George Clooney è tra quei filmmaker che hanno affidato una loro creatura allo streaming. Il nuovo film da regista dell'attore, Midnight Sky, arriverà infatti su Netflix il 23 dicembre. Ma non è questa la ragione per cui il fascinoso George pensa che le piattaforme mai e poi mai causeranno la rovina delle sale cinematografiche, alle quali la pandemia certo non ha giovato. No, Clooney è ottimista sul futuro dei cinema, come ha dichiarato nel corso di un'intervista rilasciata a Deadline. L'autore di Good Night, and Good Luck ha detto: "Ho la sensazione che tutti abbiano paura che il Covid abbia mandato tutto a carte quarantotto, e quindi addio cinema. Non credo sia vero. Una situazione come questa si è verificata anche con l'arrivo della televisione e con i VHS, i DVD eccetera. Non credo proprio sia vero. Credo che ci sarà spazio per tutti. Prendiamo per esempio Netflix, che farà uscire The Midnight Sky su poche centinaia di schermi. Abbiamo girato in 65 millimetri, il che significa che il film era chiaramente destinato alle sale, ma per me significa che possiamo fare entrambe le cose e che le sale non chiuderanno".
Poi George Clooney cerca di sottolineare come, in un momento come questo, le preoccupazioni e le priorità siano altre: "Non potete sempre dire alla vostra dolce metà: restiamo a casa a guardare schifezze alla TV. Dovete uscire ogni tanto. Non stiamo assistendo alla fine di niente. Mi sento incredibilmente ottimista ad avere una possibilità come questa in questo momento, e certamente mi rattrista non poter far vedere il mio film su un grande schermo come avevo previsto, Credo però che al mondo ci siano problemi ben più gravi della mia impossibilità di far arrivare il film nei cinema, e quindi dirò che è incredibilmente bello che ci sia Netflix, che ti dà la possibilità di far vedere comunque le tue opere. Se non fosse per Netflix, non avresti una simile opportunità. La mia esperienza con loro è stata fantastica e ne rifarei immediatamente un'altra".
Clooney è solo uno dei molti registi che, in epoca di Coronavirus, ha affidato il debutto di un suo film a Netflix. Della schiera fanno già parte Spike Lee, Ron Howard e David Fincher. George, però, compie un passettino in avanti, sostenendo che registi e attori dovrebbero essere contenti per le possibilità che le piattaforme streaming offrono loro: "Se siete un attore, un regista o una sceneggiatore, questa situazione non può che essere favorevole per voi. Avete molti più sbocchi in questo modo. Se fossi un giovane attore, avrei molte più possibilità di lavoro. Credo si tratti di buone notizie, in fondo. Credo che il cinema continuerà. Chris Nolan ha ragione a scrivere in difesa delle sale. Certamente continueremo e dovremmo continuare ad andare al cinema. Credo che adesso per la gente sia un grande sacrificio rinunciare alla cena del Giorno del Ringraziamento o non mandare i figli a scuola. In questa situazione diventa difficile dire: ma vieni a vedere il mio film".
George Clooney avrà pure ragione, e le sue parole sono senza dubbio di conforto, ma, al di là della tristezza di dover rinunciare alla magia dell'esperienza cinematografica, ciò che ci rattrista sono le precarie condizioni di chi lavora per e nelle sale. Però, passato questo bruttissimo periodo, siamo convinti anche noi che la gente tornerà al cinema, più entusiasta e avida di belle cose di prima.
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