L'influencer e YouTuber ci ha raccontato, insieme a Virginia Raffaele, Pino Insegno, Loredana Bertè ed Eleonora Gaggero il loro rapporto coi social, importanti nella storia.
La famiglia Addams è da oggi nelle nostre sale: in questa rivisitazione animata del mito ideato da Charles Addams nel 1938, proprio in chiave grafica, il ruolo dei social è assai importante nella vicenda satirica che viene raccontata. In un incontro con i doppiatori italiani abbiamo voluto sapere quale fosse il loro rapporto con questa rete contemporanea di comunicazione.
Il più esperto della situazione è senza dubbio lo YouTuber e influencer Luciano Spinelli, lanciato dai lip-sync e quindi contentissimo di mettersi alla prova con la parte di Pugsley: "Io sono nato sui social. Hanno una grande potenzialità, cerco di usarli in modo positivo, ma anche di abbattere attivamente ciò che c'è di negativo, come il cyberbullismo, che poi è uno dei temi del film. Sono un'opportunità per farsi conoscere, per connettersi con persone dall'altra parte del mondo, mi hanni permesso di aprirmi. Ho raggiunto obiettivi che non sarei mai riuscito ad arrivare qui."
Virigina Raffaele, interprete di Morticia, è in una generazione di mezzo: "E' un tema molto attuale, nel film ci sono tutti i lati peggiori dei social, io non li amo perché dimentico di aggiornarli, ma possono essere usati in modo giusto. I personaggi famosi prima erano un po' irraggiungibili, adesso puoi anche dire a Lady Gaga: ma che capelli ti sei fatta? Quest'avvicinamento per me è rischioso. E' qualcosa che aggiunge ansia al nostro lavoro. Se leggi i commenti mentre fai le dirette, sei finito."
La scatenta Loredana Bertè è assai presente sui canali social, li ama, anche se non li controlla di persona: "La mia manager mi fa essere molto social, io sono una sua appendice. Qualunque cosa io faccia è online. Per me però è importante, voglio seguire il mio pubblico, anche se sto a casa a guardare i cartoni animati! Ma sono analogica, queste cose non le gestisco io."
Eleonora Gaggero, nei panni di Mercoledì, riflette la distanza del suo personaggio: "Io non sono nata con i social, cominciai a usarli quando feci il film con Raoul Bova [Fratelli unici, ndr]. Amo invece leggere, sto lavorando al mio quarto romanzo. Non mi piace che gli influencer pubblichino a loro nome libri scritti da altri, io i miei li ho scritti di persona."
Pino Insegno, passionale Gomez, ha le idee chiare: "Io ringrazio i social per i porno liberi. No, sul serio, anch'io sono più analogico che digitale, non posso veicolarmi in rete come fanno questi ragazzi. Cerco però di comprenderli, di associarmi, per riuscire a capire in che direzione va il pensiero. Comunque Gesù c'aveva solo dodici follower!"
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