martedì 23 febbraio 2021

The Book of Vision: dal 26 febbraio su Chili il film di Carlo Hintermann prodotto da Terrence Malick

Nel 2020 The Book of Vision ha aperto la settimana della Critica della Mostra del cinema di Venezia, accompagnato dal cast, e dal 26 febbraio arriverà in anteprima su Chili, distribuito da RS Productions, entrando così nella finestra per le votazioni del David di Donatello. Con la produzione esecutiva di Terrence Malick, è l'opera prima di finzione di Carlo S. Hintermann. Il figlio del compianto grande attore di teatro e televisione Carlo Hintermann, nonchè coautore di un bellissimo libro sul cinema di Takeshi Kitano, ha infatti realizzato nel 2002 il documentario Rosy-Fingered Dawn - Un film su Terrence Malick, selezionato dalla Mostra del Cinema di Venezia.

The Book of Vision è una produzione Citrullo International dall’alto valore estetico, con un cast internazionale: Charles Dance, che non ha bisogno di presentazioni, Lotte Verbeek, molto nota al mondo delle serie TV (The Black List, Outlander, I Borgia), Sverrir Gudnason (protagonista di Borg McEnroe), Isolda Dychauk (I Borgia, Faust, TwoGirls) e Filippo Nigro.

Il film, co-prodotto con LuminousArts Productions (UK) EntreChien et Loup (Belgio) e con Rai Cinema e il sostegno della Direzione Generale Cinema e la Provincia di Trento, è un viaggio affascinante attraverso il passato e il presente, la vita e la morte, il dolore più profondo e l’amore incondizionato, con immagini uniche realizzate da un cast tecnico di prim’ordine. Direttore della fotografia è Joerg Widmer, tra i più celebrati direttori della fotografia europei. Nel tempo ha collaborato con registi iconici come Wim Wenders, Quentin Tarantino, Michael Haneke, Roman Polanski e Bela Tarr e curato la fotografia degli ultimi film di Terrence Malick. Scenografo David Crank, considerato uno dei più talentuosi scenografi americani. Abituale collaboratore di Paul Thomas Anderson (ha realizzato le scenografie de Il Petroliere, The Master, e Vizio di forma) ha collaborato anche con Steven Spielberg per Lincoln e con Terrence Malick in The New World, The Tree of Life e To the Wonder.

Grande importanza è data ai costumi curati da Mariano Tufano che ha lavorato in un grande numero di film italiani e internazionali (Il Piccolo Mondo Antico, L’importanza di chiamarsi Ernesto, La passione di Cristo, Tristano e Isotta e Nuovomondo, con il quale ha vinto il David di Donatello per i costumi nel 2007) e costumista dell’ultimo film di Paolo Sorrentino È stata la mano di Dio.

Questa la trama di The Book of Vision:

Eva (Lotte Verbeek), una giovane e promettente dottoressa, abbandona la sua carriera per immergersi nello studio della storia della medicina e mettere in discussione tutto: la propria natura, il proprio corpo, la propria malattia e un destino che sembra segnato. Johan Anmuth (Charles Dance) è un medico nella Prussia del Settecento, in bilico tra nuove spinte razionaliste e antiche forme di animismo. Book of Vision è il manoscritto capace di intrecciare le loro esistenze in un vortice ininterrotto. Lontano dall’essere un testo scientifico, il libro contiene le speranze, le paure e i sogni di più di 1800 pazienti: il medico prussiano sapeva come ascoltarli e il loro spirito vaga ancora tra le pagine, dove vita e morte fanno entrambe parte di un unico flusso. La storia di Anmuth e dei suoi pazienti darà così a Eva la forza per vivere appieno la propria vita, comprendendo che niente si esaurisce nel proprio tempo.


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