martedì 15 maggio 2018

Ciné 2018: uno sguardo da Cannes sull'ottava edizione

Come da tradizione, a poco più di metà festival, l’Italian Pavillon ospita la presentazione dell’edizione che verrà di Ciné - Giornate di Cinema, l’importante manifestazione estiva dell’industria cinematografica nazionale promossa e sostenuta da ANICA, in collaborazione con ANEC ed ANEM, e prodotta e organizzata da Cineventi.
Quest’anno Ciné si svolgerà dal 2 al 5 luglio sotto la supervisione del General Manager Remigio Trucchio, che ogni volta si assicura - oltre alle consuete convention delle distribuzioni che sempre più hanno preso la forma di "happening" - ospiti importanti e anteprime nazionali.
All’incontro con la stampa per qualche anticipazione sul programma sono presenti anche Francesco Rutelli (Presidente ANICA), Luigi Lonigro (Vicepresidente Sezione Distributori Anica), Piera Detassis (Direttore della rivista Ciak e Direttore Artistico Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello) e Carlo Bernaschi (Presidente ANEM).

Il primo a parlare è Andrea Occhipinti, che sottolinea l’importanza di Ciné come opportunità di proficuo scambio di opinioni: "Tutti quanti conosciamo bene Ciné, è un appuntamento fondamentale di presentazione dei listini e anche un’occasione di confronto, è fondamentale, perché in momenti come questi, in cui mutano rapidamente le modalità di fruizione, bisogna condividere idee. Il mio auspicio è che, come succede altrove, si possa cominciare a posizionare i film con molto più anticipo, proprio come fanno le major americane.

"Abbiamo bisogno di riprendere a parlarci" - interviene Luigi Lonigro. "Dobbiamo cercare di modificare il nostro modus operandi. Ha ragione Andrea Occhipinti, ma bisogna attendere il posizionamento dei blockbuster americani per stabilire il posizionamento di alcuni nostri titoli, specialmente quelli minori. Una delle cattive abitudini che caratterizzano il nostro territorio è che non riusciamo a pianificare né a lungo né a medio termine. Il risultato è che poi escono tutti insieme grossi titoli che inevitabilmente si massacrano fra loro. Il rischio, nel prossimo futuro, è che si diano del filo da torcere Ficarra e Picone, Pieraccioni e Checco Zalone, situazione che non si è verificata nell’anno appena passato che è stato piuttosto povero di prodotto".

Francesco Rutelli nutre grande fiducia nell’avvenire e sostiene che siamo arrivati a un momento decisivo, nel quale immaginare un futuro roseo per il cinema: "Il 2017 è stato anno difficile per il box office, un anno in cui la legge c’era ma la sua implementazione è stata impegnativa, ora abbiamo un quadro di discreta certezza anche se ci muoviamo in un contesto generale di incertezza. Adesso l’audiovisivo ha a che fare con uno strumento maturo e moderno, la legge Fraceschini è decisiva, il 2018 segna una ripresa della qualità del prodotto italiano, ci sono film importanti, dobbiamo sfruttare il 2018 per fare una buona programmazione per il 2019. Nel mese di giugno si aprirà un confronto in vista del 2019 e vedremo per esempio se altri attori che ora stanno fuori dal mondo dell’audiovisivo ci saranno o no, e nel caso dobbiamo essere pronti".

Meno ottimista è il Presidente dell’ANEM Carlo Bernaschi, che è convinto che sarà arduo uscire dal gorgo in cui il mercato cinematografico è precipitato: "Ciné fa parte di quelle occasioni che dobbiamo sfruttare per risolvere i problemi. Qua crescono tutti tranne l’Italia, e allora c’è qualcosa che non funziona, tutti gli anni ne parliamo e non arriviamo a nulla. Gli altri hanno una programmazione, noi non abbiamo una programmazione e i film escono nei momenti sbagliati. Mettiamoli nei momenti giusti, cominciamo a suonare qualche allarme, le cose negli ultimi due anni non sono andate affatto bene. La legge c’è, e allora creiamo nuove sale, siamo pronti a investire ma dobbiamo assolutamente cambiare le regole del mercato".

Anche Piera Detassis ha l’aria un po’ scoraggiata, non tanto per la situazione del mercato italiano, quanto per il lavoro, al Festival di Cannes, dei giornalisti, categoria professionale alla quale appartiene: "Cannes è stroppo lungo, i giornalisti portano a casa poco, non c’è mai tempo di approfondire, è impossibile ottenere le interviste, tutto costa troppo, sta cambiando la comunicazione e quella social è l’unica che in questo momento ha un respiro".
Poi la "Signora David di Donatello" parla dei CinéCiak d’Oro, premi alla commedia che il mensile di cui è il direttore assegna durante le Giornate Estive: "La novità è che quest’anno mi allontano di un passo dai Ciak d’Oro e dai CinéCiak d’Oro. In prima fila ci sarà la mia redazione. L’idea dei CinéCiak d’Oro è cominciata anni fa perché mi sembrava necessario valorizzare il genere cinematografico più diffuso. Le cose però stanno cambiando, ormai le commedie mettono d’accordo il cinema d’autore e il cinema che funziona (pensiamo a Come un gatto in tangenziale). Il panorama è più sfumato, i Manetti Bros. hanno vinto il David, le carte stanno cambiando, quindi cambieremo anche noi. Vorremmo affidare a un sondaggio con i lettori ma anche con 100 critici il risultato che porteremo ai CinéCiak d’Oro. E poi ci piace molto che vengano consegnati in una piazza, perché il nostro motto è sempre stato: porto il lettore in prima fila. Quella piazza - Piazzale Ceccherini - è un luogo che mi è particolarmente caro, perché c’è il pubblico vero, che ascolta i personaggi".

Oltre alla maratona di convention, che si aprirà con Universal Pictures e BIM per concludersi con Cinema, Adler e Medusa, e all’aggiornamento professionale con ANICALAB, a rendere l’ottava edizione di Ciné indimenticabile saranno i film in anteprima. Il più importante lo annuncia Luigi Lonigro parlando del nuovo listino di 01 Distribution: "Provo a fare il misterioso, però vi comunico che presenteremo il nuovo direttore marketing. La nostra convention è fissata per il martedì pomeriggio. Avremo un listino molto nutrito, differenziato e  articolato, da Cannes ci portiamo il film di Valeria Golino perché i film di Alice Rohrwacher e di Matteo Garrone arrivano rispettivamente giovedì prossimo e il 31 maggio, penso sia un buon segnale per il mercato, e comunque saremo presenti con dei film a giugno e a luglio. Abbiamo 26 titoli nel listino: i film di Mario Martone, Marco Bellocchio, Gianni Amelio, Paolo Virzì, annunceremo il Pinocchio di Garrone. Poi c’è Soldado, che presenteremo in anteprima proprio a Riccione e di cui sappiamo che Benicio Del Toro è orgogliosissimo. Poi parleremo di Robin Hood, Remi, che è la nostra proposta natalizia, l’abbiamo visto giorni fa ed è incredibile".

"Con la Lucky Red" - annuncia invece Andrea Occhipinti - "presenteremo i nostri film del secondo semestre 2018 e poi una serie di titoli all’interno del listino Universal, fra cui Nella tana tana dei lupi, con Gerard Butler. Noi ci occupiamo della promozione e loro di booking e billing (in altre parole della fatturazione e del posizionamento sale). Tra i nostri titoli ci saranno il film di Asghar Farhadi, di Pawel Pawlikowsky, poi abbiamo acquistato il film di Nadine Labaki e poi una serie di sorprese che non possiamo annunciare".

Fra le altre anteprime di Ciné 2018 ci sarà Le brio, una commedia con Daniel Auteuil e Juliette Binoche distribuita da I Wonder Pictures, che ha "fatto acquisti" al Festival di Cannes e che ospiterà nel suo nuovo listino Touch Me Not, il film su sesso e disabilità che si è aggiudicato l’Orso d’Oro all’ultimo Festival di Berlino.
Per le altre novità, e soprattutto i talent, della nuova edizione di Ciné dovremo aspettare ancora un po’. Comingsoon.it, da mediapartner della manifestazione, la seguirà giornalmente con interviste ed approfondimenti. 



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