L'alto artigianato del cinema di genere italiano tramandato da padre in figlio.
Tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo, che racconta il lato oscuro e criminale della Roma contemporanea, Suburra è il secondo lungometraggio cinematografico diretto da Stefano Sollima, diventato oramai un punto di riferimento per quanto riguarda i prodotti di genere, al cinema come in tv, in Italia come all'estero.
Stefano Sollima: talentuoso figlio d'arte, da Un posto al sole a Suburra
Dopo aver aver fatto una lunga gavetta come regista di produzioni televisive come Un posto al sole, La squadra e Crimini, Stefano Sollima si era fatto notare dirigendo numerosi episodi della serie tv Romanzo criminale, tratta dal romanzo omonimo di Giancarlo De Cataldo che venne portato al cinema da Michele Placido.
Nel 2012 Sollima aveva poi esordito al cinema col film ACAB - All Cops Are Bastards, tratto da un libro del giornalista Carlo Bonini (attuale vicedirettore di Repubblica, e grande esperto di questioni di cronaca giudiziaria romane) che raccontava con stile ruvido e adrenalinico, e al tempo stesso molto realistico, la vita di un gruppo di agenti di polizia del Reparto Mobile di Roma.
Da quel momento in avanti, il nome di Stefano Sollima è rimasto legato alle più importanti produzioni italiane e internazionali che raccontano storie di crimine e violenza: da serie televisive come Gomorra e la recentissima Zero Zero Zero (entrambe legate al nome di Roberto Saviano), a film come Soldato (girato negli Stati Uniti) e appunto Suburra, che nasce proprio come adattamento di un libro scritto da Bonini e De Cataldo.
Sollima non ha mai frequentato una vera e propria scuola di cinema: la sua scuola furono i set del padre, Sergio, anche lui regista.
Sergio Sollima: dagli Spaghetti Western a Sandokan, passando per Città violenta
Amico di Sergio Leone, Sergio Sollima è stato uno dei più importanti registi di cinema di genere italiani. Dopo aver girato, nella fase iniziale della sua carriera, musicarelli sandaloni e thriller, si è fatto consocere in tutto il mondo grazie ai suoi spaghetti western spiccatamente politici, dirigendo film come La resa dei conti e Corri uomo corri. Il lavoro sul western di Sollima padre è molto stimato da un grande e noto appassionato del genere come Quentin Tarantino, che lo considera, con Leone e Sergio Corbucci "uno dei più grandi cineasti dello spaghetti western".
Nel corso della sua carriera, che lo ha visto dirigere anche leggendari sceneggiati della RAI come Sandokan, Sergio Sollima ha anche girato dei noir ruvidissimi, che sono tra i film ai quali probabilmente il figlio Stefano si è maggiormente ispirato, e che raccontavano proprio la violenza e la corruzione che si nascondevano dietro la facciata della nostra società. Tra questi è sicuramente da citare Città violenta, interpretato nel 1970 da interpretato da Charles Bronson, Jill Ireland, Telly Savalas e Umberto Orsini, musicato da Ennio Morricone, che racconta la storia di killer professionista che, scampato all'agguato tesogli da un cliente, cerca la sua vendetta. Non sono comunque da sottovalutare i successivi Il diavolo nel cervello e Revolver, che Sollima diresse prima di dedicarsi, in televisione e al cinema, all'universo salgariano di Sandokan.
Suburra, dedicato da Stefano Sollima al padre Sergio
Sergio Sollima è morto a Roma il 1° luglio del 2015, pochi mesi prima dell'uscita di Suburra nelle sale italiane, avvenuta il 14 ottobre dello stesso anno. Anche per questo Stefano ha deciso di dedicare il film alla memoria di suo padre.
Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo che, filtrata attraverso un canovaccio di finzione, racconta con precisione filologica la realtà della Roma criminale dei primi anni Dieci del nuovo millennio, proprio come De Cataldo aveva fatto raccontando le famigerate imprese della Banda della Magliana nel precedente "Romanzo Criminale".
I riferimenti vanno quindi a realtà come quella del clan dei Casamonica, all'eredità della stessa Banda della Magliana, alla caduta del governo Berlusconi e ai fatti emersi con le indagini relative all'inchiesta di Mafia Capitale.
Considerato uno dei migliori noir italiani dei nostri tempi, con scene d'azione spettacolari e curatissime che non hanno nulla da invidiare a quelle degli omologhi hollywoodiani (e difatti dopo questo film Stefano Sollima è stato cooptato da Hollywood per dirigere Soldado), Suburra è stato un grande successo di pubblico e di critica, e da una sua costola è nata la prima serie televisiva italiana prodotta da Netflix, che ovviamente porta lo stesso titolo.
Stefano Sollima ha preferito però non essere coinvolto nel progetto di Suburra - La serie, che conta invece sulla regia di Michele Placido (regista del film tratto da "Romanzo criminale", così come Sollima lo fu della serie), Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi.
Venerdì 3 aprile 2020, per il ciclo “Orgoglio italiano - Tutto il meglio del nostro cinema”, Rai Movie ha organizzato nel suo palinsesto una "serata Sollima”, con la messa in onda di Suburra, seguito in seconda serata da Città violenta. In questo video Giancarlo De Cataldo, sceneggiatore di Suburra e autore del libro da cui il film è tratto, introduce questo double feature all'insegna del cinema di genere italiano.
from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2UGcgJA
via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web
Nessun commento:
Posta un commento