Deadpool 2 è in dirittura d'arrivo, sarà nelle nostre sale il 15 maggio, ma nel frattempo Ryan Reynolds ha rivelato una scottante verità. Nonostante il franchise si basi su un protagonista che rompe la quarta parete e prende in giro tutto e tutti, a quanto pare c'è stato un solo limite. Quel limite si chiama Disney. Ecco cosa ha raccontato Reynolds, che del film è anche cosceneggiatore, a Entertainment Weekly:
"E' una cosa un po' amara per me, c'era una battuta che non è finita nel film perché, forse non mi è consentito dirlo, la Fox me l'ha fatta levare. Aveva più a che fare con la Disney, me l'hanno fatta tagliare. Col senno di poi, forse è stata una saggia decisione."
Ci si domanda: e se Deadpool in una scena avesse scherzato su una sua possibile acquisizione da parte della Disney, temendo magari di venire edulcorato? Con la notizia della vendita degli asset cinematografici Fox proprio alla Disney, ci sarebbe stato un cortocircuito piuttosto imbarazzante per i piani alti che stavano per firmare il contratto. Tipo: "No Ryan, questo sta succedendo veramente, evitiamo". Un paradosso degno di Deadpool. Saremmo portati a considerare quella frase di Reynolds, "Col senno di poi", come un ottimo indizio che ci porta in quella direzione...
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