venerdì 18 aprile 2025

Superman Day: da Christopher Reeve a Brandon Routh e Henry Cavill, festeggiamo L'Uomo d'Acciaio con i suoi film su NOW

Era il 18 aprile 1938, quando gli autori Jerry Siegel e Joe Shuster presentarono al mondo il loro "Uomo d'acciaio" nel primo numero di "Action Comics"... e da allora quella data è passata alla storia come il Superman Day. Per questa felice ricorrenza, è tempo di recuperare in streaming su NOW l'ultimo interprete del leggendario Kal-El alias Clark Kent: stiamo parlando di Henry Cavill, che ha vestito i panni del personaggio nel DC Extended Universe gestito da Zack Snyder. Il regista l'ha diretto in L'uomo d'acciaio, Batman V Superman: Dawn of Justice e Justice League. In questi film Cavill aveva saputo convincere il fandom DC, grazie sia alle sue doti attoriali, sia a un physique du rôle perfetto per il personaggio. C'è chi avrebbe voluto rinconfermare Henry Cavill come Superman, proprio in virtù della sua performance in questi lavori.

L'uomo d'acciaio, l'esordio di Henry Cavill come Superman

L'uomo d'acciaio ("Man of Steel"), arrivato al cinema nel 2013, era un film doppiamente importante. Oltre ad avviare il DC Extended Universe che doveva tener testa al successo del Marvel Cinematic Universe, riportava sul grande schermo Superman, il re dei supereroi, con un nuovo attore. Seppur attivo dai primi del Duemila, Henry Cavill aveva ottenuto pochi ruoli di rilievo fino a quel momento, avendo peraltro perso quello di James Bond in favore di Daniel Craig, perché ancora troppo giovane per 007. Anni dopo, il regista Zack Snyder trovò però in lui la fisicità e l'impostazione che cercava per Kal-El / Clark Kent, e gli assemblò intorno un cast di rilievo: Amy Adams per l'amata Lois Lane, Michael Shannon come villain Zod, addirittura Kevin Costner e Diane Lane nei panni dei genitori adottivi dell'eroe, Jonathan e Martha Kent. Da notare che per Jor-El, il padre biologico di Kal-El, venne scelto Russell Crowe: un passaggio involontariamente simbolico per Cavill, che aveva cominciato a recitare avendo come mentore proprio Crowe.
Nella storia di L'uomo d'acciaio, Kal-El era salvato dai suoi genitori dall'implosione del pianeta Krypton e dal colpo di stato del Generale Zod: finisce sulla Terra, dove una famiglia accogliente lo tratta come un vero figlio, Clark. Dopo poco i suoi cari realizzano che Clark ha capacità straordinarie: non riuscirà a tenerle nascoste per molto tempo, perché sta per scoprire le sue origini... e Zod sta per tornare, proprio per il codice genetico kryptoniano che il nostro eroe porta dentro di sé.



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Batman V. Superman, lo scontro del secolo

Il grande progetto di Zack Snyder per il DCEU prevedeva anche l'introduzione di un nuovo Batman, cioè Ben Affleck, in uno scontro epico: Batman V Superman - Dawn of Justice uscì nel 2016 e rappresentò per Clark / Kal-El un capitolo fondamentale della sua storia, non meno importante che per Bruce Wayne. La vicenda vede quest'ultimo preoccupato, come una porzione sostanziale dell'opinione pubblica, dai poteri che Superman ha messo in gioco contro Zod, nei momenti finali proprio di L'uomo d'acciaio. Sulla crescente tensione costruisce il diabolico magnate Lex Luthor (Jesse Eisenberg), che mira a manipolare i due supereroi per uno scontro all'ultimo sangue, avendo anche scoperto il potere della kryptonite per annullare le capacità di Kal-El. Le dinamiche di una tragedia annunciata vengono però alterate dall'apparizione di Diana Prince (Gal Gadot), una metaumana che si rivelerà essere l'indomabile Wonder Woman, un vero ago della bilancia.



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Justice League, una coalizione di supereroi che ha bisogno di Superman

La versione di Justice League del 2017, ultimata da Joss Whedon a partire dal lavoro di Zack Snyder, parte dal traumatizzante finale del capitolo precedente: con Superman fuori gioco, i parademoni del terrificante Steppenwolf stanno per abbattersi sulla Terra, onde recuperare le mitiche Scatole Madri, liberandone il devastante potere. Batman cerca di arginare la minaccia: con l'aiuto di Diana assembla un team per salvare l'umanità, composto dai due con Arthur Curry / Aquaman (Jason Momoa), Barry Allen / Flash (Ezra Miller) e Victor Stone / Cyborg (Ray Fisher). Naturalmente, è impensabile contenere Steppenwolf senza il più grande metaumano mai esistito, ma sarà possibile ridare la vita a Kal-El? E quale via si potrà scegliere per riconciliarlo con l'umanità ingrata? La chiave potrebbe essere Lois Lane...



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Christopher Reeve, le indimenticabili origini del mito cinematografico

Quando ancora il termine "cinecomic" non era sulla bocca di tutti, furono il regista Richard Donner e l'indimenticato attore Christopher Reeve a inventarlo. Esplose nei cinema di tutto il mondo nel 1978 il primo Superman, dove un prologo sul pianeta Krypton ci mostrava Jor-El, il padre di Kal-El, interpretato da un altro mito come Marlon Brando. La storia è canonica, Kal-El finisce sulla Terra, a Smallville in Kansas, adottato da Jonathan e Martha Kent che lo ribattezzano Clark. Dimostra grandi capacità molto presto, e alla morte di Jonathan non riesce più a contenere il desiderio di conoscere le sue vere origini, venendo attratto verso la Fortezza della Solitudine, decidendo poi quale sarà il suo nobile compito nel nostro mondo. Comincia difendendolo dalle mire del folle magnate Lex Luthor, che sul grande schermo ebbe le sembianze del recentemente scomparso Gene Hackman, come se in un solo film non potessero esserci abbastanza leggende... Superman ricevette un Oscar speciale per gli effetti visivi, insieme ad altre tre candidature per le musiche (John Williams), il suono e il montaggio.
Superman II (1980) proseguì la saga, anche se in corso d'opera la regia passò da Richard Donner a Richard Lester: fu riconfermato Hackman come Lex Luthor, che trova diabolici alleati in tre pericolosi superstiti del pianeta Krypton (il generale Zod, Ursa e Non), inavvertitamente liberati da Clark in una delle sue imprese. La circostanza mette Superman davanti al lato più oscuro delle sue radici, proprio quando ha deciso di appendere il mantello al chiodo, per vivere una vita più serena al fianco di Lois... Questo secondo atto è meno celebre del primo, però riuscì comunque a incassare 190 milioni di dollari nel mondo, a fronte di un budget sui 50, confermando il successo della trasposizione e contribuendo al mito del Superman-Reeve, solidissimo anche a vent'anni dalla scomparsa della sfortunata star.

Superman Returns: la prima e unica volta di Brandon Routh

Non possiamo concludere questo articolo senza citare Brandon Routh, l'attore che ebbe l'onore e l'onere di riportare Superman sul grande schermo, anche se per un'unica volta, quasi 30 anni dopo Christopher Reeve. Il film in questione era intitolato, giustamente, Superman Returns.

Diretto nel 2006 da Bryan Singer, il film vedeva tra gli altri protagonisti Kate Bosworth nei panni di Lois Lane e Kevin Spacey in quelli di Lex Luthor. Anche Superman: Returns è presente nel catalogo NOW.

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Superman: Rachel Brosnahan ricorda il momento imbarazzante in cui ha scoperto di essere Lois Lane

Rachel Brosnahan ricorda il momento imbarazzante in cui ha scoperto che avrebbe interpretato Lois Lane nel prossimo Superman.

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Star Wars, svelato il titolo ufficiale del film con Ryan Gosling: l'annuncio di Shawn Levy alla Star Wars Celebration

Ryan Gosling è ufficialmente il protagonista del nuovo film di Star Wars diretto da Shawn Levy: l'annuncio è arrivato dalla Star Wars Celebration 2025, attualmente in corso a Tokyo. Sul palco dell'evento sono saliti l'attore e il regista, che ha svelato al pubblico il titolo ufficiale e la data di uscita del film.

Star Wars: Starfighter è il titolo ufficiale del film con Ryan Gosling. L'annuncio di Shawn Levy alla Star Wars Celebration

Alla Star Wars Celebration 2025, Kathleen Kennedy e Dave Filoni hanno annunciato le più importanti novità sui prossimi progetti che riguarderanno l'Universo di Star Wars. Dopo i rumors dei mesi scorsi, è arrivata la conferma che Ryan Gosling sarà il protagonista del film diretto da Shawn Levy (Deadpool & Wolverine) e che il titolo ufficiale della pellicola è Star Wars: Starfighter.

Accolto dagli applausi del pubblico, l'ex Ken di Barbie ha rivelato di essere emozionato e onorato di far parte del film, elogiandone la sceneggiatura, aggiungendo che nessun luogo era più adatto della Star Wars Celebration per svelarne i dettagli:

"Questo è il luogo perfetto per iniziare questo viaggio per noi, perché è un incredibile promemoria del motivo per cui faremo questo film e per chi lo faremo"

Shawn Levy ha confermato che il film sarà un progetto standalone, ambientato cinque anni dopo gli eventi di Episodio IX: L'Ascesa di Skywalker: "Questo film è indipendente. Non è un prequel, né un sequel. Si tratta di una nuova avventura, è ambientato in un periodo storico che non è stato ancora esplorato".

Non connesso alla Skywalker Saga, la pellicola presenterà personaggi nuovi ed esplorerà un arco temporale che non ha trovato spazio fino a ora nei vari progetti e spin-off dell'Universo di Guerre Stellari. La produzione del film verrà avviata nell'autunno del 2025 e la pellicola arriverà al cinema il 28 maggio 2027, a un anno di distanza da The Mandalorian & Grogu (22 maggio 2026), con cui si concluderanno le avventure del mandaloriano Din Djarin (Pedro Pascal) e del piccolo Grogu.



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giovedì 17 aprile 2025

I Peccatori: un affascinante viaggio nel Delta del Mississippi tra Blues, gangster, vampiri e magia hoodoo

Se I Peccatori vi piacerà o meno, dipenderà come sempre da cosa vi aspettate dal film. Chi scrive aveva la curiosità di assistere a uno spettacolo epico, incentrato su alcune delle cose che preferisce in assoluto: la musica blues, i vampiri, i gangster, la cultura nera del Delta del Mississippi... e Michael B. Jordan (per di più doppio) e la spettacolarità che solo la visione in pellicola può dare. Sarà per questo che non sono rimasta delusa, perché di tutto questo nel film di Ryan Coogler ce n’è in abbondanza. A dire il vero, era da tempo che non vedevamo un’opera così ambiziosa e somigliante al cinema epico classico, oggi sparito - con poche eccezioni - dal grande schermo. E lo schermo per questo film deve essere il più grande possibile, possibilmente gigantesco ed avvolgente, l’IMAX, perché Coogler è un regista che crede ancora nell’esperienza cinematografica collettiva, e, se vi va di leggere cosa abbiamo scritto qua sotto e di vederlo mentre spiega, usa la tecnologia per ottenere il meglio in termini di immagini e di sonoro.

Leggi anche I Peccatori: Ryan Coogler ci spiega perché, al cinema, le dimensioni contano

Per quel che mi riguarda, anche se l’ho visto su uno schermo “normale e doppiato . mi perdoneranno i fautori del doppiaggio e i professionisti del settore, ma per quanto bravi siano io preferisco sentire le voci, gli accenti, il ritmo degli interpreti originali, specie quando l’ambientazione è il profondo Sud degli Stati Uniti dove la gente non parla in ottimo… italiano - sono uscita soddisfatta e satolla dalla visione. Dovessi scrivere una recensione e analizzarlo scena per scena avrei bisogno di molte pagine, ma mi basta provare ad offrirvi qualche spunto interessante (saltando l'ovvio di cui tutti parlano, qualcuno lamentandosi anche perché "questi registi fanno horror troppo politici e parlano sempre di razzismo": giuro che l'ho sentito), che forse non servirà ad apprezzare maggiormente il film, ma magari vi toglierà qualche piccola curiosità. Prima che ce ne dimentichiamo, un avvertimento: c’è una scena piuttosto lunga a metà dei titoli di coda che perfino molti miei colleghi si sono persi, dunque non uscite non appena vedete un signore anziano - di cui vi diremo - che suona perché c'è dell'altro.

Prima de I peccatori: Il black cinema e i vampiri

Il black cinema, fino ad oggi, non ha mostrato tanta familiarità coi vampiri. I titoli nel genere più famosi sono i blaxploitation Blacula (FOTO) (1972, un sequel l’anno successivo) e il cult Ganja and Hess con Duane Jones, protagonista del romeriano La notte dei morti viventi (ne esiste un remake del 2014, Da Sweet Blood of Jesus, firmato da Spike Lee che, indovinate un po’, da noi non è nemmeno uscito al cinema ma solo in home video). Sono però film dedicati ad un pubblico nero e conosciuti solo da appassionati ed addetti ai lavori. Ci sono poi i piò noti (ma firmati da bianchi) Vampiro a Brooklyn di Wes Craven, e, in margine ma non del tutto in tema, la trilogia di Blade, La regina dei dannati e il teen horror Nero come la notte. Ma di vampiri in Mississippi non ne ricordiamo. E infatti, inizialmente, anche i protagonisti de I peccatori sono convinti che si tratti di entità demoniache. Ma esistono i vampiri nel folclore africano, che gli schiavi hanno portato in America? Esistono in molte regioni fin dall’antichità demoni che succhiano il sangue, diversi dalla figura del vampiro resa popolare dal cinema in seguito al romanzo di Bram Stoker, che in alcuni casi sono anche più mostruosi e spaventosi dei loro omologhi occidentali. Ma nel film di Coogler è come se i reietti del vecchio Continente (il loro capo è irlandese) avessero colonizzato con le loro credenze e la loro cultura anche l’immaginario nero.

I peccatori: le citazioni

Chi ama il cinema dell’orrore noterà nel film di Ryan Coogler molte citazioni e omaggi ai classici dell’horror. Sono evidenti i riferimenti ai film di John Carpenter (non solo a Vampires), a The Faculty di Robert Rodriguez con un pizzico di Dal tramonto all'alba, ma anche a titoli non horror come Non è un paese per vecchi e Fargo dei Coen, ma in due scene in particolare sono evidenti nell’inquadratura stessa il rimando a Shining e a Il giorno degli zombi di George A. Romero (e ovviamente al suo seminale La notte dei morti viventi). Coogler ha citato anche come ispirazione il romanzo "Le notti di Salem" di Stephen King e Ai confini della realtà, in particolare l’episodio intitolato L’ultimo rito di Jeff Myrtlebank (lo trovate su YouTube, se volete vederlo).

I Peccatori: La magia del Delta, lo hoodoo, Robert Johnson e il Blues

Se come noi amate alla follia il Blues e la sua profonda influenza sulla nascita della musica rock e molti altri generi musicali, conoscete sicuramente la leggenda di Robert Johnson, il re del Delta Blues, morto a 27 anni, Era un tale portento con la chitarra che si diffuse la storia avesse fatto un patto col diavolo, incontrato a mezzanotte in un crocevia, per essere il migliore. Visto che Johnson morì in circostanze misteriose, iniziò a circolare l’idea che il signore del male fosse venuto a reclamare la sua anima dopo aver mantenuto la promessa. Di lui si parla anche nel romanzo e nella serie Lovecraft Country. A proposito di magia, ne I Peccatori c’è anche l’hoodoo, tipico della zona, da non confondersi col voodoo o vudù diffuso nel Bayou della Louisiana: niente bamboline con gli spilli, né sacrifici di galli, insomma, ma una pratica magica più affine alla Wicca, dove è importante il potere curativo e di difesa contro gli spiriti maligni di erbe e radici, spesso racchiusi in piccoli scapolari appesi al collo. Nella pratica hoodoo anche la Bibbia ha un potere taumaturgico e Mosè è considerato un maestro. Anche in questo caso si può parlare di sincretismo, di culture e credenze che si incrociano e danno origine a volte a superstizioni e pseudo medicina.

Il Blues è una forma musicale che nasce nel Sud degli Stati Uniti dalla sofferenza e dalla tristezza (da lì molti fanno risalire l’origine della parola) degli schiavi, sviluppatasi dai canti di lavoro, gli stessi che in precedenza avevano dato vita agli spiritual, con connotazioni religiose, a differenza dei temi terreni del blues (l'amore, il tradimento, la miseria). Gli strumenti essenziali erano la chitarra, l’armonica e ovviamente la voce. Nel film di Coogler uno dei personaggi, da vecchio, è interpretato da Buddy Guy, 88 anni, uno dei più grandi esponenti dell’electric blues ancora in vita (è lui il protagonista della scena finale di cui vi parlavamo prima). Ma ne I peccatori non c’è solo il Blues, ma anche un altro canto popolare, le Ballad irlandesi e nella pièce de résistence del film, in una scena assolutamente grandiosa, la musica crea un ponte tra vivi e morti, passato e futuro e i ritmi tribali si mescolano all'hip hop, all’elettronica, al pop e al rock. Anche solo quella sequenza (e non è l’unica) vale la visione di un film travolgente e girato da dio, al cui ritmo, che è quello della vita, dell’amore, del sesso e anche della morte, bisogna solo lasciarsi andare.



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mercoledì 16 aprile 2025

I migliori film in streaming interpretati da Rooney Mara, oggi splendida quarantenne

Auguriamo oggi buon quarantesimo compleanno alla talentuosa Rooney Mara, che attendiamo curiosi di vedere insieme alla sorella Kate dirette dal grande Werner Herzog in Bucking Fastard. In attesa del nuovo progetto, ripercorriamo la sua carriera attraverso i consueti cinque film in streaming. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Rooney Mara

  • Millennium - Uomini che odiano le donne
  • Effetti collaterali
  • Carol
  • La fiera delle illusioni - Nightmare Alley
  • Women Talking - Il diritto di scegliere

Millennium - Uomini che odiano le donne (2012)

Dopo essere stata lanciata da David Fincher nella magnifica scena iniziale di The Social Network, l’attrice viene richiamata questa volta come protagonista del suo adattamento cinematografico del best-seller di Stieg Larsson. Interpretato anche da Daniel Craig, Robin Wright e altri caratteristi di primissimo valore, Millennium - Uomini che odiano le donne  si rivela un thriller potente e oscuro, che arriva all’Oscar per il miglior montaggio. Per la Mara nel ruolo di Lisbeth Salander invece arriva la candidatura come miglior attrice protagonista. Riconoscimento strameritato per un film avvincente. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision.

Effetti collaterali (2013)

Dopo Fincher, collaborazione eccellente con Steven Soderbergh in uno dei suoi lungometraggi maggiormente sottovalutati, in realtà capace di creare nello spettatore un senso di tensione e paranoia piuttosto convincente. Effetti collaterali vede altri protagonisti Jude Law, Catherine Zeta Jones e Channing Tatum. L’atmosfera è notevole, i colpi di scena di trama riusciti, le interpretazioni carismatiche ed efficaci. Buon prodotto di genere per un cineasta asciutto e preciso. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Infinity +, Apple Itunes, Amazon Prime Video

Carol (2015)

Seconda nomination all’Oscar, questa volta come non protagonista, per un’interpretazione che si fonde con pienezza e amore con quella della grandiosa Cate Blanchett. Todd Haynes dirige questo adattamento da Patricia Highsmith con una cura dei particolari e una capacità di approfondire i personaggi davvero ammirevole. Carol è un melodramma intenso ed elegante, che si trasforma in uno dei migliori film dell’anno. Nel cast anche un bravissimo Kyle Chandler nel ruolo del marito borghese che non capisce più la moglie. Film davvero affascinante ed emotivamente struggente. Bellissimo. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.

La fiera delle illusioni - Nightmare Alley (2021)

Come personaggio che rappresenta tutta l’innocenza possibile in un mondo già rovinato dal lato oscuro dell’animo umano, la Mara si rivela perfetto contraltare di un magnifico Bradley Cooper. Ma La fiera delle illusioni - Nightmare Alley è anche Cate Blanchett, Toni Collette, David Strathairn, Willem Dafoe, Tim Blake Nelson, Richard Jenkins e molti altri. E ovviamente Guillermo del Toro, che dirige questo noir della mente umana con eleganza e senso del macabro. Film enormemente sottovalutato, che avrebbe meritato ben altro successo. Nomination all’Oscar come miglior film, strameritata. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, Disney +.

Women Talking - Il diritto di scegliere (2022)

Tornata dietro la macchina da presa per questa storia tutta al femminile - con l’eccezione di un magnifico Ben Whishaw - Sarah Polley dirige un film da camera che mette in scena personaggi femminili complessi ed emozionanti, alle prese con drammi personali dentro un tessuto sociale abusivo e violento. Oltre a una dolcissima Mara Women Talking - Il diritto di scegliere vede protagoniste anche Jessie Buckley, Claire Foy, Frances McDormand e molte altre attrici di talento prezioso. Film molto parlato, preciso e sincero, che risplende grazie alle sue attrici fantastiche. Nomination all’Oscar per il miglior film, statuetta ottenuta dalla Polley per la sceneggiatura non originale. Da vedere assolutamente. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.



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The Life of Chuck, il trailer ufficiale del film di Mike Flanagan tratto da Stephen King

Debutta a giugno nelle sale statunitensi il nuovo film di Mike Flanagan, che dopo averlo già fatto - e bene - con Il gioco di Gerald e Doctor Sleep torna a lavorare sulla base delle opere del grande Stephen King. E questa volta, con intelligenza, il regista è andato a pescare in quella parte della sterminata produzione letteraria del Re che ha a meno a che fare con l'horror (perlomeno con quello tradizionalmente inteso), e che invece gli permette di dispiegare il suo straordinario talento nel racconto delle psicologie e degli stati d'animo umani.
Il film di cui stiamo parlando è The Life of Chuck, basato sull'omonimo racconto ("La vita di Chuck") contenuto nella raccolta "Se scorre il sangue", che racconta in tre capitoli la vita di un personaggio andando a ritroso nel tempo, dai 39 anni del protagonista, che sta per morire di un tumore al cervello, fino ai suoi dieci anni, quando rimase orfano dei genitori, passando per una tappa intermedia.
Presentato in prima mondiale al Toronto International Film Festival, dove ha vinto il People's Choice Award, The Life of Chuck, sceneggiato dallo stesso Flanagan, vede nei panni del protagonista Tom Hiddleston, affiancato da colleghi come Jacob Tremblay, Benjamin Pajak, Mark Hamill, Chiwetel Ejiofor, Karen Gillan, e Mia Sara, mentre Nick Offerman è la voce narrante. In attesa di avere notizie sulla distribuzione italiana del film, ecco qui il suo primo trailer ufficiale originale.

The Life of Chuck: il trailer ufficiale del film di Mike Flanagan tratto dal racconto di Stephen King



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I Peccatori: Ryan Coogler ci spiega perché, al cinema, le dimensioni contano

Con buona pace di quelli che sostengono che il cinema è destinato a scomparire e che la gente vede i film sui cellulari (purtroppo, ci sono anche quelli), Ryan Coogler, nel video che trovate qua sotto e che è di non facile comprensione - per alcuni per la lingua, per altri, come la sottoscritta, per i tecnicismi, perché solo il cinema, coi diversi formati sempre più sviluppati e avveniristici, può darci emozioni uniche. Almeno se si è fortunati abbastanza da vivere vicino a una sala di quelle in cui verrà proiettato il suo nuovo, spettacolare fllm, I Peccatori, nel massimo formato disponibile. Come Tarantino e come Nolan (che ammira moltissimo e a cui si è rivolto per consigli), Coogler adora la pellicola e ha utilizzato per questo suo nuovo film diversi formati. E ce li spiega, come un vero professore, in 10 minuti, anche con l'aiuto delle immagini.

I Peccatori e i formati spiegati da Coogler

Nel video, in collaborazione con Kodak, Coogler mostra quattro formati (e varianti) spiegando cosa significano per lo spettatore. Come dice prima di iniziare una vera e propria lezione da super esperto: "Sono davvero entusiasta di annunciare che I peccatori è stato girato su pellicola. Parte dunque dal vecchissimo Super 8, usato spesso per film amatoriali, per proseguire col 16mm, un altro vecchio formato ma ancora usato efficacemente, che lui ad esempio ha utilizzato per il suo film di debutto, Prossima fermata Fruitvale Station. Spiega che in questo modo l'immagine si allarga, ma quello che si guadagna in risoluzione, come avviene col digitale, corrisponde una minore profondità di campo, cioè che parte dell'immagine risulta più sfocata. E' poi la volta del 35 mm. con cui, dice Coogler, sono stati girati tanti capolavori. Con orgoglio, Coogler parla poi del formato in cui è stato girato in parte I peccatori, ovvero il "formato ragazzone", il 65 mm., utilizzato per Ben Hur, ad esempio, e The Hateful Eight di Tarantino. I Peccatori, per altro, è il primo film a essere girato sia in Ultra Panavision 2.76:1 che in IMAX 1;43:1 Si parla anche di Immersive Cinema, ScreenX, IMAX Digital 12.0, poi del sonoro... e vi confessiamo che a un certo punto ci siamo persi e ci è impossibile riassumere tutto senza fare errori marchiani. Però ci piace l'entusiasmo di Ryan Coogler, specie quando consiglia gli IMAX in cui I Peccatori si può vedere al meglio. E uno di quelli, indovinate un po', è aa Oakland, vicino a dove è cresciuto e dove andava al cinema da ragazzo. A noi poveri mortali possiamo solo consigliare di vederlo su uno schermo il più grande possibile e in una sala con un impianto sonoro da paura, perché il lavoro fatto da Coogler sull'immagine e sulla musica è veramente strabiliante. Se capita, ancora meglio se lo vedete sottotitolato, per assaporare tuta la musicalità del delta del Mississippi e apprezzare al meglio la performance di Michael B. Jordan nel doppio ruolo protagonista..

Leggi anche C'era una volta... a Hollywood, tre pellicole per un solo film


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martedì 15 aprile 2025

Dieci anni di emozioni a Cinecittà World: Pasqua e i ponti delle vacanze inaugurano la nuova stagione

Cinecittà World apre ufficialmente i battenti per la nuova stagione, dando al contempo il via alle celebrazioni del suo 10° anniversario. Il Parco del Cinema e della Televisione di Roma accoglie i visitatori con una mostra celebrativa allestita all’interno del Tempio di Erode. Intitolata "10 anni di Cinecittà World", l’esposizione ripercorre la storia del parco attraverso attrezzature cinematografiche, bozzetti originali del maestro scenografo e Premio Oscar Dante Ferretti, e immagini tratte dal film Roma set a cielo aperto del regista e artista visivo Yuri Ancarani. I 10 anni sono anche l'occasione per il Presidente e CEO Antonio Abete di sottolineare l’impegno costante verso l’innovazione dell’offerta e lo sviluppo di un progetto di sostenibilità ambientale per rendere il parco energeticamente autonomo.

Cinema, sapori e icone: l’omaggio a Bud Spencer

Durante l’evento inaugurale alcuni giorni fa, non è certo passata inosservata la partecipazione di Giuseppe, Alessandro e Carlo Pedersoli – figlio e nipoti dell’indimenticabile Bud Spencer – che hanno presentato una nuova esperienza culinaria immersiva nel Saloon del Far West. Come ben sappiamo, tra gli anni '60 e '70, vennero girati alcuni cult dello Spaghetti Western come Lo chiamavano Trinità e ...Continuavano a chiamarlo Trinità. In collaborazione con la famiglia Pedersoli, gli ospiti possono gustare un menù ispirato ai celebri film della coppia Bud Spencer & Terence Hill, con l’immancabile padella di fagioli preparata secondo la ricetta originale di Bud. “È un onore mantenere viva la memoria di papà in un luogo così ricco di ricordi”, ha dichiarato emozionato Giuseppe Pedersoli.

Attrazioni, spettacoli e avventure per tutti

In occasione dei ponti di primavera – Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e 1° maggio – Cinecittà World propone un’esperienza coinvolgente tra spettacolo e divertimento, con oltre 40 attrazioni, show dal vivo e set cinematografici. I visitatori potranno volare sui tetti rinascimentali di Firenze con il cinema volante Volarium, affrontare le vertiginose inversioni della roller coaster Altair, sfidare le rapide del water ride Aktium o incontrare i dinosauri nel percorso Jurassic War. Da non perdere anche l’inquietante viaggio tra i gironi dell’Inferno, l’esperienza dark ride ispirata alla Divina Commedia.

Il cinema prende vita anche nei live show: acrobazie e coreografie ispirate ai mondi di Spider-Man, Avengers, Frozen e Harry Potter animano Incanto, mentre ritorna in versione aggiornata Scuola di Polizia, con inseguimenti spettacolari, derapate e un nuovo salto di 10 metri da brivido. A pochi passi, Roma World offre l’occasione di vivere un giorno da antico romano, tra combattimenti tra gladiatori, spettacoli di falconeria, tiro con l’arco e tour dell’arena di Ben Hur. Tutti i dettagli sono disponibili sul sito ufficiale Cinecittaworld.it



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I migliori film in streaming interpretati da Michael B. Jordan, "doppio" protagonista de I peccatori

È in arrivo nelle sale italiane I peccatori, nuovo attesissimo film diretto da Ryan Coogler che vede Michael B. Jordan protagonista in un doppio ruolo. Ed è proprio all’attore che vogliamo dedicare i nostri consueti cinque film in streaming. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Michael B. Jordan, protagonista de I peccatori

  • Chronicle
  • Prossima fermata: Fruitvale Station
  • Creed - Nato per combattere
  • Black Panther
  • Senza rimorso

Chronicle (2012)

Film di supereroi distorto, complesso, che mette in primo piano le psicologie dei tre giovani protagonisti e in secondo l’azione e gli effetti speciali, almeno fino al burrascoso finale. Dane DeHaan come antagonista funziona davvero bene, e mette in risalto il carisma contenuto di Jordan. Josh Trank confeziona Chronicle come un film davvero interessante, che non a caso si rivela un ottimo successo di pubblico e lancia la carriera dei suoi due attori principali. Meritatamente. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, Disney +.

Prossima fermata: Fruitvale Station (2013)

Prima collaborazione con Ryan Coogler nella trasposizione cinematgorafica della vera storia dell’assassinio di Oscar Grant da parte della polizia. Prossima fermata: Fruitvale Station è un dramma scritto e diretto con notevole adesione ai fatti e alle psicologie dei personaggi. Jordan dimostra un talento drammatico insospettabile, e accanto a lui Melonie Diaz, Kevin Durand e Octavia Spencer si dimostrano perfetti comprimari. Film necessario e molto sofferto, con un finale davvero duro da digerire. Esordio di spessore per Coogler. Disponibile su CHILI, Amazon Prime Video.

Creed - Nato per combattere (2015)

Chiamati a realizzare questo spin-off della saga di Rocky, Coogler e Jordan realizzano un film di pugilato che ha poco o nulla da invidiare ai migliori film della saga originale, anzi molti li supera per intensità emotiva e senso del dramma. Sylvester Stallone torna nel ruolo di balboa e si guadagna una nomination all’oscar come miglior attore non protagonista. Ma la vera forza di Creed - Nato per combattere è Adonis, figura di figlio complessa e non scontata. Notevole character-study con scene di pugilato intense. E il pubblico si riversa nelle sale a catinelle. Seguiranno due sequel ancora di enorme successo. Meritato. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Black Panther (2018)

Il cinecomic diretto ancora da Coogler che arriva addirittura alla nomination all’Oscar per il miglior film dopo aver battuto ogni record d'incassi, è una rivisitazione spettacolare della storia dei neri in america, divisa tra Martin Luther King e Malcolm X. Il Killmonger interpretato da Jordan è l’anima oscura di Black Panther, a cui si oppongono il protagonista Chadwick Boseman, Angela Bassett e tutti gli altri membri del cast. Film ottimamente ideato e realizzato, davvero uno dei migliori prodotti della Marvel. Ci si diverte, si pensa nel modo giusto. Ammirevole. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Disney +.

Senza rimorso (2021)

Chiudiamo con questo adattamento dal libro di Tom Clancy diretto dall’italiano Sergio Sollima. Without Remorse è un action/thriller di spessore e spettacolo assicurati, un prodotto che rende giustizia al testo originale senza eccellere ma con un ottimo senso dello spettacolo. Jordan è come sempre solido, e accanto a lui Jamie Bell, Jodie Turner-Smith e Guy Pearce rendono lo spettacolo più meritevole. Si gode dell’intensità di racconto e messa in scena per un prodotto che offre uno svago più che accettabile. Disponibile su Amazon Prime Video.



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Il Signore degli Anelli: Caccia a Gollum, Warner Bros assicura: "Riceveremo la sceneggiatura a maggio"

Warner Bros. Pictures ha condiviso un aggiornamento positivo in merito alla produzione di Il Signore degli Anelli: Caccia a Gollum, prossimo capitolo ambientato nella Terra di Mezzo che riporterà le storie di J.R.R. Tolkien ancora una volta sul grande schermo. Dopo il successo della trilogia principale e del prequel dedicato a Lo Hobbit, Prime Video ha offerto al suo pubblico una Serie TV prequel intitolata Gli Anelli del Potere ripercorrendo la storia degli Anelli forgiati da Sauron per poi realizzarne uno solo per domarli tutti. Lo stesso anello che ha poi manipolato e distrutto Gollum, un hobbit in principio che ha ceduto al richiamo del potere venendone consumato. Molto presto sarà proprio l’infida creatura a tornare protagonista sul grande schermo e la co-presidente di Warner Bros. Pictures Pam Abdy ha condiviso un breve ma entusiasmante aggiornamento in merito allo stato del film.

Il Signore degli Anelli: Caccia a Gollum, Warner Bros assicura: “Riceveremo la sceneggiatura a maggio”

Il Signore degli Anelli: Caccia a Gollum sarà una creazione di Andy Serkis, attore che già in precedenza si era occupato di Gollum e che questa volta tornerà anche dietro la macchina da presa occupandosi della regia. Questo nuovo progetto ambientato nella Terra di Mezzo potrebbe accendere molto presto i motori, stando alle parole della co-presidente e CEO di Warner Bros. Pictures Pam Abdy, la quale ha offerto un aggiornamento entusiasmante il merito al film. Come riporta Deadline, queste sono state le sue parole: “In aggiunta alle cose di cui siamo felici, Andy Serkis sta lavorando al film di Gollum”. Ha poi aggiunto che gli Studios sono in contatto con la co-sceneggiatrice del film Philippa Boyens: “Abbiamo appena avuto un incontro ravvicinato con Philippa Boyens su Gollum e credo che riceveremo la sceneggiatura per maggio”, ha poi concluso.

In principio, l’uscita del film era stata fissata per il 2026, ma pochi mesi fa è stato proprio il regista ad annunciare che il progetto molto probabilmente richiederà più tempo del previsto e dovrebbe approdare sul grande schermo per dicembre 2027. “Siamo proprio all'inizio del processo di scrittura. Ci prepareremo entro la fine dell'anno. La preparazione richiede un bel po' di tempo, sei o sette mesi, e poi inizieremo le riprese l'anno prossimo. Quindi, la data di uscita è fissata a dicembre 2027”, aveva rivelato poco tempo fa, come riporta Screen Rant. Peter Jackson non si occuperà della regia di questo nuovo capitolo, ma è stato già coinvolto come produttore, per cui tornerà a sua volta nella Terra di Mezzo.



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La Gazza Ladra e il diritto ai piccoli piaceri: incontro con Robert Guédiguian

È sempre Marsiglia, la città del suo cinema e il luogo d’elezione dei suoi protagonisti, sempre amati e spesso di una marginalità alla quale affezionarsi. Ma Robert Guédiguian conferma una vena più leggera e ironica, dopo E la festa continua!, anche con La gazza ladra, in uscita dal 17 aprile per Officine UBU. Protagonisti sempre i suoi attori feticcio, Ariane Ascaride e Jean-Pierre Darroussin.

Presentato nella sezione Grand Public della Festa del cinema di Roma, La gazza ladra è ambientato in riva al mare di Marsiglia, dove sorge il quartiere di L'Estaque. È qui che vive Maria (Ariane Ascaride), che si dedica ad aiutare e ad accudire le persone anziane. È convinta che la vita vada vissuta seguendo anche piaceri e passioni, come quella per la musica e per le ostriche. Per farlo, come la "gazza" di Rossini, compie una serie di piccoli furti ai suoi anziani clienti, convinta di non fare nulla di male, per togliersi qualche sfizio, ma soprattutto per potere pagare le lezioni di piano al promettente nipotino. I furti però vengono scoperti.

Abbiamo incontrato Robert Guédiguian alla Festa del Cinema di Roma.

Sembra che guardi la vita negli ultimi due film con un po’ più di magia. Sta attraversando una fase della sua carriera un po’ più di serena?

Sì, è vero, forse è perché molto disperato. Sto attraversando un periodo molto buio. Trovo che viviamo un momento di caos. Non c'è nessuna strada intellettuale o politica all’orizzonte, nessun progetto, solo reazioni e lo scontro tra la verità e la menzogna. Ci sono molte bugie che le persone affermano come se fossero verità, nessuno crede più a nessuno. Mi preoccupa la disgregazione in atto nelle società in cui siamo cresciuti, in cui abbiamo vissuto, e questo mi terrorizza. Forse è a causa di questa constatazione che ho cercato di trovare gesti belli, generosi, posizioni che vengono dal cuore e senza ideologia, semplicemente perché ci sono brave persone e ci sono ancora, ovviamente, storie d'amore, storie sentimentali, storie di famiglia, la bellezza e la bontà. Ho scoperto che in una lingua africana bellezza e bontà si dicono allo stesso modo, con un’unica parola. Ecco perché ho fatto questo film così semplice, leggero. Ci sono due frasi che riassumono il film o quello che le persone non fanno più. Quando la protagonista viene scoperta, dice: ‘Avrei potuto chiedere loro invece di rubare, probabilmente mi avrebbero dato quello che chiedevo’. Ma non l'ha fatto. E il personaggio in sedia a rotelle che dice, 'è lo spirito del tempo’.

Qual è stata la genesi di questa storia, con un titolo che rimanda a un’altra epoca?

L'idea è venuta dal personaggio, perché anche mia madre ha avuto persone che venivano a prendersi cura di lei. È una cosa molto comune, dato che la popolazione è invecchiata, sempre più persone conoscono assistenti domiciliari, come si chiamano. Sono forme di assistenza, è un bene che ci siano. Succede spesso che prendano qualcosa, magari non restituiscono il resto della spesa. Ma sono anche pagate così male. È terribile. La storia è successa al mio capo macchinista mentre stavamo montando il film precedente. L'hanno chiamato dalla stazione di polizia, per chiedergli se era soddisfatto della donna delle pulizie di sua madre, perché aveva emesso un assegno falso, una cosa del genere. Mi sono detto, questo è l'inizio del film. E poi ho cercato come sempre di provare ad allargare il discorso con qualcosa di un po' più metaforico, da cui l'idea del titolo e di rendere il personaggio una donna che ruba un po' anche per divertimento. Non è solo una ladra per necessità, ruba anche un po' per le ostriche, per ascoltare della musica. E ha diritto a farlo.

Per la bellezza.

Esatto. Non si può chiedere alle persone di vivere solo per necessità, servono 100 grammi di pasta e non si ha il diritto di mangiarne 150. Bisogna anche vivere per il piacere di vivere. Non si tratta solo della quantità di acqua, cibo, o di un tetto sulla testa. La protagonista, la gazza ladra, rivendica questo, ma in maniera del tutto inconscia.

Trovo molto attuale e interessante il rapporto tra il padre e un figlio. Il primo cerca ancora un po' di poesia, il figlio pensa solo ai soldi. È forse la paura che le nuove generazioni perderanno questo lato magico?

Sì, credo che anche questo sia motivo di preoccupazione. I giovani oggi devono convincersi che la vita è bella, che respirare dell'aria buona, camminare sulla neve è molto bello, non costa soldi, non ha a che fare con la società, ma con il fatto che siamo al mondo. Il fascino della semplicità, del piacere di vivere, sta davvero scomparendo. Si insegue il sofisticato, e poi incombe sempre la minaccia del fallimento materiale. Oggi abbiamo paura. Io a 20 anni non sapevo cosa sarei diventato a 70. E non me ne preoccupavo, non mi importava. Non facevo nulla in previsione della mia vecchiaia. Oggi i giovani di 25 anni parlano di pensione.

È l'amore che salverà però anche il rapporto tra padre e figlio. Il padre non è in grado di comunicare con suo figlio, ma è l'amore che arriva a cambiare lo sguardo del figlio.

Certo. È anche tutto questo, la vita. Non siamo più abituati a parlare di Calvino, che ho conosciuto. Ma ricordo un suo racconto in cui a partire dal dito di un soldato e una giovane donna in un vagone del treno, un mignolo che si sfiora, racconta una storia sul fatto che forse si innamoreranno entrambi. È un'avventura minuscola, ma in cui la fantasia funziona e regala momenti in cui il cuore batte più forte. Nel film non si può immaginare neanche per un secondo che la figlia del ladro avrà una storia d'amore con la figlia della persona derubata. Dobbiamo essere preparati a tutto, anche a quello che non pensiamo. Magari tra poco incontrerò qualcuno e me ne innamorerò. Tutto è possibile, nella vita.

Bisogna essere aperti, guardarsi attorno.

Esatto, guardare bene sempre dappertutto, perché una cosa molto bella potrebbe arrivare inattesa. Non avere sempre fretta, inseguendo sempre qualcosa.

Se parliamo del guardarsi attorno, oggi viviamo in un momento socio-politico, in Francia e in Europa, ma in generale nel mondo, molto teso e cupo. Quindi, come bilanciare questa storia più leggera, con una realtà intorno terribile?

Credo che anche in questo caso si debbano cercare grandi gesti di solidarietà, ce ne sono ovunque. E sono sempre di più le organizzazioni della società civile che li fanno, non i partiti politici. In Francia, per esempio, conosco alcune associazioni, indipendentemente da qualsiasi opzione politica, che sostengo molto fortemente. Fanno molto per i bambini, per le persone che annegano in mare. Mi occupo di un campo profughi a Samos, in Grecia. Ci sono persone che fanno cose ogni giorno. Questo è ciò che bisogna guardare. Cose necessarie, che il potere e i politici non fanno. La speranza risiede negli aiuti individuali, nel fatto che alcune persone non vogliono rinunciare a questi gesti di gentilezza.



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lunedì 14 aprile 2025

Emma Thompson compie 66 anni: celebriamo la grande artista inglese con i suoi migliori film in streaming

Compie oggi 66 la “divina” Emma Thompson, attrice e sceneggiatrice premio Oscar che fin dalla fine degli anni ‘80 ci ha deliziato con alcune delle performance più acclamate della storia del cinema contemporaneo. Percorriamo la sua gloriosa carriera attraverso cinque film in streaming, scelti tra una varietà incredibile di generi, toni e produzioni. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati dalla grande Emma Thompson

  • L’altro delitto
  • Quel che resta del giorno
  • In the Name of the Father - Nel nome del padre
  • Saving Mr. Banks
  • Crudelia

L’altro delitto (1991)

Partiamo con il thriller psicologico che la Thompson interpreta con l’allora marito Kenneth Branagh, qui in veste di sceneggiatore, regista  e protagonista. In un doppio ruolo l’attrice sfodera una prova matura e toccante. L’altro delitto si ispira ad Alfred Hitchcock almeno quanto lo fa a Orson Welles, creando un mix estetico che sopperisce a molte falle dello script. Un Branagh come spesso gli capitava (e capita) pieno di sé, ma quasi sempre ha deciso motivo di esserlo. Esteticamente un film notevole. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Quel che resta del giorno (1993)

Dopo l’Oscar come miglior attrice protagonista vinto grazie a Casa Howard, la Thompson torna immediatamente a collaborare col regista James Ivory e con il coprotagonista Anthony Hopkins in un film in costume enormemente migliore del precedente. Tratto dal romanzo di Kazuo Ishiguro, Quel che resta del giorno è una riflessione bellissima e malinconica dell'attaccamento alle tradizioni, al dovere, che spesso di fa dimenticare che devi vivere e amare. Nomination all’Oscar per il film, la regia, i due attori protagonisti e la sceneggiatura tra le altre. Uno dei migliori film in costume ai realizzati. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

In the Name of the Father - Nel nome del padre (1993)

Nel ruolo dell’avvocato che deve difendere Daniel Day-Lewis e gli altri membri della famiglia Conlon dalla falsa accusa di essere terroristi dell’IRA Emma Thompson ci regala una delle interpretazioni più vibranti della sua carriera. In the Name of the Father - Nel nome del padre ottiene svariate nomination all’oscar tra cui film, regia, attore protagonista e non, e soprattutto attrice non protagonista, che regala alla Thompson una “doppietta” in quell’anno. Esempio di cinema civile vibrante e robusto, che Jim Sheridan dirige con grande personalità. Orso d’Oro a Berlino. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Saving Mr. Banks (2013)

Nel bel biopic di John Lee Hancock dedicato alla “nascita” di Mary Poppins, la Thompson ci regala una prova superba, contenuta e vibrante sotto la superficie scorbutica. Accanto a lei Tom Hanks imponente nel ruolo di Walt Disney e a supporto un Paul Giamatti grandissimo caratterista. Saving Mr. Banks è il film che non ti aspetti, delicato e psicologicamente molto profondo, un duello di attori di primissimo ordine grazie anche a una sceneggiatura notevole. Da vedere per coglierne tutte le sfumature. E sono davvero molte…Disponibile su Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, Disney +.

Crudelia (2021)

Chiudiamo con quello spassoso ruolo da “villain” che vede la Thompson duettare superbamente con la protagonista Emma Stone. Un tripudio di acconciature e costumi per una protagonista pazzesca, che rende Crudelia un film davvero difficile da dimenticare. Craig Gillespie dirige Cruella con freschezza, senso del ritmo narrativo e attenzione allo sviluppo dei personaggi. Il risultato è uno dei migliori film in live-action della storia della Disney, scatenato e fascinoso. E la Stone era da nomination all’oscar. Almeno…Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, Disney +.



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Flint, Josh Holloway protagonista di un nuovo adattamento western

Josh Holloway è di ritorno sullo schermo. Oltre ad essere impegnato in qualità di co-protagonista nella Serie TV intitolata Duster, il cui debutto è previsto a maggio, l’attore noto ai più per aver recitato in Lost è stato scelto anche come protagonista di Flint, adattamento cinematografico di un romanzo western firmato da Louis L'Amour.

Flint, Josh Holloway protagonista di un nuovo adattamento western

Secondo quanto riferito da Deadline, la produzione di Flint dovrebbe partire entro la fine dell’anno in New Mexico e ha puntato tutto su Ryan Whitaker, scelto non solo come regista del film ma anche come sceneggiatore. Josh Holloway, dal suo canto, è stato individuato come protagonista per cui interpreterà James Kettleman. Nel romanzo è descritto come uno spietato uomo d’affari della costa orientale di ritorno dalla frontiera del New Mexico che adotta un nuovo nome, Flint per l’appunto. Una scelta poco casuale, perché in realtà si tratta del nome appartenuto al famigerato assassino che l’ha cresciuto. Le disavventure di Flint non tardano ad arrivare: viene trascinato in uno scontro acceso tra allevatori ed è in questo frangente che incontra una donna, Nancy Kennigan, allevatrice volitiva che rimette tutto in gioco per Flint.

Oltre a figurare come protagonista del film western, come precisa Deadline Josh Holloway nel progetto è anche produttore insieme a Ken Carpenter, Mark Pentecost, Jerilyn Esquibel e Beau L'Amour, figlio di Louis L'Amour. In merito al progetto, Josh Holloway ha dichiarato: “La storia di Flint è una storia che volevo raccontare da anni. Interpretare questo ruolo incredibile e contribuire a portarlo sullo schermo come produttore rende questo progetto ancora più speciale. Sarà una nuova sfida, ma la affronterò con entusiasmo”. L’attore di Lost ha lottato per anni insieme al figlio dell’autore affinché Flint arrivasse sul grande schermo ed è riuscito nel suo obiettivo.



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domenica 13 aprile 2025

Nel centenario della sua nascita, rendiamo omaggio a Rod Steiger con i suoi grandi film in streaming

Il 14 aprile 1925 nasceva a Westhampton, nello stesso di New York, Rodney Stephen Steiger. Caratterista dal piglio e del timbro di recitazione irruento, capace di dare profondità psicologica a ruoli e personaggi molto complessi, talvolta anche scomodi, Rod Steiger ha scritto pagine importanti di cinema non soltanto americano ma anche italiano, come dimostrano i cinque film in streaming selezionati per rendergli omaggio nel centenario dalla sua nascita. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Rod Steiger

  • Fronte del porto
  • Il giorno più lungo 
  • Le mani sulla città
  • La calda notte dell’ispettore Tibbs
  • Giù la testa

Fronte del porto (1954)

Prima nomination all’Oscar, nella categoria come non protagonista, grazie al capolavoro verista firmato Elia Kazan. Fronte del proto scrive una pagina fondamentale di cinema americano, trascina l’azione e la narrazione per le strade, tra le classi sociali più disperate e caparbie del tessuto. Marlon Brando fornisce una prova incommensurabile, Eva Marie Saint, Lee J. Cobb, Eva Marie Saint a supporto sono leggendari. Dramma criminale che rovescia le coordinate del genere per crearne delle proprie, indimenticabili. Otto premi Oscar tra cui film, regia, attore, attrice non protagonista, sceneggiatura. Capolavoro di quel decennio. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Il giorno più lungo (1962)

Partecipazione di supporto a uno dei film di guerra più famosi della storia di Hollywood, uno spettacolo magniloquente che vede recitare il meglio di quel periodo: Il giorno più lungo è infatti interpretato anche da Henry Fonda, John Wayne, Richard Burton, Sean Connery, Robert Mitchum e molti altri. Nomination all’Oscar per il miglior film un kolossal bellico prima d’allora mai neppure tentato, girato con mezzi incredibili e una precisione di messa in scena ammirevole. Spettacolo come quelli che si realizzavano una volta, impreziosito dal carisma di un cast davvero senza precedenti. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Le mani sulla città (1963)

Diretto da un Francesco Rosi pronto a mettere a soqquadro lo status quo del nostro Paese, Steiger fornisce una prova d’attore carismatica e assolutamente intensa, in un personaggio difficile da rifinire con sfumature psicologiche diverse. Come protagonista de Le mani sulla città l’attore si fonde perfettamente con l’idea di cinema dell’autore, a formare un connubio che scrive la storia del nostro cinema civile. le mani sulla città trionfa al Festival di Venezia, scatena una valanga di polemiche, espone gli scheletri nell’armadio di una classe politica corrotta e immorale. Film necessario allora, figuriamoci oggi…Da rivedere assolutamente. Disponibile su Google Play, Amazon Prime Video.

La calda notte dell’ispettore Tibbs (1967)

Pochi attori avrebbero accettato la parte di un capo della polizia razzista e violento che deve confrontarsi con un collega invece fiero, rispettoso delle regole e dotato di uno statuto morale superiore. Il duello fisico e psicologico col co-protagonista Sidney Poitier impreziosisce la prova superba di Steiger, che infatti arriva agli Oscar come miglior attore. Così come riesce a vincere la statuetta La calda notte dell’ispettore Tibbs, diretto da Norman Jewison con una precisione encomiabile. Cinema di impegno che rispetto al genere e lo usa per raccontare la realtà dei fatti. Da applausi. Disponibile su  Amazon Prime Video.

Giù la testa (1971)

Chiudiamo con il ruolo forse maggiormente iconico di Rod Steiger, nel western più politico e a conti fatti malinconico di Sergio Leone. Insieme a James Coburn l’attore forma un’altra coppia fragorosa, leggendaria. Giù la testa offre allo spettatore scene di grandezza cinematografica ma anche spunti di riflessione sulla Storia americana e su come il Paese è diventato la potenza economica e politica del passato. Cinema nerboruto, accaldato, che perfettamente si adegua alla tempra dell’attore. Almeno un paio dis equenza sono straordinarie. Disponibile su Rakuten TV, Gogole Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.



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2001 Odissea nello spazio: in arrivo Monolith, un documentario ufficiale sull'influenza del leggendario film di Kubrick

Deadline annuncia Monolith, un documentario sull'impatto di 2001 Odissea nello spazio, coprodotto dalla famiglia e dagli Stanley Kubrick Archive, prodotto da Leonardo DiCaprio e Mike Medavoy e diretto da Steven Riley.

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Superman, anche Rachel Brosnahan ribadisce: "Questa non è una storia sulle origini"

Così come aveva spiegato James Gunn, anche Rachel Brosnahan ha affermato che Superman non è un film sulle origini, ma un film tutt’altro che convenzionale ed è proprio questo aspetto a renderlo così emozionante ai suoi occhi. Quando l’Uomo d’Acciaio tornerà sul grande schermo, introdurrà un nuovo interprete nel DCU: David Corenswet avrà questo arduo compito di introdurre una nuova era dei DC Studios sul grande e piccolo schermo, ma non lo farà da solo. Al suo fianco ci sarà anche Rachel Brosnahan, interprete di Lois Lane che ha rivelato parte della sua esperienza sul set.

Superman, Rachel Brosnahan spiega perché questa non è una storia sulle origini e come sia un punto di forza

Impegnata con il press tour di The Amateur, Rachel Brosnahan ha rivelato ai microfoni di Collider che James Gunn, regista e sceneggiatore, ha come obiettivo quello di stravolgere le aspettative del pubblico per il ritorno di Clark Kent. Il dettaglio principale, a detta di Rachel Brosnahan, è che questo film non rappresenta un film sulle origini:

Amo anche il fatto che questa non è una storia sulle origini. Abbiamo visto questa storia riproposta così bene più volte, ma noi entriamo in un mondo che esiste già: Lois e Clark lavorano al Daily Planet, i mostri esistono a Metropolis, Lex Luthor ha la LuthorCorp. Arriviamo a questo punto della loro relazione che non avevo mai visto prima.

Come specifica Collider, in Superman Clark e Lois sono una coppia già da qualche mese e verrà messa alla prova da qualcosa di nuovo ed emozionante. Ma come affrontano le avversità lo spiega Rachel Brosnahan: “Stanno insieme da circa tre mesi. E si stanno ponendo delle domande sul futuro della loro relazione. Non sono sicuri se questa sia solo una grande avventura o qualcosa che potrebbe durare per sempre, e hanno visioni del mondo davvero opposte, e si scontrano l'uno contro l'altro in questo modo. Quindi, è stato un modo davvero divertente per entrare in una storia familiare”. Inoltre l’attrice ha rivelato che il primo giorno di riprese sul set ha dovuto interpretare la stessa scena del provino con David Corenswet: “Il mio primo giorno di riprese è stato in realtà questa scena lunga 10 pagine con David per cui abbiamo fatto il provino, e quindi l'abbiamo girata per due giorni. Essere in grado di farlo ha semplicemente gettato le basi per noi e per questi personaggi che abbiamo portato avanti per il resto del film”.



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Quel pazzo venerdì sempre più pazzo, Lindsay Lohan e Jamie Lee Curtis anticipano il "restyling adolescenziale aggressivo"

Lindsay Lohan e Jamie Lee Curtis hanno condiviso nuovamente lo stesso set con Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo, sequel di Quel pazzo venerdì presentato in anteprima durante il CinemaCon 2025 con alcune clip esclusive. Presenti anche le attrici protagoniste, le quali hanno rivelato al pubblico presente che il cambio look questa volta sarà ancor più aggressivo.

Quel pazzo venerdì sempre più pazzo, Lindsay Lohan e Jamie Lee Curtis anticipano un cambio look adolescenziale aggressivo

Grazie ad un primo teaser trailer, Quel pazzo venerdì sempre più pazzo ha anticipato che questa volta lo scambio di corpi coinvolgerà non una, non due, non tre ma ben quattro persone, seppur tutte della stessa famiglia. Lindsay Lohan e Jamie Lee Curtis si ritroveranno ad interpretare delle adolescenti e il loro cambio look sarà estremamente aggressivo, come anticipato al CinemaCon: “Non possiamo nemmeno iniziare a dirvi quanto sia stato fantastico tornare nei panni di Anna e Tessa. Come nel film originale, anche qui i nostri personaggi si scambieranno di corpo, ma questa volta in un contesto multigenerazionale”. Jamie Lee Curtis ha aggiunto: “Sì, ma in realtà non passiamo molto tempo in quei panni, poiché questo venerdì è ancora più inquietante perché questa volta abbiamo raddoppiato gli scambi”.

Diretto da Nisha Ganatra, Quel pazzo venerdì sempre più pazzo coinvolgerà anche la figlia di Anna, Harper, interpretata da Julia Butters e Lily, la figlia di Eric (futuro marito di Anna) interpretata da Sophia Hammons. Concludendo la presentazione, Lindsay Lohan ha poi promesso ai fan: “Vedrete Jamie e me assumere personalità completamente nuove perché troveremo i corpi che abbiamo scambiato con le nostre controparti adolescenti”. A quel punto Jamie Lee Curtis ha anticipato un look inedito con un “restyling adolescenziale molto aggressivo”. Già in Quel pazzo venerdì, in realtà, l’attrice si era già cimentata nell’interpretazione di un’adolescente intrappolata nel corpo di una stimata donna adulta, proponendo look ribelli e audaci. Cosa accadrà questa volta? Per scoprirlo bisognerà aspettare l’estate.



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sabato 12 aprile 2025

Avengers: Doomsday, Florence Pugh e David Harbour non hanno ancora letto la sceneggiatura

I Thunderbolts* sono stati annunciati come parte integrante del cast già ricco di personaggi di Avengers: Doomsday, quinto capitolo corale con protagonisti i Vendicatori (e non solo da quanto emerso dal primo annuncio) che vedrà schierato in prima linea il Dottor Destino di Robert Downey Jr. per contrastare questa nuova minaccia, l’MCU ha chiamato in campo anche i Thunderbolts, un gruppo di antieroi disadattati che si differenziano dai Vendicatori soprattutto per la loro discutibile morale ma che, nel loro film d’introduzione in arrivo a maggio 2025 al cinema, tenteranno di fare la loro parte per salvare il mondo. Tra i personaggi coinvolti anche alcuni già noti come Yelena Belova e Red Guardian. I rispettivi interpreti Florence Pugh e David Harbour hanno ammesso, però, di non aver ancora letto la sceneggiatura, nonostante il film sia attualmente in fase di produzione.

Avengers: Doomsday, due star di Thunderbolts* non hanno ancora letto la sceneggiatura del film

Florence Pugh e David Harbour sono stati entrambi coinvolti nell’annuncio virale dei Marvel Studios: attraverso una diretta streaming durata cinque ore, gli Studios hanno annunciato al mondo intero il cast principale di Avengers: Doomsday, inclusi Yelena Belova, sorella di Natasha Romanoff, e suo padre Red Guardian. Entrambi gli attori, ai microfoni di Entertainment Tonight, hanno ammesso di non aver ancora letto la sceneggiatura, per cui non conoscono i dettagli della trama. Florence Pugh è stata la prima ad ammettere di non poter anticipare nulla “perché non ho letto la sceneggiatura”. David Harbour si è preso gioco di lei: “Oh, non l’hai letta? Ma è bellissima”, dopodiché si è aperto in una risata e ha ammesso a sua volta di non averla ancora letta.

È anche vero che in genere i progetti Marvel sono ben protetti dalla segretezza, per cui è probabile che entrambi gli attori abbiano semplicemente depistato il reporter per evitare di dover rispondere in modo diretto alla domanda. Con le riprese in corso a Londra, Avengers: Doomsday è uno dei progetti più importanti in cantiere nel MCU e nei prossimi mesi probabilmente altri nomi emergeranno dal dimenticatoio, coinvolgendo numerosi personaggi che finora non hanno trovato spazio. La data d’uscita è stata già fissata per il 1° maggio 2026 con la regia dei fratelli Russo, esattamente un anno dopo il lancio dei Thunderbolts* sul grande schermo.



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Super Mario Bros. - Il film, tutto quello che serve per rivederlo al meglio

Super Mario Bros. - Il Film è diventato il più alto incasso mondiale per un lungometraggio tratto da un videogioco: presagendo l'esplosione e per pura simpatia, in virtù dell'età anagrafica di chi vi scrive, al momento dell'uscita abbiamo dedicato un'ampia copertura all'evento, articolata in pezzi classici (come la recensione) e altri più inusuali per un sito di cinema, con qualche approfondimento sulla storia videoludica della saga. Questa guida serve a riordinare la nostra dedizione all'idraulico baffuto: speriamo colga la vostra curiosità.

Super Mario Bros. - Il Film, una recensione e un'intervista

Cominciamo dal materiale più scontato: nella nostra recensione di Super Mario Bros. - Il Film non gridammo al capolavoro dell'animazione, però accogliemmo a braccia aperte un'opera in grado di cogliere soprattutto lo stile sorridente della mascotte Nintendo (e non solo: è uno dei simboli universali del videogaming). Sintetizzammo così: "Utilizzando lo stesso gameplay dei giochi di piattaforme come fondamento del tragitto dell'eroe Mario, aiuta a guardare con molto più rispetto i valori che il game design trasmette ai giocatori da generazioni. Su tutte, la forza della resilienza." A differenza poi di lungometraggi come Un film Minecraft, continuiamo a pensare che questo sia digeribile anche per quei pochi che ignorino il personaggio o non abbiano dimestichezza col suo mondo, perché semplicemente è un cartoon solare e divertente.
Quando il film uscì, intervistammo Claudio Santamaria, doppiatore italiano di Mario, in sostituzione dell'originale Chris Pratt. Il momento più simpatico della seguente video intervista fu quando Claudio rivelò il suo legame con Mario Kart (e il personaggio col quale preferiva correre!).

Dal videogioco al cinema, rispettiamo la storia di Super Mario

Nell'ensusiasmo, ci siamo divertiti in otto articoli diversi a indagare sul passato dell'ormai ultraquarantenne Mario e dei suoi amici, tornando a bomba, al videogioco, dal quale tutto ha avuto origine e che rimane il focus di questo marchio sempre popolare. In primis raccontammo la storia di Super Mario tra platform in 2D e poi 3D, poi ci dedicammo a suo fratello Luigi, che non è in realtà un semplice clone in verde del nostro eroe. Proseguimmo con l'acerrimo nemico Bowser, con l'ex-nemico quasi alleato Donkey Kong, con la trotterellante spalla Toad, con il dinosauro Yoshi (che avrà a quanto pare importanza nel sequel in arrivo nella primavera del 2026). Soprattutto, ci dedicammo in due occasioni a inquadrare la principessa Peach, pubblicando anche la reazione del creatore Shigeru Miyamoto alle polemiche: questa sua versione battagliera davvero era un tradimento del personaggio? Secondo lui per niente.

Super Mario Bros. - Il Film, l'onda lunga di un enorme successo

Nelle settimane che seguirono l'uscita di Super Mario Bros. - Il Film, cominciammo a registrare i record del lungometraggio animato diretto da Aaron Horvath & Michael Jelenic. Secondo The Numbers, l'opera è costata 100 milioni di dollari, raccogliendone però al boxoffice mondiale 1.360.000.000! Definirla un "grande affare" sarebbe limitativo. In poco tempo è divenuto il più alto incasso per l'adattamento cinematografico di un videogioco, portando il patron Chris Meledandri dell'Illumination, la casa che l'ha realizzato, a rivendicare una gloria artistica sempre "scippata" da Pixar, Disney o DreamWorks Animation. Sulla scia del trionfo commerciale, la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti ha deciso di proteggere l'immortale tema musicale di Mario scritto da Koji Kondo nel 1985. La Nintendo non si è poi opposta alla pubblicazione gratuita su YouTube di una versione, restaurata e tirata a lucido, del primo film di animazione dedicato a Super Mario, risalente al 1986. Al micidale film dal vero del 1993 con Bob Hoskins e John Leguizamo abbiamo invece dedicato una rilettura condita da una robusta dose di ironia.



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Elizabeth Olsen ammette che non ama guardare i film Marvel

Pur avendo recitato per tanti anni nel MCU, Elizabeth Olsen ha ammesso che i suoi gusti cinematografici sono decisamente differenti.

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venerdì 11 aprile 2025

Ci ha lasciato Stefano Amadio: un giornalista fuori dagli schemi

È scomparso oggi un caro amico del cinema e di molti di noi: Stefano Amadio. Uomo buono, autoironico e di rara intelligenza, è stato un giornalista autorevole e capace di analizzare - con lucidità e con quella schiettezza che è propria di chi scrive per informare e non per compiacere - un film, la performance di un attore, lo stile di un regista, i dati di mercato. Stefano sapeva tutto sul cinema italiano, e non a caso aveva fondato cinemaitaliano.info, importante testata web di riferimento per addetti ai lavori e non.

La passione di Stefano erano le opere prime. Sapeva vederne la freschezza, che preferiva di gran lunga al mestiere. Nemico della retorica, apprezzava l'umorismo ed era attentissimo alla sceneggiatura di un film. Nelle sue recensioni - rigorosamente stringate perché Stefano non amava parlarsi addosso - ogni giudizio era motivato.

Stefano Amadio era una persona empatica e metteva sempre a proprio agio anche l'attore o il regista più burbero o più timido. Stefano scherzava e rideva con Marco Giallini, Giorgio Colangeli, Gianni Di Gregorio e Phaim Bhuiyan, per fare soltanto alcuni nomi. Da ex giornalista tv, aveva il dono della sintesi, un'ottima dizione e i cosiddetti tempi televisivi, oltre alla bella abitudine di indossare spesso una giacca per distinguersi dal popolo delle t-shirt con le frasi dei film. Con lui mi è capitato (mi si perdoni il passaggio alla prima persona) di condurre un'edizione Festival di Ortigia e mi ha sorpreso la sua spontaneità. Non è facile stare su un palco, ma Stefano era perfettamente a suo agio, come quando abbiamo dovuto improvvisare la moderazione di un incontro sul cinema europeo in un torrido pomeriggio di luglio sempre a Ortigia. Anche in occasione di una delle recenti edizioni del Taormina Film Festival, Stefano è stato un presentatore impeccabile.

Stefano amava i giovani, e infatti, nel 2019, insieme a Silvia Saitta, aveva ideato il premio Meno di Trenta, che aveva reso un riconoscimento realmente attento ai talenti in erba ma mai convenzionale, senza troppe regole e interferenze esterne. Nell’arco di quattro gloriose edizioni, Stefano era riuscito a creare una rete fra i giovani artisti, alcuni dei quali ricordano ancora con affetto quei momenti di condivisione.

La cosa che forse appassionava di più Stefano era un progetto legato a Il vento del Nord, una rassegna ideata da Massimo Ciavarro nel 2008 con la consulenza del Professor Giovanni Spagnoletti e il coordinamento di Laura Delli Colli. Il vento del Nord ha portato il cinema a Lampedusa e Stefano si era dedicato con entusiasmo e generosità a un laboratorio di cinema a cui partecipavano studenti di liceo dell’isola, che con il suo aiuto hanno realizzato dei cortometraggi. 

Stefano Amadio mancherà moltissimo al cinema italiano e a tutti noi. Siamo vicini e ci stringiamo alla sua famiglia.



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