ha aperto la Fase 4 è finalmente arrivato al cinema ed è da oggi disponibile per tutti gli abbonati alla piattaforma streaming Disney+ , incluso nell'abbonamento e senza costi aggiuntivi. Il film di Cate Shortland s'incastra in modo particolare nella cronologia della vita di Natasha Romanoff: scopriamo com'è impostata la storia di Black Widow e guardiamo un po' dietro le quinte di questa produzione Marvel Studios. Guarda Black Widow su Disney+

Black Widow con Scarlett Johansson, la storia del cinecomic Marvel su Disney+

Come tutti gli appassionati del mondo Marvel sapranno bene, la superspia nonché Avenger Natasha Romanoff è deceduta nell'epico Avengers: Endgame, apice del Marvel Cinematic Universe. Black Widow non è però un What If?, ma le premesse della storia fanno un passo indietro... e magari anche qualcuno in più. La timeline centrale della storia, ambientata nel 2016, si incastra infatti tra Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War, seguendo Natasha in fuga dopo la "guerra civile" scoppiata tra le due fazioni degli Avengers. Per Natasha rappresenta una pausa per se stessa e per questioni personalli irrisolte. Il destino la riavvicina a sua "sorella" Yelena Belova (Florence Pugh), come lei addestrata da ragazzina a diventare una Vedova dal malefico Deykov (Ray Winstone), dato per morto ma in realtà tuttora operante nella fantomatica "Stanza Rossa".
C'è la possibilità di evitare che altre donne come loro vengano schiavizzate da Dreykov, ma per portare giustizia Natasha e Yelena dovranno riunirsi a quelli che all'epoca si finsero i loro genitori, Melina Vostokoff (Rachel Weisz) e Alexei Shostakov (David Harbour). Una famiglia disfunzionale i cui membri sono tuttavia molto legati, seppur facciano di tutto per nasconderlo...

Black Widow, il senso e l'identità del film secondo Scarlett Johansson

Concepito come sipario sul personaggio di Natasha Romanoff nel Marvel Cinematic Universe, Black Widow era nell'aria da parecchi anni, ma il progetto è sbocciato davvero solo quando è stato più naturale metterlo in cantiere. Scarlett Johansson spiegò a Collider:

Non era mai molto chiaro in quale spazio ci saremmo dovuti muovere. Questo film sarebbe stato molto diverso se l'avessimo fatto dieci anni fa. Era un'epoca diversa, penso che siamo d'accordo tutti su questo. Molti mi domandano perché non l'abbiamo fatto prima, ma in un certo senso posso dire di essere sul serio contenta che accada ora, perché abbiamo fatto un film su questioni concrete, la gente cerca cose del genere, per me le ha sempre volute. Questo film è diventato realtà quando stavamo girando Infinity War, quindi conoscevo già il destino del personaggio. [...]
Per me c'è tanta compassione in Natasha e non è proprio una cosa che mi sarei aspettata mentre giravamo Iron Man 2, Avengers e tutto il resto. Se ne sono visti barlumi, si è sviluppata nel tempo, a mano a mano che abbiamo potuto mettere sempre più in primo piano il personaggio. È una persona molto compassionevole, è quella passione a guidarla in molte sue decisioni. È anche pratica e pragmatica, non penso che queste due anime debbano necessariamente essere in disaccordo. Anzi, è quella la parte di lei che mi commuove di più.

Black Widow, curiosità sull'esordio della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe

Il modo in cui Yelena, il personaggio di Florence Pugh, è stato presentato in Black Widow suggerisce che la rivedremo presto nel contesto del Marvel Cinematic Universe: tutto lascia intuire che possa idealmente essere la prossima Vedova Nera. L'attrice d'altronde ha contribuito da subito al film già in sceneggiatura, con trovate che hanno trovato strada nel prodotto finito: è stata sua l'idea per esempio di prendere in giro la "posa plastica" di Natasha in combattimento. Fino all'ultimo Florence si è contesa la parte con Emma Watson, l'Hermione degli Harry Potter!
Un film tutto per Natasha Romanoff era dovuto, perché il personaggio è stato presente in ogni fase del Marvel Cinematic Universe finora: c'era in Iron Man 2 e Avengers (Fase 1), in Captain America: The Winter Soldier e Avengers: Age of Ultron (Fase 2), Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame (Fase 3), comparendo anche con un cammeo in Captain Marvel.
Lo sceneggiatore Eric Pearsons ha rivelato di aver impiegato solo undici giorni per completare la prima stesura della sceneggiatura: una rapidità dovuta alla chiarezza di idee sul film da parte di Kevin Feige, boss dei Marvel Studios, del producer Brian Chapek, della regista Cate Shortland e naturalmente di Scarlett Johansson. "Mi telefonava e io fissavo le idee in un documento che era una specie di linea guida. Una volta che so quello che faccio, scrivo veloce."
Anche David Harbour, più noto come lo sceriffo di Stranger Things, ha dato il suo personale contributo al film, suggerendo l'uso della canzone "American Pie" e di tutto ciò che ne consegue per il rapporto tra il suo personaggio e quello di Natasha: un rapporto concepito inizialmente come più teso e senza possibilità di perdono. Scopri Disney+



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