Mudar la Piel, primo lungometraggio di Ana Shulz e Cristobal Fernandez, presentato alla dodicesima edizione del Cinema Spagnolo,costruisce faticosamente e con gli ingredienti tipici di un documentario d'inchiesta la tortuosa amicizia tra Juan Gutiérrez, padre del regista e mediatore che ha lottato per la pace fra l'ETA e il governo spagnolo e Roberto, un agente dei servizi segreti che si è insinuato nella sua vita familiare per molto tempo.
Ciò che anima la regista nel difficile viaggio di scoperta della “verità” è un profondo senso di curiosità per Roberto, amico misterioso e imperscrutabile, personaggio indecifrabile e sfuggente .
Mudar la Piel, non ha un vero protagonista perché il cuore della vicenda è la scoperta di una verità che non viene mai fuori fino in fondo perché Roberto, “l'amico”/il confidente, è inafferrabile, eppure estremamente affascinante da scoprire.
Roberto si maschera, si nasconde, ritorna e fugge in continuazione eppure Juan, agli occhi di una figlia curiosa e affezionata , continua ad avere fiducia in quell'uomo e a rimanergli legato.
Il desiderio e l'ansia di capire le basi dell'amicizia tra i due uomini, apparentemente uniti, è il motore che costruisce l' inchiesta passo dopo passo.
La storia di un'amicizia intima si intreccia con il rapporto delicato tra padre e figlia e soprattutto con le tortuose vicende politiche della Spagna. E' una ricostruzione analitica che confonde e mescola due piani: quello affettivo/sociale e quello della “ragion di Stato”.
La regista, grazie all'aiuto di interviste che si intrecciano con frammenti “di vita politica, riesce a instillare nel pubblico il senso del mistero, la curiosità e un sospetto crescente nei confronti della figura indefinita di Roberto.
L'uomo sembra realmente “mutare” pelle e volto ad ogni circostanza e questo è l'aspetto più interessante della storia, che sembra eternamente in costruzione.
Si riscontra però, una difficoltà registica nel riuscire a mantenere vivo nel pubblico il senso del mistero per tutta la durata del film: nella seconda parte del lavoro della Schultz, infatti, c'è un consistente calo della suspance e dell'interesse.
La narrazione, infatti, piena di momenti iniziali intensi e capaci di catturare lo sguardo dello spettatore, resta, nella parte finale del film statica e lenta e il ritmo, all'inizio sostenuto, lentamente cala e non sostiene con un ritmo costante una storia potenzialmente interessante e ricca di sfumature.
Mudar la piel,Registi:Ana Schulz , Cristóbal Fernández; Interpreti :Juan Gutiérrez , Frauke Schulz Utermöhl , Mingo Ràfols , Ana Schulz produttore: Leire Apellaniz, Juan Barrero
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