sabato 2 febbraio 2019

Luther (Stagione 5) - Teste di Serie

«Quale bugia ti inventerai stavolta, John Luther?!»
- Alice

Essere John Luther

Il rischio maggiore nell'ostinarsi a correre lungo il ciglio di un burrone, è quello di scivolare e sprofondare senza più alcuna possibilità di risalire. Alcune volte ci si ferisce, altre peggio ancora: dipende dalla profondità e da quanto si sia saliti in alto, prima di scivolare e sfracellarsi a terra. Desiderata quasi morbosamente dai moltissimi fan dell'ispettore londinese dai modi poco ortodossi, ma dal cuore gentile, la quinta stagione di Luther torna a bucare lo schermo con quattro nuovi episodi, ben quattro anni dopo quello che, a detto anche di alcuni esponenti della produzione, aveva assunto i connotati di un freddo commiato.

Così non è stato: John Luther (uno dei ruoli della vita dell'ormai affermato e, a ben vedere, apprezzato, Idris Elba) indossa nuovamente giacca e soprabito di tweed e arranca senza freni per le grigie vie della capitale britannica, sulle tracce di un serial killer che pare un fantasma con più di qualche disturbo della personalità; si rivelerà un'indagine ben più lunga e sfibrante del previsto, ma i guai – quelli seri e letali – hanno lo sguardo glaciale e morboso di Alice Morgan (Ruth Wilson), vedova nera più travolgente di una tempesta perfetta e il “buon” John Luther non avrà più scampo…

La serie ideata da Neil Cross si è concentrata, fin dal primissimo episodio, non tanto sui difficili casi risolti dall'energumeno ispettore – spesso deliranti e affascinanti a loro volta, inutile negarlo – ma, piuttosto, sulle defezioni e i limiti caratteriali di un uomo di legge, incapace di regolare se stesso a quegli stessi principi a cui deve obbedire e far rispettare: John Luther non è un poliziotto cattivo - anzi! -, ma un uomo illuso di poter migliorare se stesso.

Nel corso degli ultimi venti anni almeno, sono apparsi in televisione – e fermiamoci qui, perché solo provando a pensare al cinema, l'elenco diverrebbe così dispersivo da impaurire anche il più incallito amante del genere - decine di poliziotti, investigatori, agenti segreti e sceriffi sopra le righe, ma pochi – forse pochissimi – sono stati in grado di raggiungere quello stesso livello di cruda verosimiglianza conquistata da Luther/Elba. A rimarcare il concetto, questa quinta stagione non prova nemmeno a discostarsi dal fil rouge seguito fin dall'incipit, ma spinge il suo protagonista con forza e crudeltà nel vuoto, facendolo precipitare nel burrone della sua austera esistenza; stavolta Luther non può rimandare il passato, non può fuggire dalle sue scelte, non può non sporcarsi le mani di sangue, perché costretto ad abbandonarsi alla sua condizione di martire. Alice muore per mano di John, Benny (Micheal Smiley) muore per colpa di John, John stesso viene arrestato, in un finale quasi asettico, non perché mal costruito, ma perché doveroso, distaccato, in cui Cross - stavolta definitivamente? – si accomiata dalla sua creatura.

Sperduto e indaffarato in innumerevoli gironi infernali, Luther non può uscirne illeso. Cross non da peso al nuovo caso per l'ispettore e la sua inscalfibile mania di addossarsi le fatiche del mondo sulle proprie spalle, perché Luther stesso è già andato oltre, precipitando nell'abisso.

Prestarsi alla visione di questa intensa serie tv equivale a scendere a patti con se stessi, rifiutando il clamore di scene adrenaliniche a largo budget, l'inflazionata scarica orrorifica sottocutanea trita e ritrita in sceneggiature analoghe e le sciorinate metafisiche da visioni contemplate per originare totale e abbacinante immersione. C'é vita e crime anche senza ciò: nel corso della sua esistenza, Luther si è rivelato il prodotto più associabile – e, purtroppo, sottovalutato – agli hard boiled d'autore e di stampo classico della “New Hollywood”, ostentando e rinvigorendosi di volta in volta, grazie al fascino di un contesto europeo.

Senza togliere alcun merito alla strabordante presenza scenica di Idris Elba - mai come stavolta così insensibile, perché abbandonato all'inevitabile, totalmente svuotato e incapace di reagire -, che stavolta svicola giù nel burrone non con le mani nelle tasche, ma con le manette ai polsi. È la vita vera, ispettore.

(Luther); genere: crime; showrunner: Neil Cross; stagioni: 5 (in sospeso...); episodi quinta stagione: 4; interpreti: Idris Elba, Ruth Wilson, Dermot Crowley, Michael Smiley, Enzo Cilenti, Hermione Norris, Patrick Malahide; produzione: BBC Drama Productions; network: BBC One (Ing, 1-4 gennaio 2019), Inedita (Italia); origine: Inghilterra, 2019; durata: 60' per episodio; episodio cult quinta stagione: 5x0 - Episodio 4



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