Uscirà nelle sale italiane distribuito da Luce Cinecittà il 5 ottobre e verrà presentato fuori concorso all'ottantunesima Mostra del Cinema di Venezia Bestiari, Erbari, Lapidari, nuovo documentario di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti. I due registi non sono nuovi al festival, dove nel 2016 avevano portato in concorso Spira Mirabilis. Nel 2018 erano tornati in laguna con il cortometraggio Blu e nel 2020 con Guerra e pace, che faceva parte della sezione Orizzonti.
Prodotto da Massimo D'Anolfi e Martina Parenti, David Fonjallaz e Louis Mataré, Bestiari, Erbari, Lapidari è un'opera in tre atti con una durata totale di 208 minuti. D'Anolfi e Parenti si sono occupati anche della fotografia, delle riprese, del suono e del montaggio, mentre le musiche originali sono di Massimo Mariani.
Bestiari, Erbari, Lapidari: di cosa parla il documentario
Bestiari, Erbari, Lapidari viene descritto come un documentario "enciclopedia" e si articola dunque in tre parti o capitoli, dedicati il primo agli animali, il secondo alle piante e il terzo alle pietre. Si tratta di omaggi a mondi spesso sconosciuti nella loro complessità o considerati addirittura alieni con cui dovremmo invece “essere in costante dialogo dal momento che costituiscono la parte essenziale della nostra esistenza sul pianeta Terra”. Come si legge nella sinossi ufficiale del doc, "gli atti del film disegnano uno sviluppo drammaturgico unico, attraverso tre diversi dispositivi di messa in scena. Ogni atto è infatti un omaggio a uno specifico genere del cinema documentario. Bestiari è un found-footage su come e perché il cinema ha ossessivamente rappresentato gli animali; Erbari un documentario poetico di osservazione all’interno dell'Orto Botanico di Padova; Lapidari, infine, un film industriale sulla trasformazione della pietra in memoria collettiva. Un coro unico di protagonisti, attraverso multiformi voci e suoni, racconta di noi e preserva il nostro sapere".
A proposito di Bestiari, Erbari, Lapidari Massimo D'Anolfi e Martina Parenti hanno dichiarato:
Crediamo che il nostro compito sia quello di "re-inventare" una visione e una rappresentazione del reale e cercare di instaurare relazioni vitali fra gli elementi che compongono le inquadrature dell’opera. Così facendo, non cerchiamo il "reale", ma la rappresentatività del reale e l’occasione per raccogliere i racconti, le storie, le riflessioni su noi umani. A ogni spettatore il compito di arricchire il film con il proprio bagaglio di esperienze, interessi, letture o visioni cinematografiche
Bestiari, Erbari, Lapidari: il trailer del documentario
Di Bestiari, Erbari, Lapidari è appena stato diffuso il trailer, in cui scorrono immagini sia contemporanee che d'archivio, mentre nelle didascalie leggiamo: "Un unico coro di protagonisti umani e non umani" e "Un viaggio sentimentale tra cultura, scienza e arte del nostro vecchio continente". Ci sono soldati a cavallo, un edificio che crolla, un uomo che familiarizza con un pinguino e un altro che innaffia le piante di una serra.
Ricordiamo che Bestiari, Erbari, Lapidari è una produzione Montmorency Film con Rai Cinema e Lomotion con SRF Schweizer Radio Und Fernsehen / SRG SSR.
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