venerdì 3 aprile 2020

Il box office mondiale potrebbe perdere 10 miliardi per il coronavirus


Uno studio condotto da una società britannica inizia a fare i conti con le conseguenze terribili anche per i cinema della crisi mondiale.

La pandemia metterà a dura prova la tenuta del mercato cinematografico mondiale, questo lo sapevamo già. Lo stesso modello di fruizione del cinema rischia di essere messo in discussione, almeno a breve o medio periodo, a tutto favore delle piattaforme casalinghe di streaming, letteralmente prese d’assalto in queste settimane.

Si può dire con dati precisi alla mano che i primi tre mesi dell’anno hanno causato una perdita di 4,7 miliardi di dollari rispetto allo scorso anno e un ulteriore calo di 5 miliardi è previsto nel cedo di due mesi di chiusure o timida ripresa del mercato, secondo gli analisti del box office di Comscore. Nel primo trimetre il calo è stato di 2,2 miliardi in Cina, poi 900 milioni di dollari di perdite in USA e Canada e 1,6 nel resto del mondo.

La Cina ha chiuso i suoi 70 mila cinema il 24 gennaio, tentando poi una riapertura presto abortita. Da fine febbraio si è chiuso anche da noi e poi qualche tempo dopo, verso metà marzo, nel resto d’Europa e in Nord America. Pensare che l’anno era partito alla grande con una crescita a gennaio del 12% rispetto al 2019, che in tutto l’anno hanno raggiunto un risultato di 42,5 miliardi di dollari.

Ora bisognerà capire cosa succederà e quando, con molti Blockbuster attesi spostati via via più avanti nel 2020. Titoli come il nuovo Bond, No Time to Die, Wonder Woman 1984 o Top Gun: Maverick.



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