Siamo dalle parti del Pantheon, nel Centro Storico della Città Eterna. Un vicolo, una piazza con un'osteria romana rivisitata e un armadio anonimo, in fondo alla stanza, dietro gli ultimi tavoli. Bussate e l'armadio magicamente si aprirà, facendovi entrare in un luogo dalle luci soffuse, il bancone sulla destra e due stanze con tavolini e divani, divanetti e sedie. Una libreria che non è una libreria. Siete capitati - non certo per caso - al Club Derrière, speakeasy in stile proibizionistico, tempio del bere di qualità gestito con gusto e anima sapiente dal barmanager Gian Paolo Di Pierro, anche editore di libri sulla mixology, con la Readrink, che annovera classici del settore tradotti per la prima volta in Italia (su tutti il recente 'Gin Tonic. La guida completa all'abbinamento perfetto', di Frédéric Du Bois e Isabel Boons, con prefazione di Federico Leone. Gian Paolo ha scelto per il suo drink cinematografico un Pezzo da Novanta della Storia del Cinema, in linea con il livello qualitativo del suo lavoro: Mulholland Drive. Un drink perfetto per la location e, proprio come il film, scuro, enigmatico, dai profumi ambigui ma in fondo netti e piacevolmente avvolgenti. Un whisky irlandese che si fonde con il bitter e l'anice e menta, per gustare al meglio un classico che non devi capire, ma solo assaporare, lasciandoti trasportare dall'immaginazione.
DRINK: MULHOLLAND DRIVE
(ispirato al film “Mulholland Drive”, di David Lynch, 2001)
BARMAN: Gian Paolo Di Pierro, barmanager del Club Derrière di Roma
INGREDIENTI:
30 ml Teeling Irish whiskey
20 ml Cocchi storico
30 ml Campari Bitter
10 ml Chartreuse Verde
2 dash Angostura bitter
Bicchiere: Coppetta
PREPARAZIONE:
Mescolare tutti gli ingredienti con ghiaccio e filtrare in coppetta.
ISPIRAZIONE:
Drink ispirato al visionario film che prende il via da un incidente stradale sulla famosa Mulholland Drive di Hollywood. Parlando di strade, boulevard e vite mondane, non si poteva che rendere omaggio a un grande classico della miscelazione, appunto, il Boulevardier, con un “incrocio” (ops!) spiccatamente irlandese. Non solo la sostituzione del whisky americano con un superbo Teeling irlandese, espressione della sapienza della famiglia Cooley, ma anche un intreccio con la ricetta di un altro drink classico, il Tipperary.
from Close-Up.it - storie della visione http://bit.ly/2IX0eqP
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