Nasce il progetto Trieste Film Festival in Tour, la nuova iniziativa ideata dal Trieste Film Festival, uno dei più importanti festival del panorama cinematografico italiano giunto nel 2107 alla 29° edizione, con Lo Scrittoio, società di promozione e distribuzione da sempre attenta al cinema d'autore e indipendente di qualità.
Quattro titoli proiettati al festival di quest'anno, quindi, saranno itineranti nei principali cinema d'Italia: sono stati selezionati documentari e film accomunati da una grande libertà creativa, pur con cifre stilistiche assai differenti. Ad inaugurare il tour sarà la due giorni di programmazione de Il Cinemino di Milano, i prossimi 9 e 10 maggio. Il Trieste Film Festival in Tour proseguirà al cinema Farnese di Roma il 29 e 30 maggio e poi nelle principali città italiane tra cui Firenze, Bologna e Torino con un calendario in fase di evoluzione.
Obiettivo del progetto è far conoscere al grande pubblico una selezione dei migliori lavori presentati nell'ultima edizione del Trieste Film Festival, primo e più importante appuntamento italiano con il cinema dell'Europa Centro Orientale che da quasi trent'anni funge da ponte tra oriente e occidente, mettendo in contatto le diverse latitudini dell'Europa del cinema. Una vetrina su cinematografie e autori di grande valore del panorama, che spesso il pubblico non ha la possibilità di conoscere in mancanza di una giusta collocazione nel mercato italiano.
Come dicono gli organizzatori del Trieste Film Festival “ciò che ci ha spinti ad affrontare questa nuova sfida insieme a Lo Scrittoio è la voglia, che da sempre ci caratterizza, di scoprire e promuovere nuovi autori, indagare cinematografie meno conosciute al fine di valorizzarle presentando lavori che abbiamo amato, capaci di raccontare storie di grande attualità e storie private che attraverso il particolare sanno diventare universali”.
Tutti i film, come nelle migliori tradizioni di qualsiasi festival internazionale, saranno presentati in lingua originale con i sottotitoli in italiano. Quattro i titoli selezionati per questa prima edizione, accomunati da una grande libertà creativa, pur con cifre stilistiche assai differenti. The Other Side of Everything di Mila Turajlić - presentato a Toronto e all'IDFA, il più importante festival europeo dedicato al documentario, dove ha vinto-, che prendendo spunto da una storia del tutto personale, racconta le limitazioni della libertà nella Serbia di ieri e di oggi; Generation '68 di Nenad Puhovski, in una cornice autobiografica, omaggio e riflessione sulla generazione del 1968 e sui suoi ideali; L'uomo con la lanterna di Francesca Lixi, premio Corso Salani nell'ultima edizione del TSFF, una storia alla scoperta della misteriosa figura di un bancario sardo distaccato in Cina dal Credito Italiano per lavorare come funzionario della ‘Italian Bank for China' negli anni ‘20; Wonderful Losers di Arūnas Matelis, premio Alpe Adria Cinema al Miglior Documentario, che lungo le strade del "Giro d'Italia", racconta sacrificio, spirito di squadra e abnegazione di quei meravigliosi perdenti che sono i "gregari" nel ciclismo professionistico.
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