Ci sono personaggi controllabili dalle clausole di un contratto e dal potere di una major, poi c'è Mark Hamill. Il Luke Skywalker anche in Star Wars Gli ultimi Jedi non ha mai mentito: non è entusiasta della direzione presa dalla saga in casa Disney e ha spesso sottolineato come il tragitto di Luke nella nuova trilogia non lo convincesse molto. Parlandone con IGN si è spinto oltre, rivelando parte del progetto che George Lucas aveva in mente con la sua terza trilogia di Episodi VII-VIII-IX. Ecco cosa ha detto:
"Mi sembra di ricordare che George non avrebbe ucciso Luke se non alla fine di Episodio 9, dopo che aveva addestrato Leila, un altro elemento su cui non si è giocato nell'ultimo film. George aveva un arco narrativo generale, non aveva tutti i dettagli, aveva un'idea di dove sarebbe andato a parare. Questi film nuovi sono più che altro una staffetta, corri poi passi la palla a quello che viene dopo, lui la prende e va per conto suo. Rian non ha scritto cosa succede nel nono, in origine doveva passarlo a Colin Trevorrow, ora c'è J. J. Abrams... è una cosa che si evolve in continuazione, vive e respira. Chiunque subentri gioca con delle action-figure a grandezza naturale, cioè noi."
Parliamoci onestamente: dopo le differenze nette tra Il risveglio della Forza e Gli ultimi Jedi è difficile scrollarsi di dosso la sensazione che la Lucasfilm/Disney stia improvvisando strada facendo. Le parole di Hamill confermano in un certo senso quello che abbiamo sempre saputo. E la morte di Carrie Fisher non può che aver peggiorato la situazione...
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