Capitolo finale di una trilogia sull “essere esseri umani”, A Pigeon Sat on a Branch Meditating on Existence dello svedese Roy Andersson, in concorso a Venezia 71, è uno di quei film fatti per essere amati o odiati. Tanto per cominciare non ha una trama, non almeno in senso tradizionale: l'unico filo rosso dei “quadri” che si susseguono sullo schermo sono le vicende di due tristi venditori di articoli “per il divertimento”: zanne da vampiro, una busta che ride e una maschera. Aperto a sua volta (...) -Concorso
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