giovedì 16 novembre 2023

Dream Scenario: Nicolas Cage, Carl Jung e le dinamiche dell'internet

Kristoffer Borgli è nato in Norvegia nel 1985, il che significa che ha 38 anni. Dal 2011, ovvero da quando di anni ne aveva 26, ha iniziato a scrivere, produrre e dirigere spot pubblicitari, videoclip musicali e cortometraggi che hanno vinto premi e che sono stati proiettati in festival internazionali. Il suo nome però è iniziato a circolare in maniera più diffusa e sostanziale quando a Cannes del 2022 ha presentato il suo secondo lungometraggio (il primo, DRIB risaliva al 2017), intitolato Sick of Myself, straordinaria riflessione sulla malattia dei nostri tempi, il narcisismo, girato con un fervore grottesco che porta alla memoria il cinema di Marco Ferreri.
Inevitabile, in qualche modo, che Borgli finisse a girare un film negli Stati Uniti, dove già si era trasferito e dove aveva realizzato diversi cortometraggi: il successo e l’impatto di Sick of Myself sono stati tali da suscitare l’interesse della società di produzione più cool del momento, la A24, e di uno degli attori più coraggiosi e liberi in circolazione: Nicolas Cage.
È Cage, infatti, il protagonista di Dream Scenario - Hai mai sognato quest'uomo?, film targato A24 che arriva nei cinema italiani dal 16 novembre con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, e che conferma il talento di questo giovane autore, nonché alcune delle sue ossessioni tematiche.

La storia di questo film vede Cage - un Cage lontano dagli eccessi del nouveau shamanism, e più vicino a quello di film come Il ladro di orchidee - nei panni di un oscuro professore di un college americano, un uomo con un buon lavoro, una bella famiglia, uno stipendio sicuro, ma che al tempo stesso è una figura un po’ grigia, mediocre, priva di particolare carattere o talento, e che al tempo stesso è una persona profondamente frustrata dalla convinzione di non aver mai ricevuto, dalla vita e dal prossimo, il riconoscimento che pensa di meritare.
Questa sua condizione muta, in qualche modo, grazie a una stranissima circostanza: dapprima sparuti individui, poi gruppi sempre più numerosi, nella sua città, in America, nel mondo, vedono questo personaggio, il cui nome è Paul Matthews, apparire nei loro sogni.
Questo inspiegabile fenomeno collettivo diviene per Matthews il modo di ottenere quel riconoscimento e quella popolarità che sentiva mancargli, e forse anche la chiave per pubblicare un libro che ha sempre pensato di scrivere e non ha mai scritto. Ma non fa quasi a tempo a godere di questo suo successo che il sogno (suo e degli altri) si tramuta in maniera imprevedibile: tanto che che, nella vita reale, quella che era popolarità diviene infamia, rifiuto, cancellazione.

Come già nel suo film precedente, Borgli - che oltre a essere regista dei suoi film è anche lo sceneggiatore - racconta della voglia di vedersi apprezzati, ma anche delle dinamiche isteriche della collettività. Dinamiche che sono in tutta evidenza quelle che viviamo quotidianamente sui social network e su internet, per Borgli una chiara e concreta traduzione del concetto di inconscio collettivo formulato dal secondo padre della psicanalisi, Carl Jung, un secolo fa.
Per sapere di più su Dream Scenario, un film chiave per comprendere le dinamiche della società contemporanea, potete leggere la recensione del film firmata da Federico Gironi, mentre qui di seguito trovate la sua intervista video a Kristoffer Borgli, realizzata nei giorni della Festa del Cinema di Roma, dove il film del norvegese è stato presentato in anteprima italiana.



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