giovedì 26 gennaio 2017

Cosenza, 28 gennaio: incontro su Luigi Tenco a cura di Ugo G. Caruso

Una serata per Luigi Tenco pensata come un atto d'amore nei confronti di un artista che resta indimenticato a distanza di mezzo secolo dalla morte grazie al lascito delle sue canzoni, inossidabili all'usura del tempo. Questo è il senso de "Un amore mai troppo lontano", l'incontro ideato da Ugo G. Caruso, storico dello spettacolo e frequentatore assiduo della canzone d'autore che ha voluto mettere insieme alcuni dei più rappresentativi artisti della scena musicale cosentina per tributare un affettuoso omaggio collettivo al cantautore genovese scomparso, come tutti sanno, in circostanze ancora controverse nella notte del 27 gennaio del 1967, in seguito alla sua esclusione dalla serata finale di Sanremo.

L'appuntamento quindi è fissato per le ore 21 di sabato 28 gennaio al Cavern Club di Cosenza, in Piazza Marco Berardi, nel cuore del centro storico cittadino, a cinquant'anni esatti da quella notte maledetta che seppure non subito, cambiò per sempre il corso della musica italiana, come pure di tante altre cose.

La kermesse che sarà condotta dallo stesso Caruso, cosentino trapiantato da oltre quarant'anni a Roma, è stata pensata con la consulenza di Franco Panno come un omaggio ricco ed articolato alla figura e all'opera dell'artista. Dapprima attraverso alcuni filmati televisivi d'epoca riproposti dal Movimento Telesaudadista, un'associazione che ha come fine lo studio e il rilancio del grande patrimonio audiovisuale della tv in bianco e nero. A seguire, Caruso illustrerà brevemente l'importanza artistica di Tenco nel contesto musicale e sociale del tempo, riferendo preziose testimonianze dirette di quanti lo conobbero, da lui raccolte nel corso della sua attività di studioso. Poi sarà la volta della musica. In scena si alterneranno, come detto, vari artisti, riconducibili ad ambiti, esperienze e generazioni diverse, tutti presenti a titolo amichevole, a ribadire il forte sentire per l'evento. Da Raffaele Borretti, decano dei jazzisti cosentini, già tecnico nei leggendari studi della RCA sulla Tiburtina negli stessi anni in cui Tenco era sotto contratto della major discografica ad Alberto Leonetti, storico protagonista della stagione del beat cosentino con i Limbos, dai cantautori Daniele Moraca, Gaspare Tancredi e Maurizio Esposito al bluesman Antonello Anzani, dalla nota vocalist Velia Ricciardi alla promettente e giovanissima Elviranna Aceto, dal sassofonista Francesco Romeo - non fosse che per ricordare lo strumento con cui lo stesso Tenco esordì sulla scena - al crooner Franco Parisi e per finire l'eclettico pianista Francesco Pepe nella duplice veste di solista e di accompagnatore della padrona di casa, Maria Rosa Vuono e il versatile e affermato chitarrista Massimo Garritano che ha in serbo una sorpresina in chiave rock. Insomma, come si sarà intuito, ci sono tutti gli ingredienti per dar vita ad una serata memorabile.



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