L’intelligenza artificiale non è un’alternativa alla creatività, ma il suo amplificatore. Ne è convinto Gabriele Muccino, presidente della giuria del Reply AI Film Festival che torna con una seconda edizione per ridefinire il modo in cui raccontiamo storie. “L'AI è un catalizzatore di innovazione" spiega il regista, "in grado di aprire nuove strade narrative e visive prima inimmaginabili. È un onore far parte di questa esplosione creativa e scoprire i talenti che modelleranno il cinema di domani”.
La cerimonia di premiazione si svolgerà giovedì 4 settembre presso la lounge Priceless di Mastercard, all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, in contemporanea con l’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Intanto sono stati annunciati i dieci cortometraggi finalisti selezionati tra oltre 2.500 opere provenienti da 67 Paesi. Il tema dell’edizione, "Generation of Emotions", ha ispirato lavori capaci di sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale per generare emozioni vere, attraverso narrazioni originali e profonde.
I finalisti rappresentano un mix globale di registi, animatori, scrittori, artisti VFX e creativi emergenti, dall’Italia agli Stati Uniti, dalla Germania al Brasile. Tutti hanno dimostrato come l’AI possa essere impiegata non solo come tecnica, ma come linguaggio espressivo. “Questa edizione rappresenta un’evoluzione evidente: le tecnologie AI sono usate con maggiore consapevolezza per costruire storie capaci di toccare il pubblico”, sostiene Filippo Rizzante, CTO di Reply. “I risultati sono sorprendenti: l’AI diventa finalmente uno strumento creativo maturo”.
A valutare i corti, una giuria internazionale di esperti guidata da Muccino e composta da professionisti del settore cinematografico e non solo, come Rob Minkoff, Caleb & Shelby Ward, Denise Negri, Dave Clark, Charlie Fink, Filippo Rizzante, Caroline Ingeborn, Guillem Martinez Roura e Paolo Moroni. In palio tre premi principali assegnati alle opere che si saranno distinte per originalità, valore produttivo e uso integrato dell’AI in tutte le fasi, dalla scrittura al montaggio. Tra le novità di quest’anno, spiccano il Lexus Visionary Award, riconoscimento alla produzione più innovativa e ispirata, e l’AI for Good Award, promosso con l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), destinato al corto che meglio rappresenta gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Il Reply AI Film Festival, promosso da Reply (gruppo internazionale attivo nello sviluppo di nuovi modelli di business basati su AI e digital media) continua ad essere un punto di riferimento nel panorama delle sperimentazioni tra tecnologia e audiovisivo. Un’iniziativa che non solo celebra il talento emergente, ma dimostra come il futuro del cinema possa essere riscritto a colpi di codice, emozione e immaginazione.
Replay AI Film Festival: i 10 corti finalisti
A Million Trillion Pathway
ROHKI, collettivo artistico (USA/Giappone)
Un samurai ferito, un immortale in lutto e un’entità cosmica si intrecciano attraverso linee temporali per fermare un impero fondato su sangue e memoria. Hachi deve affrontare il proprio passato e domare il proprio demone interiore per salvare ciò che gli resta della sua famiglia.
Carousel
Andes Aloi, regista (Argentina)
Su una metropolitana, un uomo e una donna immaginano la loro relazione, mescolando ricordi reali e fantasia. "Carousel" è una poesia visiva sulla loro storia d’amore e sul suo naufragio, resa possibile grazie all’IA e arricchita da scene subacquee e da un’ampia varietà di location.
Clown
Shanshan Jiang, artista e regista (Gran Bretagna)
In un mix surreale di riprese dal vivo e immagini generate con l’AI, il film racconta la storia di una talentuosa clown che perde sé stessa cercando l’approvazione del pubblico. Man mano che modifica le sue abitudini, il suo aspetto e la sua personalità per adattarsi alle richieste del pubblico, i confini tra performance e realtà si fanno sempre più sfumati.
Corrupt Data Clan
Eric Kervern, artista (Francia)
Nel 1993, a Brooklyn nasce un rivoluzionario collettivo hip-hop, capaci di superare ogni limite di suono e creatività. Questo avvincente documentario celebra il viaggio mai raccontato di un gruppo davvero visionario, in anticipo sui tempi di trent’anni.
Instinct
Marcello Costa Jr., regista (Portogallo)
“Instinct” è un cortometraggio che mostra ciò che accade quando gli istinti primordiali di sopravvivenza si scontrano con le regole della vita moderna. Pone una domanda semplice ma destabilizzante: la civilizzazione rappresenta davvero un progresso, o ci priva di qualcosa di essenziale per la nostra natura?
Love at First Sight
Jacopo Reale, regista (Italia)
Il cortometraggio, interamente realizzato con strumenti di intelligenza artificiale, racconta la storia di un giovane pastore che incontra una ragazza che lo osserva in silenzio da una collina. Love at First Sight è un ritratto del loro silenzioso legame e della bellezza della timidezza.
Meme, Myself and AI
Private Island, studio di produzione (Gran Bretagna)
Un cortometraggio a tecnica mista che combina riprese dal vivo con elementi visivi e sonori sintetici, mettendo in risalto l’esplorazione della personificazione dell’intelligenza artificiale e sottolineando come l’AI sia uno strumento creato dagli esseri umani. Il film mostra che l’autenticità nasce sia dai creatori che dal pubblico.
Not Chosen
Javier Marro, regista (Cile)
“Not Chosen” è un cortometraggio animato che racconta la storia di un piccolo pupazzo blu con delle corna beige, rifiutato da una macchina a premi e rimasto escluso. Mentre vaga nel mondo esterno alla ricerca di appartenenza, trova solo indifferenza e abbandono. Attraverso immagini intime e silenziose, il film esplora la resilienza silenziosa di coloro che vengono ignorati.
The Cinema That Never Was
Mark Wachholz, regista (Germania)
Un viaggio tra i film mai realizzati – abbandonati o mai concepiti – e l’ipotesi di come avrebbero potuto cambiare la storia del cinema. Grazie agli strumenti di IA è possibile dar vita a queste opere perdute, creando immagini, musiche e narrazioni che richiamano l’estetica del cinema classico.
Un rêve liquide
Andrea Lommatzsch, artista (Italia)
Un cortometraggio in cui l’intelligenza artificiale ha avuto un ruolo fondamentale nel trasformare un’idea in una narrazione visiva, permettendo la creazione di immagini, scene e animazioni. Il risultato è un corto dal forte impatto visivo, che non sarebbe stato possibile senza l’ausilio dell’intelligenza artificiale o di un budget significativo.
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