Una visita sul set da parte di Vanity Fair conferma che non sono i protagonisti del film, anche se rimangono fondamentali nella storia.
Vanity Fair ha pubblicato il resoconto di un'interessante visita sul set di Ghostbusters Legacy di Jason Reitman, il terzo capitolo ufficiale della saga di Ghostbusters, dopo Ghostbusters - Acchiappafantasmi (1984) e Ghostbusters II (1989), firmati dal babbo Ivan Reitman. Tra le righe del testo, c'è un'informazione piuttosto interessante, che conferma ciò che era abbastanza prevedibile: gli attori della saga originale, cioè Bill Murray, Dan Aykroyd, Sigourney Weaver, Ernie Hudson e Annie Potts, hanno girato tutte le scene che li riguardavano in una settimana. Se ne deduce che in effetti non hanno un ruolo da protagonisti nella nuova storia, anche se si promette una loro presenza significativa, non semplici camei.
Ciò che nemmeno l'articolo chiarisce è quale sia il rapporto tra i nuovi protagonisti, la loro storia e Peter Venkman, Ray Stantz e gli altri. Ricordiamo infatti che la storia segue una famiglia composta da mamma (Carrie Coon) e figli adolescenti (Finn Wolfhard e McKenna Grace): vivono in una fattoria isolata di Summerville e, come tutti nella zona, sono spaventati da una crescente frequenza di fenomeni tellurici. Quando Phoebe (Grace) trova nascosta in casa una trappola per fantasmi doc, attira l'attenzione del loro insegnante Grooberson (Paul Rudd), di suo incuriosito e preoccupato dalle scosse. Qualcuno fa giustamente notare che la somiglianza dei ragazzi con Egon Spengler (il compianto Harold Ramis) è già abbastanza rivelatoria. Nella set visit Murray sembra aver indirettamente confermato la cosa: "Beh, abbiamo perso uno di noi. La questione è quella, ed è la storia che stiamo raccontando, è la storia che hanno scritto."
Anche se ignoriamo cosa combini Peter Venkman nella vicenda, l'articolo di Vanity Fair ci ha fatto sorridere: un Murray piuttosto in forma ha costretto il giornalista a indossare uno zaino protonico per ore, sfidandolo, sottolineando quale tortura si possa rivelare dopo i primi 30 secondi di esaltazione. Bill Murray, e nessuno si stupirà di questo, è stato il secondo membro del cast originale più difficile da coinvolgere: ha sciolto le riserve solo dopo aver apprezzato l'emotività del copione. Abbiamo parlato del "secondo membro del cast", perché il più difficile da raggiungere oggigiorno non è Murray, bensì Rick Moranis alias Louis Tully, praticamente ritiritatosi dalla recitazione da vent'anni: purtroppo, Rick non ha fatto un'eccezione nemmeno per Ghostbusters Legacy. Peccato.
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