sabato 23 ottobre 2021

Fellini e Simenon: un documentario racconta il rapporto tra un genio del cinema e uno scrittore sublime

Ogni occasione è buona, per parlare del più grande genio della storia del cinema.
Figuriamoci poi se l'occasione nasce dal racconto del suo rapporto d'amicizia ed epistolare con uno scrittore sublime e grandissimo.
Graditissima quindi è l'apparizione di Fellini e Simenon - Con sincera simpatia e profonda gratidudine, documentario prodotto da Rai Movie e diretto da Giovanna Ventura (che l'ha scritto assieme a Katia Nobbio e Gianluca Russo) che è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma, sezione Riflessi, e verrà trasmesso dal canale Rai in prima visione tv domani 24 ottobre alle 13:05.

La base sulla quale l'impianto del doc è stato allestito è l'epistolario tra Fellini e Simenon (che, sia detto per inciso, è molto di più del papà di Maigret)  pubblicato da Adelphi curato da Claude Gauter e Silvia Sager e intitolato "Carissimo Simenon Mon cher Fellini": una lettura che, se uno non avesse già fatta, diventa quasi inevitabile dopo questo film.
Geoges Simenon era il presidente della Giuria che assegnò la Palma d'oro del 1960 a La Dolce Vita, e fu proprio a Cannes che nacque tra i due un'amicizia durata una vita, fatta di stima reciprova e di uno sguardo sorprendentemente comune, che viene esplicitato sia nelle parole dei due protagonisti, sia in quelle di Valerio Magrelli, poeta e francesista, che l'unico intervistato contemporaneo in un documentario composto interamente da un attento assemblaggio di materiali d'archivio.
In comune, oltre all'immenso talento nelle rispettive arti, Fellini e Simenon avevano, come spiega il documentario, la voglia di indagare in profondità la natura umana, la passione per le opere e il pensiero di Carl Jung, la capacità di raccontare in maniera quasi medianica la realtà, distillandola e rielaborandola, e la voglia di declinare tutto questo secondo le coordinate di un profondo (e sacrosanto) intellettualismo.

Oltre a stabilire queste connessioni tra i due artisti, Fellini e Simenon, seguendo un ordine cronologico lo scambio di missive fatte di complimenti e ammissioni di pari sincertità, è un documentario che permette di ripercorrere la carriera del regista, da La Dolce Vita fino all'ultimo La voce della luna, alla luce di coordinate e tematiche nuove, e soprattutto evidenziando i dubbi, le incertezze riguardo il suo lavoro e i singoli film che Federico Fellini confessava di volta in volta a Simenon, il quale non aveva che plausi e umana comprensione per l'amico.
A testimonianza ulteriore, ce ne fosse bisogno, che la grandezza non ha bisogno di arroganza, protervia e spavalderia, o perlomeno non sempre, per dimostrare di essere tale; e che anche i geni possono essere tormentati da umanissime insicurezze: magari vezzose a volte, ma fino a un certo punto.



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