domenica 30 giugno 2024

Ricordiamo Walter Matthau con i suoi migliori film in streaming

Nell'anniversario della sua scomparsa (1 luglio 2000) vogliamo ricordare il grande Walter Matthau attraverso cinque dei suoi migliori film che potete trovare in streaming. Vincitore di un Oscar come miglior attore non protagonista, candidato altre due volte nella categoria principale, Matthau ha saputo inventare un “tipo” fisso sornione, scontroso, sarcastico  e per questo irresistibilmente comico. La collaborazione decennale con l’amico e collega Jack Lemmon gli ha regalato la storia del cinema di genere, ma sarebbe davvero riduttivo pensare a Walter Matthau come a un interprete la cui grandezza era limitata ai toni leggeri. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati dalla leggenda comica Walter Matthau

  • A prova di errore
  • Non per soldi…ma per denaro
  • La strana coppia
  • Prima pagina 
  • Il colpo della metropolitana - Un ostaggio al minuto

A prova di errore (1964)

Il dramma diretto da Sidney Lumet e interpretato tra gli altri da Henry Fonda vede Matthau recitare in un cast tutto o quasi al maschile, attori che devono rendere tesa e credibile la storia di un gruppo di persone intenta a sventare una minaccia nucleare. Realizzato in piena guerra fredda, A prova di errore venne all’epoca “offuscato” da il successo de Il Dottor Stranamore di Stanley Kubrick, ma rimane comunque un lungometraggio perfettamente orchestrato, che sa incutere nello spettatore una sana paura del disastro. Cinema di impegno in un momento in cui impegnarsi serviva assolutamente Titolo di prestigio nella filmografia di Matthau. Disponibile su Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Non per soldi…ma per denaro (1966)

La svolta in chiave comica non poteva arrivare col genio di Billy Wilder, il quale lo affianca per la prima volta a Jack Lemmon per una commedia amarissima sulla disonestà intellettuale dell’americano medio. I due attori si intendono a meraviglia, trasformando Non per soldi…ma per denaro in un film spassoso quanto amarissimo, uno spaccato sociale tra i maggiormente pessimisti del grande autore di Viale del tramonto. Matthau conquista l’Oscar come star a supporto, il film guadagna la candidatura per la sceneggiatura, ultima attribuita a WIlder. Titolo di rara efficacia, ma non va preso con le molle, come una commedia ridanciana ancora peggio…Disponibile su Amazon Prime Video.

La strana coppia (1968)

Doveva dirigerlo ancora Billy Wilder, poi non se ne è fatto nulla. Ma La strana coppia rimane un momento fondamentale nella carriera dei suoi attori, uno di quei titoli che ti proiettano dritto nell’Olimpo dei commedianti. Tratto da Neil Simon, il film di Gene Saks riesce a lavorare sulle differenze tra le psicologie dei protagonisti raccontando sotto la superficie la disillusione. Momenti di divertimento straripante si alternano ad altri di introspezione malinconica. Duetti impagabili per due titani che trovano un’alchimia straordinaria, capace di lavorare sugli opposti che indiscutibilmente si attraggono. Spassoso e profondo. Un classico che testimonia magnificamente un momento di cambiamento sociale. Disponibile su Sky, Amazon Prime Video, Paramount +.

Prima pagina (1974)

Nella filmografia del trio Billy Wilder/Jack Lemmon/Walter Matthau riteniamo Prima pagina il loro capolavoro. Ideato come film da camera, questo resoconto straripante sulle peripezie di un gruppo di giornalisti dediti a scoprire la verità su un caso giudiziario che comporta la pena capitale. Il film vede anche un gruppo di grandi attori a supporto, tra i quali Carol Burnett, Vincent Gardenia, Austin Pendleton, Allen Garfield e una magnifica Susan Sarandon. I movimenti all’interno dell’inquadratura di Prima pagina sono vertiginosi, a comporre un mosaico cinematografico di enorme eleganza e stilizzazione. La miglior trasposizione cinematografica di una pièce epocale. E che due protagonisti sontuosi…Disponibile su Sky, Apple Itunes, NOW.

Il colpo della metropolitana - Un ostaggio al minuto (1974)

Ritorno ai toni seri con uno degli action newyorkesi più celebrati degli anni ‘70, e giustamente. Il duello psicologico a distanza tra Matthau e un potente Robert Shaw è di quelli che non si dimenticano. Se si aggiunge la creatività di Martin Balsam e il supporto di Jerry Stiller, ecco che Il colpo della metropolitana - Un ostaggio al minuto diventa uno dei quei thriller che proprio non si possono perdere. Con un finale divertentissimo e un Matthau che sa essere teso quando serve, spassoso in altre circostanze. Film davvero gustoso anche a cinquant’anni di distanza. Purtroppo la metropolitana a New York è rimasta quasi la stessa…Disponibile su Apple Itunes, Amazon Prime Video.



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A Family Affair, Danny DeVito ha influenzato un aspetto fondamentale del film

A Family Affair riporta Joey King nuovamente su Netflix, in un cast variegato che include anche Zac Efron e Nicole Kidman. In questa nuova commedia sentimentale, disponibile in piattaforma a partire dal 28 giugno 2024, interpreta una giovane assistente, Zara, che lavora per una star di Hollywood, Chris Cole. Quando poi scopre che quest’ultimo ha una relazione intima e segreta con sua madre, Zara è sconvolta e non approva assolutamente che frequenti sua madre, considerati tutti i segreti che conosce sul proprio conto. Non avrebbe mai pensato che in realtà tra i due potesse esserci qualcosa di più profondo. Tratto da una sceneggiatura di Carrie Solomon, A Family Affair vede alla regia Richard Lagravenese ed è stato proprio quest’ultimo in un’intervista a raccontare come Danny DeVito abbia ispirato alcuni aspetti di questo film.

A Family Affair, come Danny DeVito ha ispirato il film secondo il regista

Richard Lagravenese ha ammesso che la sceneggiatura di A Family Affair l’ha sin da subito entusiasmato. Una commedia che riesce a bilanciare anche il suo lato più romantico, grazie ai personaggi di Nicole Kidman e Zac Efron. Ma Danny DeVito cosa c’entra? A detta del regista, il personaggio di Zara ha tratto ispirazione proprio da una storia vera che coinvolge l’acclamato attore. Ai microfoni di Screen Rant, il regista ha spiegato:

Per Zara mi sono ispirato ad una mia amica, Pam Abdi, che ora lavora con Warner Bros. Quando ho incontrato Pam per la prima volta era l’assistente di Danny DeVito. Sono entrambi del Jersey e guardarli insieme era divertente perché Pam non gli permetteva di farla franca con niente. Erano come una famiglia, lo sono ancora. Quindi quella dinamica di essere un’assistente schietta, di non lasciargli passare niente, motivo per cui le vuole bene e ha bisogno di lei, quell’idea mi ha ispirato per creare Zara.

Il regista ha poi riflettuto sulla chimica tra Nicole Kidman e Zac Efron, che in questo film interpretano due amanti combattuti per via di Zara e del suo rifiuto all’idea del romance tra le due parti. A detta di Richard Lagravenese, tra Efron e Kidman la chimica c’è stata sin da subito:

L’alchimia tra loro due era evidente fin dall’inizio. Il primo giorno in cui si sono ritrovati sul set è stato nell’allestimento del soggiorno, abbiamo provato la scena del divano e si sono abbracciati, parlando dei vecchi tempi. La loro chimica era lì fin dall’inizio. Quello che mi piace di Nicole è che è una delle più grandi attrici del nostro tempo, ha delle qualità da star, da vecchia diva cinematografica di Hollywood. Ho amato in questo film il fatto che ci fosse questa sorta di grazia rilassata nella sua interpretazione. Usando la propria voce, i propri ritmi, il proprio senso dell’umorismo e la propria vita emotiva. Per quanto mi guarda, non l’ho mai vista in questa forma rilassata di interpretazione.


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Dopo Madame Web, Emma Roberts vorrebbe ancora recitare in film tratti dai fumetti

A differenza di Dakota Johnson, Emma Roberts vorrebbe riapparire nell'universo dei supereroi dopo la breve esperienza in Madame Web.

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Star Wars, Palpatine doveva essere era una donna: l'idea originale di George Lucas e la scena eliminata

La saga di Star Wars ha dato vita ad uno dei più iconici e famosi villain di tutti i tempi, vale a dire Darth Vader. Tuttavia, il fu-Anakin Skywalker non sarebbe passato al Lato Oscuro senza l'influenza del malvagio Darth Sidious, Signore Oscuro dei Sith. L'Imperatore Palpatine, interpretato da Ian McDiarmid sia nella trilogia originale che nella trilogia prequel, è una delle figure più temibili del franchise e, al tempo stesso, che più incuriosisce i fans della saga. Stiamo tuttavia per svelarvi qualcosa che, probabilmente, non vi sareste mai aspettati. Nei piani originali di George Lucas, Palpatine doveva essere una donna!

La prima apparizione di Darth Sidious è nel film L'Impero Colpisce Ancora (1980), ma procediamo con ordine. Quando George Lucas stava ancora definendo i dettagli e plasmando la sua 'galassia lontana lontana', aveva pensato ad una versione femminile del bramoso Imperatore. È evidente che, procedendo nella scrittura, il regista abbia abbandonato l'idea, ma non è tutto. Nella versione originale del già citato Episodio V, è davvero un'attrice ad interpretare Palpatine, ovvero la caratterista Marjorie Eaton.

Ne L'Impero colpisce ancora, Palpatine non compare che brevemente. In particolare, nella scena in cui il signore dei Sith consegna un messaggio in forma olografica. Evidentemente, Lucas non aveva ancora deciso chi avrebbe prestato il volto a Darth Sidious ne Il Ritorno dello Jedi, ed ecco perché è stata la Eaton a comparire in video, truccata in modo da essere irriconoscibile.

Scendendo nei dettagli, le cose sono andate in questo modo. Durante le riprese del secondo film di Star Wars, l'artista Elaine Baker ha girato delle riprese di prova dell'Imperatore Palpatine. Al momento del ciak ufficiale, è stata Marjorie Eaton ad "interpretare" il villain. Tuttavia, nessuna delle due attrici è accreditata nei titoli di coda. Inoltre, il personaggio è stato doppiato da Clive Revill, lasciando così intendere che il maestro di Anakin Skywalker fosse inequivocabilmente un uomo.

State correndo a recuperare il DVD di Episodio V, così da verificare quanto appena enunciato? Brutte notizie: la scena con Eaton è stata sostituita per l'uscita in DVD con delle riprese di Ian McDiarmid e lo stesso è accaduto per ogni altra successiva riedizione del film. Riassumendo, George Lucas voleva che Palpatine fosse una donna? Probabilmente no, è solo un'idea che lo ha sfiorato in fase di scrittura. Ad ogni modo, seppur fugacemente e di nascosto, Darth Sidious è stato davvero interpretato da un'attrice.

A questo punto potremmo proporre una riflessione. Kathleen Kennedy, presidente di Lucasfilm dal 2012 (anno in cui Disney ha acquisito gli studi), ha incentrato la trilogia sequel proprio attorno a forti figure femminili. Scelta che l'ha fatta finire al centro di aspre polemiche. Non è da escludere, dunque, che, nei lungometraggi futuri, la produttrice valuti d'introdurre fin da subito un 'Imperatore' donna. Chi può dirlo?



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Trigger Warning, perché Jessica Alba non ha utilizzato pistole nelle scene d'azione

Jessica Alba è di ritorno su Netflix come protagonista di un film d’azione, si intitola Trigger Warning e la vede spesso al centro delle scene di combattimento. L’attrice, però, non ha voluto impugnare pistole durante le scene d’azione e ha preferito optare per un’altra arma. Figurando anche come produttrice esecutiva, nel film thriller di Netflix interpreta Parker, un’ex agente delle forze speciali che rientra nella sua cittadina natale alla morte del padre per scoprire che è in corso una cospirazione che potrebbe essere coinvolta nella dipartita del genitore. Ereditando il bar di famiglia un tempo gestito da suo padre, Parker dovrà anche contrastare una banda criminale locale che minaccia il bar e l’intero quartiere. Avendo un passato militare alle spalle, Parker non è intimorita, anzi, è più determinata che mai a scoprire la verità.

Trigger Warning, perché Parker non usa pistole nelle scene d’azione spiegato da Jessica Alba

Essendo spesso coinvolta in scene d’azione, il personaggio di Jessica Alba ha preferito evitare armi da fuoco. Una decisione in accordo con il regista Mouly Surya, ma richiesta espressamente dall’attrice. Al posto delle pistole, infatti, Parker cerca di contrastare i suoi nemici brandendo un coltello. Come ha spiegato l’attrice protagonista a Collider:

È stata una scelta, al 100%. L'abbiamo sostenuta insieme. Sentiamo che questo genere oggi è dominato da molte uccisioni con armi da fuoco, sparatorie e via dicendo. In parecchi aspetti è legato al genere cinematografico, come dimostra John Wick. Ci siamo chiesti cosa fosse giusto per noi e cosa soddisfacente e interessante da vedere. Anche se Parker deve eliminare un avversario, sono uccisioni cariche di emozione, non sono senza nome e volto. Sono persone che l'hanno danneggiata e stanno cercando di ucciderla. Come si manifesta questa dinamica? Siamo stati creativi e aperti a farle eliminare i suoi avversari in vari modi, ma abbiamo cercato di non usare troppo la pistola e utilizzare altre armi.

Per Jessica Alba Trigger Warning rappresenta un ritorno sulla scena dopo cinque anni di pausa, avvenuta poi in casa Netflix. Realizzare questo film non è stato semplice, soprattutto perché a detta dell’attrice hanno impiegato del tempo per trovare la sceneggiatura giusta e il regista perfetto “per far sì che tutto funzionasse”.



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sabato 29 giugno 2024

Star Wars, Adam Driver voleva rifiutare Kylo Ren: non indovinerete mai chi lo avrebbe sostituito!

Kylo Ren è una delle figure più controverse della trilogia prequel di Star Wars. La performance di Adam Driver ha diviso il pubblico e non è stata esente da aspre critiche. Ad onor del vero, a suscitare le polemiche dei fans è stata in primis la scrittura del personaggio, talvolta inutilmente sopra le righe. Concentriamoci però sul suo interprete. Sapevate che non è stato affatto amore a prima lettura, quello tra Driver e il generale del Primo Ordine?

Il 40enne ha esitato non poco prima di accettare il ruolo. Eppure una lunga lista di attori avrebbe ucciso per avere l'opportunità di entrare nel franchise più famoso al mondo. Per di più, nel ruolo del villain principale! Le perplessità di Adam Driver, che si è preso del tempo per esaminare la proposta, erano legate proprio all'importanza di Kylo Ren nell'economia del racconto. Il divo aveva paura di entrare in un ingranaggio più grande di lui e, dunque, difficile da gestire.

Mettiamoci poi che, nello stesso periodo, il californiano era in lizza per la parte di Lex Luthor nel film Batman V Superman: Dawn of Justice di Zack Snyder. A quanto pare, però, il DC Universe non aveva a che fare coi dubbi dell'artista. Nel 2017, intervistato da GQ, Driver ha svelato quali erano le sue remore.

Sono diffidente nei confronti dei grandi film: molti di loro sacrificano il personaggio per lo spettacolo. Quando sono cattivi, mi fa inc*zzare: capisci al volo che sono stati realizzati da un gruppo di dirigenti da qualche parte.

Infine, l'attore si è lasciato conquistare dalla complessità del figlio di Han Solo e Leia ed è salito a bordo. "La persona che Kylo finge di essere all'esterno non è chi è - ha continuato - È un ragazzo vulnerabile che non sa dove mettere le sue energie, ma quando indossa la maschera, all'improvviso, inizia a recitare un ruolo. J.J. [Abrams, ndr] aveva inizialmente quell'idea e penso che Rian [Johnson, ndr] l'abbia portata al livello successivo".

Ad ogni modo, se Driver avesse rifiutato, J.J. Abrams, regista di Star Wars: Il Risveglio della Forza, aveva già in mente una serie di nomi a cui proporre il ruolo. In particolare, la sua prima scelta avrebbe sparigliato completamente le carte sotto numerosi aspetti. In primis, per l'età di Ben Solo, che sarebbe stata più avanzata rispetto a quella che ha Ren nella trilogia. In secondo luogo, per la popolarità dell'attore in questione. Si tratta, infatti, di Michael Fassbender.

Star Wars, J.J. Abrams voleva Michael Fassbender nel ruolo di Kylo Ren

La star irlandese, allora, era un'affermata celebrità e si era distinta in titoli quali Hunger, Shame e 12 anni schiavo, tutti di Steve McQueen. Ma anche in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino, Prometheus di Ridley Scott e, naturalmente, nel franchise di X-Men, in cui ha prestato il volto ad un giovane Magneto. Fassbender, pertanto, aveva già dato prova in più occasioni di essere perfetto nei panni del villain ed ecco perché, probabilmente, ha attirato l'attenzione di Abrams.

L'idea era passata nella mente del regista al momento di buttar giù la prima versione della sceneggiatura di Episodio VII, in cui Ren veniva indicato come Jedi Killer. Se le cose fossero andate così, avremmo conosciuto Kylo Ren in una fase diversa della sua vita. Non come un ragazzino immaturo, ma come uomo segnato dai propri traumi, che cede infine al Lato Oscuro. Ben Solo non sarebbe stato preda di quegli scatti d'ira adolescenziali che abbiamo visto sullo schermo. Inoltre, la sua brama di potere avrebbe avuto radici più profonde del capriccio di emanciparsi dalla figura paterna.

È superfluo tuttavia ragionare a posteriori, dal momento che la storia ha preso una strada differente e i giochi sono ormai fatti. Impossibile non domandarsi, in ogni caso, come sarebbe cambiata la percezione della trilogia sequel con un antagonista così diverso.



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Thunderbolts*, una teoria suggerirebbe l'ingresso di un nuovo team villain

Una delle teorie più insistenti relative a Thunderbolts*, prossimo capitolo dedicato agli antieroi e villain Marvel, riguarderebbe l’introduzione di un nuovo team. L’idea che circola online vedrebbe in realtà la prima squadra di Thunderbolts completamente sostituita da un’altra, a sua volta sempre composta da antieroi. Ad alimentare questa teoria è quanto accade in realtà proprio nei fumetti Marvel, con il barone Zemo che trasforma i suoi signori del male proprio nei Thunderbolts, andando a colmare il vuoto lasciato dai Vendicatori assenti. Nei fumetti, però, il team di super villain in realtà inizia a rendersi conto che quanto richiesto da Zemo non funziona per loro, così da super criminali si trasformano in veri e propri eroi. Per questo motivo il team originale di Thunderbolts ha subito diverse modifiche alternandosi tra malvagità ed eroismo. Ma come questo si riflette sulla teoria dei fan?

Thunderbolts, i fan sono convinti che il destino dei villain protagonisti sia già scritto

Nel film attualmente in fase di produzione, il team assemblato in Thunderbolts è opera di Valentina Allegra de Fontaine, un personaggio già introdotto nell’universo Marvel ma le cui intenzioni non sono mai state chiarite. Quel che è certo è che il team in questione è composto da personaggi dalla dubbia morale e Valentina utilizzerà probabilmente proprio quel passato oscuro per far leva su di loro e condurli esattamente dove vuole. La missione iniziale prevista nel film potrebbe però concludersi in modo poco piacevole, secondo una delle teorie più gettonate tra i fan. Tutto è partito da quell’asterisco posto accanto al titolo e che Kevin Feige non ha voluto commentare in modo approfondito.

I fan pensano che personaggi come Bucky Barnes, Yelena Belova, John Walker e Red Guardian siano sacrificabili proprio perché le loro abilità sono prettamente corpo a corpo, per cui non avrebbero la stessa resistenza dei Vendicatori. Di conseguenza potrebbero portare a termine la missione assegnata loro ed essere poi eliminati senza destare troppo scalpore. L’asterisco aggiunto al titolo lascerebbe pensare che Thunderbolts sia soltanto un primo passo per creare i Vendicatori Oscuri, sacrificando quindi tutti i membri della squadra verso la fine del film. Al momento si tratta di teorie, per cui dovremo attendere l’uscita del film per scoprire cosa succederà.



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venerdì 28 giugno 2024

Inside Out 2, la sceneggiatrice spiega perché Vergogna e Senso di Colpa non fanno parte del sequel

Tantissime emozioni ci accompagnano ogni giorno, ma il sequel di Inside Out ha dovuto selezionare le più importanti e funzionali per il nuovo capitolo della vita di Riley. In piena fase pre-adolescenziale, la protagonista è alle prese con un nuovo mix di emozioni che finiranno per prendere il sopravvento a partire da Ansia, che entra in gioco creando scompiglio insieme ad Imbarazzo, Noia ed Invidia. Accettare le new entry non è facile per Paura, Disgusto, Rabbia, Tristezza e Gioia, ma bisogna venirsi incontro ed accettare ogni singola emozione. Un lungo percorso di accettazione dentro e fuori per Riley e che avrebbe complicato ulteriormente il quadro se avesse aggiunto ulteriori emozioni tagliate fuori dal sequel. La sceneggiatrice Meg LeFauve ha confermato che in principio avevano valutato anche Vergogna e Senso di Colpa, ma non hanno superato la fase di montaggio finale.

Inside Out 2, la sceneggiatrice spiega perché Vergogna e Senso di Colpa non hanno raggiunto le altre emozioni nel sequel

Riley sta affrontando una serie di cambiamenti importanti in Inside Out 2, che avranno un forte impatto anche al quartier generale dove Gioia & Company dovranno accogliere un nuovo gruppo di emozioni capitanate da Ansia. In principio, però, la sceneggiatrice Meg LeFauve e il suo team avevano valutato anche altre emozioni da aggiungere al sequel. Tra queste le più papabili erano Vergogna e Senso di Colpa. Ai microfoni di ComicBook, ha raccontato di più:

Avevamo un pescatore di idee di nome Gail, e siamo andati alla fabbrica di Fatti e Opinioni e abbiamo visto come venivano realizzati. Ed è stato super divertente. Penso che in termini emotivi, abbiamo davvero provato per un bel po' di tempo ad inserire Vergogna e Senso di Colpa nel film. La vergogna è più autocritica, quella cosa che ti resta addosso. Ne abbiamo parlato con molti esperti. La differenza con la vergogna è che non è davvero una cosa positiva per te perché si tratta solo di attaccare te stesso. Mentre il Senso di Colpa riguarda l'assunzione di responsabilità ed è un comportamento, non chi sei.

Ma perché non hanno raggiunto lo schermo? Tempo fa è stato già il regista a rispondere a questa domanda, ma anche la sceneggiatrice ha dato manforte alla motivazione, precisando che sì, c’erano fin troppe emozioni in gioco e non avrebbe funzionato mescolarne così tanto, soprattutto perché lo scopo era concentrarsi proprio su Ansia.

Ma in realtà non ha mai funzionato del tutto. E per questa versione, poiché avevamo davvero bisogno di concentrarci su Ansia, la trama ha iniziato a biforcarsi troppo. Ma penso che tutti noi abbiamo quel critico interiore nella nostra testa, e abbiamo potuto esplorarlo un po' attraverso le proiezioni e un po' con il modo in cui Ansia può cominciare a fare questo effetto. Quindi, penso che ci sia nel film ma è stata una cosa che abbiamo esplorato e che alla fine non l'abbiamo ritenuta utile per questa versione.


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Hunger Games, Austin Butler ha partecipato alle audizioni del film per un ruolo da protagonista

Prima del successo con Elvis e Dune - Parte 2, Austin Butler aveva puntato all'universo di Hunger Games interessato all'audizione di uno dei personaggi principali.

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Creuza de Mà - Musica per il Cinema 2024: Margherita Vicario e Michele Riondino protagonisti della 18a edizione

Diventa maggiorenne in questo 2024 Creuza de Mà - Musica per il Cinema, il festival diretto da Gianfranco Cabiddu che ha luogo a Carloforte sull'Isola di San Pietro. Dedicato, come spiega il titolo, alla musica per il cinema, si svolgerà dal 23 al 28 luglio e sarà ricco di eventi: concerti, incontri, proiezioni e gli immancabili appuntamenti del Campus musica e suono per il cinema e per l’audiovisivo, veri e propri momenti di approfondimento e formazione pensati per gli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia che anche quest’anno saranno a Carloforte.

La diciottesima edizione di Creuza de Mà, a cui comingsoon.it parteciperà, potrà contare su ospiti illustri. Fra questi, la prima ad essere annunciata è stata Margherita Vicario, che ha esordito nella regia con Gloria!. Il film è ambientato in un collegio femminile nella Venezia di fine Settecento, dove un gruppo di musiciste inizia a comporre una musica nuova e moderna, e cioè il pop. Ci sarà inoltre Michele Riondino, che con il suo lungometraggio d’esordio, intitolato Palazzina Laf, ha già vinto numerosi premi. L'attore farà un concerto, sabato 27 luglio, insieme alla sua band Revolving Bridge.

In programma anche il documentario di Kasia Smutniak Mur, che è stato girato al confine tra Polonia e Bielorussia. Il film sarà accompagnato a Carloforte dall'autore della colonna sonora Lorenzo Tomio. Verrà inoltre proiettato Enzo Jannacci - Vengo anch'io, il doc di Giorgio Verdelli dedicato a un genio della nostra canzone, che ha composto anche musica per il cinema. Saranno a Creuza de Mà, infine, i compositori e musicisti Pivio, Riccardo Giagni, Michele Braga, Max Viale, la produttrice Francesca Cima, la montatrice Annalisa Forgione e la sound editor Daniela Bassani

Grande novità di quest’anno sarà un incontro dedicato ai podcast realizzato in collaborazione con Chora Media alla presenza di Luca Micheli (Head of Music & Sound Chora Media) e Marco Villa (Editorial Content Lead Chora Media).

Infine non mancheranno gli imperdibili live, in primis il concerto al tramonto nella suggestiva cornice delle Ciasette, che quest'anno vedrà protagonista il quartetto d'archi degli Gnu Quartet. Al Giardino di Note invece, si esibirà Arrogalla, artista sardo che fonde sonorità popolari, suoni della natura e musica contemporanea. Durante la serata conclusiva di Creuza de Mà 2024 ci sarà, in Piazza della Repubblica, il Concerto Musiche da Film, con inedite partiture arrangiate per banda da Pivio e Pasquale Catalano eseguite dalla Banda Musicale.  



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giovedì 27 giugno 2024

Downton Abbey 3: annunciata la data d'uscita dell'ultimo film

Downton Abbey ha annunciato la sua data d’ufficiale di debutto al cinema. Il terzo film, che arriva dopo sei stagioni televisive e due lungometraggi sequel, sarà anche l’ultimo e ha finalmente condiviso con il suo pubblico affezionato la data di distribuzione sul grande schermo. Soltanto poco tempo fa Imelda Staunton, che nel contesto sfarzoso e regale di Downton Abbey ha interpretato Maud Bagshaw, aveva confermato che il terzo capitolo avrebbe rappresentato anche l’ultima corsa per la famiglia Crawley. Il film attualmente in fase di produzione ha individuato la sua finestra d’uscita. A quando?

Downton Abbey 3, annunciata la data d’uscita dell’ultimo film

La famiglia Crawley tornerà per un’ultima volta sul grande schermo. Il terzo film di Downton Abbey ha ufficialmente individuato la sua data d’uscita, fissata per il 12 settembre 2025 a livello mondiale, come riporta Variety. Il terzo ed ultimo capitolo con protagonista la famiglia Crawley e tutto l’assortimento variegato di camerieri, cuochi, maggiordomi e parenti benestanti è attualmente in fase di produzione nel Regno Unito, ancora una volta frutto di Julian Fellowes, creatore della Serie TV che supporta ancora una volta quest’ultimo capitolo della famiglia Crawley. Ad occuparsi della regia, invece, sarà Simon Curtis dopo Downton Abbey: Una Nuova Era. Dopo che Imelda Staunton ha annunciato ai microfoni di BBC Radio 2 che questo sarebbe stato anche l’ultimo capitolo di Downton Abbey, Focus Features ha annunciato che non dovremo aspettare poi molto, ma soltanto fino a settembre 2025.

Molti membri del cast originale faranno ritorno per quest’ultimo appuntamento da grande schermo come Hugh Bonneville, Elizabeth McGovern, Michelle Dockery, Laura Carmichael, Jim Carter, Phyllis Logan, Robert James-Collier, Joanne Froggatt, Allen Leech, Penelope Wilton, Lesley Nicol, Michael Fox, Raquel Cassidy, Brendan Coyle, Kevin Doyle, Harry Hadden-Paton, Sophie McShera, Douglas Reith e Dominic West. Tra le new entry invece vedremo Joely Richardson, Alessandro Nivola, Simon Russell Beale e Arty Froushan. Grande assente è Maggie Smith, ma per una buona ragione: Lady Violet Crawley è venuta a mancare nel secondo film, per cui coinvolgerà nel terzo sarebbe alquanto surreale. L’unico escamotage sarebbe il flashback.



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mercoledì 26 giugno 2024

Cinque film in streaming interpretati dalla grande Isabelle Adjani

Compie oggi 69 anni l’intramontabile Isabelle Adjani, una delle attrici più importanti della storia del cinema europeo contemporaneo. Lanciata da François Truffaut nel 1975 con Adele H., una storia d’amore, per cui ricevette la prima delle sue due nomination all’Oscar - l’altra arrivò nel 1988 per Camille Claudel - la Adjani ha recitato in alcuni dei film più importanti realizzati nel Vecchio Continente, collaborando con cineasti di culto. Ecco i cinque film in streaming con cui intendiamo renderle il nostro doveroso omaggio. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Isabelle Adjani

  • L’inquilino del terzo piano
  • Nosferatu, il principe della notte
  • Quartet
  • Subway
  • Diabolique

L’inquilino del terzo piano (1976)

Uno dei film maggiormente inquietanti e ipnotici di Roman Polanski, il quale sceglie di recitare anche come protagonista insieme a una bravissima Adjani. Le tematiche e le atmosfere dei suoi primi capolavori europei come Repulsion riproposte con uno sguardo che stavolta rimanda anche a molto cinema di Alfred Hitchcock. L’inquilino del terzo piano possiede un fascino oscuro e visionario, un thriller psicologico che sa flirtare con l’horror in maniera sottile e penetrante. Film di fattura elevatissima, in cui la coppia di protagonisti fa davvero la differenza. Potente visione che sa farsi introspettiva. Disponibile su Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Nosferatu, il principe della notte (1979)

La versione del Nosferatu realizzata da Werner Herzog diventa un film ammaliante, superbamente messo in scena da un autore unico e un attore come Klaus Kinski capace ogni volta di interpretare lo spirito titanico. Siamo davvero dalle parti del capolavoro sia estetico che ne contenuto, una dissertazione furibonda ed elegantissima sulla caducità della vita e degli affetti. La Adjani offre una prova dalla sensualità sopita ma palpitante. Bruno Ganz come eroe che sfida il vampiro è impagabile. Nosferatu, il principe della notte è davvero una delle vette del cinema europeo di un decennio fantastico. Disponibile su Amazon Prime Video.

Quartet (1981)

In uno dei primi, eleganti lungometraggi diretti da James Ivory, la Adjani risplende di luce propria in mezzo a un cast incredibile che comprende anche Alan Bates, la leggendaria Maggie Smith. Quartet racconta con malizia e precisione un triangolo amoroso incastonato in una messa in scena come sempre maestosa, quando si tratta di Ivory e di Merchant. Costumi, scenografie e fotografia di altissima qualità per una delle opere maggiormente azzardate dell’autore. Da riscoprire per comprendere meglio le pulsioni sotterranee di un cineasta troppo presto bollato come “estetizzante”. Film complesso e strutturato. Disponibile su Amazon Prime Video.

Subway (1985)

Il film che impone all’attenzione francese ma anche internazionale il talento di Luc Besson è un thriller stilizzato e iperbolico ambientato nelle zone buie di una Parigi comunque splendida. Azione scatenata per quel periodo di cinema, personaggi lievemente stonati come il suadente protagonista Christophe Lambert. Subway ci propone un film diverso dagli schemi, bizzarro quanto romantico. Immagini difficili da dimenticare per una storia organizzata con stile e gioiosa follia. Uno dei titoli di culto dell’epoca, e strameritatamente aggiungiamo noi. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Diabolique (2022)

Il remake del classico thriller diretto da Henri-Georges Clouzot vede la Adjani indifesa ed eterea duettare con la volitiva Sharon Stone. Un difetto di attrici senza dubbio di prim’ordine, anche se ovviamente il film diretto da Jeremiah Chechik non raggiunge le vette dell’originale. E d'altronde non poteva essere altrimenti. Questo non toglie che Diabolique sia comunque un film misterioso e a suo modo intrigante, a cui partecipa anche un efficace Chazz Palminteri. Alcune scene sono decisamente azzeccate e la tensione tra le due attrici lavora con potenza. Da ammirare per la confezione. E magari rivedersi l’originale, che non guasta mai…Disponibile su Apple Itunes, Amazon Prime Video.



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Tom Hanks e Robin Wright ringiovaniti in Here, la sfida tecnica di Robert Zemeckis in una sola inquadratura, ecco le foto

Sono state diffuse da Vanity Fair le prime immagini di Here, nuova fatica di Robert Zemeckis con Tom Hanks e Robin Wright, adattamento della graphic novel omonima di Richard McGuire, pubblicata nel 2014. Il film segue la storia della stessa famiglia per quasi 100 anni, nella stessa stanza e con la stessa identica inquadratura: Hanks e Wright sono stati ringiovaniti digitalmente o invecchiati all'occorrenza. Insomma, si tratta dell'ennesima sfida tecnica del regista di Ritorno al futuro.

Here, Robert Zemeckis blocca, invecchia e ringiovanisce il cast nella stessa stanza

Non è la prima volta che Robert Zemeckis "usa" l'amico Tom Hanks per esperimenti tecnici: lo fece interagire coi grandi della storia americana in Forrest Gump, gli fece interpretare diversi personaggi di varie età in Polar Express, tramite performance capture. Adattando con Eric Roth la graphic novel Here di Richard McGuire (edita in Italia col titolo di "Qui"), questa volta impone a lui e a Robin Wright di interpretare gli stessi personaggi nell'arco di una vita intera, ringiovaniti o invecchiati a seconda del periodo raccontato. Il film uscirà a novembre, e Zemeckis spiega: "Funziona solo perché le performance sono ottime. Sia Tom sia Robin hanno capito subito: dobbiamo canalizzare com'eravamo cinquanta o quarant'anni fa, ritrovare quell'energia, quel tipo di postura, alzare un po' la voce, quelle cose lì".

Se la sfida consistesse solo in questo per Zemeckis non sarebbe abbastanza, ma l'idea era quella di trasporre dal vero l'idea alla base della graphic novel: raccontare lo stesso identico luogo attraverso decenni e decenni... con la stessa inquadratura!  Robert è entusiasta: "La prospettiva è sempre quella e non cambia mai, ma tutto il resto cambia. In realtà non è mai stato fatto prima. Ci sono scene simili nei primi film muti, prima che s'inventasse il linguaggio del montaggio. Ma a parte quello, sì, ci siamo presi un bel rischio. [...] Mi hanno sempre visto per qualche ragione come quello degli effetti visivi. Ma sono scelte sempre al servizio del racconto e dei personaggi. [...] Ho sempre pensato che il nostro lavoro come cineasti sia mostrare al pubblico cose che nella vita reale non vede." Leggi anche Splash compie 40 anni, Daryl Hannah svela 3 incredibili curiosità sulla commedia con Tom Hanks diretta da Ron Howard



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Uno Rosso: Dwayne Johnson e Chris Evans sulle tracce di Babbo Natale nel primo trailer

Dwayne Johnson e Chris Evans dovranno collaborare per salvare Babbo Natale da un rapimento meschino. Questo è quanto emerge dal primo trailer di Uno Rosso (in lingua originale Red One), una commedia d’azione di Amazon MGM Studios dove JK Simmons interpreterà il Babbo Natale scomparso. Ad occuparsi della regia è Jake Kasdan, che ha già lavorato in passato con Dwayne Johnson sul set di Jumanji: Benvenuti nella Giungla e si occuperà anche del terzo capitolo della saga.

Uno Rosso, Dwayne Johnson deve ritrovare Babbo Natale nel primo trailer del film

Descritto come un film che sta “costruendo un universo di fantastiche tradizioni natalizie e cattive storie tutto in uno”, a detta di Dwayne Johnson, Red One è ambientato inizialmente al Polo Nord dove vive naturalmente Babbo Natale, il cui nome in codice è Red One. Il suo responsabile della sicurezza, interpretato da Dwayne Johnson, è fedele a Babbo Natale per cui si mobilita immediatamente quando scopre che qualcuno l’ha rapito. E, per quanto riluttante, dovrà collaborare con un famoso cacciatore di taglie interpretato da Chris Evans per risolvere la questione. Convincere quest’ultimo che Babbo Natale è reale ed è stato rapito da criminali sconosciuti non sarà un compito facile, ma ancor di più trascinarlo in un’avventura ad alto rischio che potrebbe compromettere anche la loro, di sopravvivenza.

Il primo trailer mostrato da Amazon MGM Studios propone diverse sequenze esilaranti di Red One, da scene d’azione contro pupazzi di neve guerrieri ad una sorta di Polo Nord ultra avanzato. Per non parlare delle abilità speciali del personaggio di Johnson, che sembrerebbe trasformare facilmente un’automobile giocattolo in una perfettamente funzionante. Il cast include anche Lucy Liu, Kiernan Shipka, Bonnie Hunt, Kristofer Hivju, Nick Kroll e Wesley Kimmel. Ad anticipare il primo trailer, un poster-segnaletica per annunciare la scomparsa di Babbo Natale. La commedia d’azione è attesa in sala a novembre 2024.



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martedì 25 giugno 2024

Prima di A Quiet Place: Giorno1, i film in streaming sulle invasioni aliene più terrificanti

Arriva nelle sale italiane A Quiet Place: Giorno 1, terzo capitolo del fortunatissimo franchise horror fantascientifico. Il tema dell'invasione aliena a scopi non propriamente pacifisti è stato sfruttato dal cinema hollywoodiano per costruire spettacoli di indubbia efficacia, sfruttando in particolar modo le ambientazioni oppure determinate caratteristiche del plot al fine di rendere l’idea il più possibile originale. Eccovi dunque i cinque film in streaming che preferiamo sugli alieni che arrivano a iniziano a spargere caos e distruzione. Buona lettura.

I migliori film in streaming su alieni “cattivi” che arrivano sulla Terra

  • Predator 
  • Signs 
  • Cloverfield 
  • Edge of Tomorrow - Senza domani 
  • A Quiet Place

Predator (1987)

Partiamo col film di culto diretto da John McTiernan che sfrutta l’ambientazione geniale della giungla tropicale per un action che abbina tensione incredibile e spettacolo fragoroso. Arnold Schwarzenegger comanda il plotone di marines che deve vedersela col primo Predator, un film che ha fatto scuola per spunti di trama, precisione della messa in scena, effetti speciali e molto altro. Nel cast anche un volitivo Carl Weathers. Ci si diverte con l’intelligenza sopraffina con cui erano costruiti questi giocattoli negli anni ‘80, ovvero con una storia solida e un ritmo avvincente. Insomma, stiamo parlando del regista di Trappola di cristallo…Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Disney +.

Signs (2002)

L’invasione aliena tratta al meglio, ovvero un evento oscuro e spaventoso che mette alla prova una famiglia alle prese con l’elaborazione del lutto. Uno dei film maggiormente articolati e sentiti di M. Night Shyamalan, il quale dirige al meglio Mel Gibson, Joaquin Phoenix, Abigail Breslin, Kieran Culkin. Signs spaventa clamorosamente grazie al non visto e alla magnifica ambientazione rurale. Il finale concede speranza e si ammanta di significazioni trascendentali che, una volta tanto, non sanno di propaganda. Uno dei nostri film preferiti dell’autore, con momenti di cinema altissimo e interpretazioni potenti. Da amare. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video, Disney +.

Cloverfield (2008)

Sfruttando l’idea del found-footage, Matt Reeves ci regala il suo primo grande film di successo. Cloverfield viene ideato con una lungimiranza davvero impressionante, diventando immediatamente un caso cinematografico. New York messa a ferro e fuoco dal gigante mostruoso e quasi mai messo in scena diventa teatro perfetto per un disaster-movie di fortissimo impatto cinematografico, con un paio di momenti da storia del cinema di genere. Lizzy Caplan guida un cast di attori efficaci, in cui spicca anche Theo Rossi. Film che ti si insinua sotto pelle vedendolo varie volte, devi dargli il suo tempo perché funzioni in pieno. ha il merito di aver lanciato un cineasta davvero ammirevole fino a oggi. Disponibile su Sky, Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video, Paramount +.

Edge of Tomorrow - Senza domani (2014)

Tom Cruise si affida al geniaccio scriteriato di Doug Liman per un videogioco strutturato secondo un’idea assolutamente funzionale. Per una volta la star interpreta un vero e proprio vigliacco, e funziona egregiamente. La vera eroina di Edge of Tomorrow - Senza domani si rivela una Emily Blunt vigorosa, affascinante. Sequenze da antologia dell’action, effetti speciali azzeccati e soprattutto ritmo forsennato. Nella schiera dei film-giocattolo per il grande pubblico, questo è senza dubbio uno di quei prodotti che funzionano al meglio. E lo fanno anche nel tempo successivo. Da gustare ovviamente tutto d’un fiato. Speriamo arrivi il tanto acclamato sequel. Disponibile su Sky, Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, NOW.

A Quiet Place - Un posto tranquillo (2018)

Chiudiamo, e non poteva essere altrimenti, con il riuscitissimo primo episodio del franchise A Quiet Place - Un posto tranquillo. Già dalla magnifica sequenza di prologo si capisce che si tratta di un film sviluppato e realizzato con grande mestiere. L’idea del silenzio assoluto per sopravvivere viene portata avanti per creare una tensione tangibile. John Krasinski davanti e dietro la macchina da presa eccelle, sua moglie Emily Blunt continua a convincere, i due giovani attori che chiudono la famiglia sono vibranti. Finché i mostri non vengono svelati del tutto, siamo dalle parti del film perfetto. Davvero uno spettacolo coi fiocchi, che spaventa ed avvince. Chapeau agli sceneggiatori e al regista. Notevole. Disponibile su Sky, Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, Paramount +.



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Quel pazzo venerdì 2, Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan annunciano l'inizio delle riprese: guardate bene la foto!

Il sequel di Quel Pazzo Venerdì è sempre più vicino a diventare realtà. Lindsay Lohan e Jamie Lee Curtis sono ufficialmente tornate sul set per riprendere i ruoli, rispettivamente della ribelle Anna e di sua madre, la dottoressa Tess Coleman. Sono trascorsi più di vent'anni dal debutto della commedia cult del 2003, diretta da Mark Waters, pertanto le aspettative sono alle stelle. E le due star hanno già cominciato a solleticare l'hype dei fans.

Nello scatto condiviso nelle ultime ore sui canali social di Walt Disney Studios, le attrici annunciano l'inizio delle riprese di Quel Pazzo Venerdì 2 in un modo molto speciale. Entrambe sorridenti e tenendosi per mano, sono sedute sui gradini della roulotte che ospita i loro camerini ma... Lindsay è davanti alla porta della Curtis, e viceversa! La data di uscita del film è fissata per il 2025.

La regia del sequel è nelle mani della canadese Nisha Ganatra, già al timone di Cake (2005) e di E poi c'è Catherine (2019). Elyse Hollander ha firmato la sceneggiatura e, secondo le prime indiscrezioni, la trama prevede un doppio scambio di corpi. Al centro del plot del film originale, com'è noto, c'è proprio un magico scambio di persona tra Tess e Anna, che vivranno una pazza giornata l'uno nel corpo dell'altra.

Quanto al cast, oltre alle iconiche protagoniste, ci saranno altri comeback. Rosalind Chao (Pei-Pei, la ristoratrice cinese) e Chad Michel Murray (Jake, l'interesse amoroso di Anna) hanno espresso apertamente la propria disponibilità a partecipare, e sono stati ascoltati. Entrambi torneranno e con loro Mark Harmon (Ryan, compagno di Tess), Christina Vidal Mitchell e Haley Hudson (migliori amiche e compagne di band di Anna), Lucille Soong (la folle madre di Pei-Pei) e Stephen Tobolowsky (il signor Bates).

Quanto alle new entry, sono confermate Sophia Hammons e Maitreyi Ramakrishnan (la Devi di Non ho mai...). Circolano inoltre i nomi di Julia Butters - vista in The Fabelmans e C’era una volta... a Hollywood - e di Manny Jacinto, uno dei volti di Star Wars: The Acolyte.

Quel pazzo venerdì è il remake del film Disney Tutto accadde un venerdì (1976), con protagoniste Jodie Foster e Barbara Harris. La pellicola è a sua volta un adattamento del romanzo di Mary Rodgers del 1972. Potete recuperare - o rivedere - facilmente entrambi i film, disponibili in streaming su Disney+.



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lunedì 24 giugno 2024

I migliori film in streaming di Lupita Nyong'o, protagonista di A Quiet Place: Giorno 1

L’arrivo nelle sale italiane di A Quiet Place: Giorno 1 ci permette di dedicare gli odierni cinque film in streaming alla talentuosa protagonista Lupita Nyong’o. Premiata con l’Oscar come miglior attrice non protagonista addirittura all’esordio davanti la macchina da presa, l’interprete di origini keniote ma nata in Messico 41 anni fa ha collezionato una serie di successi personali e al botteghino davvero impressionante, diventando una delle star più amate dell’ultimo decennio. Ecco la sua filmografia principale, come sempre buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Lupita Nyong’o

  • 12 anni schiavo
  • Non-Stop
  • Black Panther
  • Noi
  • Black Panther: Wakanda Forever

12 anni schiavo (2013)

Il dramma in costume diretto da Steve McQueen e tratto da una storia vera porta l’esordiente Nyong’o a conquistare il premio più ambito ad Hollywood grazie a una prova dolorosa e vibrante. I duetti con Michael Fassbender sono davvero potenti, il momento forse maggiormente insostenibili di 12 anni schiavo. La messa in scena è forse troppo estetizzante per una storia del genere, che vede protagonista un Chiwetel Ejiofor di spessore indiscutibile. Arrivano anche gli Oscar per il miglior film e per l’adattamento. Un film di valore, forse sopravvalutato visti i premi ricevuti. Alla produzione Brad Pitt, che vi regala un cameo così come Paul Giamatti. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Infinity +, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Non-Stop (2014)

Deliziosa parte di supporto per il protagonista Liam Neeson che deve salvare l'aereo dal terrorista di turno. Jaume Collet-Serra è un cineasta che ama utilizzare una sola ambientazione, e sa perfettamente come farlo. Non-Stop è uno dei migliori action-thriller di questi anni, pieno di trovate e attori di contorno preziosi come Anson Mount, Scoot McNairy e la grande Julianne Moore. Film intelligente e divertentissimo, che tiene col fiato sospeso e intrattiene nel senso più alto del termine. Successo di pubblico e critica assolutamente meritato, uno spettacolo ideato e realizzato con stile e senso cinematografico a dir poco intrigante. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Black Panther (2018)

Entrata nel cast del cinecomic diretto da Ryan Coogler, la Nyong’o ruba spesso la scena al protagonista Chadwick Boseman, al poderoso antagonista Michael B. Jordan, ad Angela Bassett e a tutti gli altri. Black Panther guarda alla storia della battaglia per i diritti civili e la ripropone sotto forma di sceneggiatura ottimamente sviluppata. Lo spettacolo è notevole, la tensione drammatica indiscutibile, le prove di attori efficacissime. Ci si diverte ma si impara anche molto. Nomination all’oscar per il miglior film, unico cinecomic nella storia del cinema, e vincitore di tre statuette tra le quali quella per i costumi della grande Ruth E. Carter. Da vedere, è uno spettacolo sontuoso e mai scontato. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Disney +.

Noi (2019)

Perché la Nyong'o non ha ricevuto almeno - e sottolineiamo almeno - la candidatura all’Oscar per Noi? Il doppio ruolo sostenuto nel film horror di Jordan Peele è un qualcosa di oseremmo scrivere sovversivo, uno studio del lato oscuro della personalità umana di potenza espressiva e simbolica inusitati. Vi sono sequenze in questo film che lavorano sul tema del doppio come mai stato fatto in precedenza, arrivando a colpire il cuore più profondo dello spettatore. Film terrificante, scioccante, orchestrato alla perfezione da un cineasta di intelligenza superiore. Quasi 200 milioni di dollari incassati per un film innovativo, paradigmatico, condotto in porto da una protagonista preziosa e sconvolgente. La miglior prova della carriera della Nyong’o. Eccellente. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Black Panther: Wakanda Forever (2022)

Una partecipazione straordinaria nel sequel che non raggiunge le vette dell’originale, tutt’altro, anche se il tentativo è davvero lodevole. Il nemico Namor si carica eccessivamente di metafore per avere una consistenza propria, e influisce sulla tensione soltanto a tratti propositiva di Black Panther: Wakanda Forever. Angela Bassett arriva alla nomination all’Oscar, Laetitia Wright come protagonista non fa rimpiangere poi troppo l’eroe scomparso, alla fine paradossalmente si rimpiange maggiormente Erik Killmonger. Winston Duke e Danai Gurira sono davvero efficaci, in un film altalenante che cerca di restituire la densità del precedente. Senza riuscirci del tutto. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video, Disney +.





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Spider-Man, al via i casting per l'interprete live action di Miles Morales: l'indiscrezione

Secondo quanto riferito da Jeff Sneider, che di scoop se ne intende, Sony Pictures al momento avrebbe avviato il processo di selezione per scovare il suo interprete in carne ed ossa di Miles Morales, un personaggio introdotto nella trilogia animata di successo dedicata alla sua variante di Spider-Man nello Spider-Verse. Tutto ha avuto inizio con Spider-Man: Un Nuovo Universo nel 2018, un film piaciuto così tanto da conquistare il premio Oscar come migliore film d’animazione. Il sequel diretto, Across The Spider-Verse, ha conquistato il botteghino diventando uno dei titoli più chiacchierati nel corso del 2023. Il terzo ed ultimo capitolo, Beyond the Spider-Verse, ha rinviato la data d’uscita a causa dello sciopero di attori e sceneggiatori e non ha ancora annunciato quando tornerà sul grande schermo. Nel frattempo, si vocifera che Miles Morales diventerà un personaggio in carne ed ossa dello Spider-Verse per via di un potenziale adattamento live action.

Spider-Man, al via i casting per l’interprete in carne ed ossa di Miles Morales?

Durante una recente apparizione con The Hot Mic, lo scooper Jeff Sneider ha annunciato che Sony Pictures sta facendo dei passi in avanti nel tentativo di trasformare Miles Morales in un ragazzo in carne ed ossa. Si vocifera, infatti, che il casting sia in fase di partenza. Al momento non sono state diffuse ulteriori informazioni, trattandosi comunque di un’indiscrezione che necessiterà di futura conferma, per cui non è chiaro chi potrebbe interpretare eventualmente Miles Morales in carne ed ossa e neppure il film a cui è destinato. Una delle teorie più gettonate al momento si collegherebbe a Spider-Man: Beyond The Spider-Verse, che potrebbe anticipare l’arrivo di un live action. O ancora potrebbe trattarsi di un film stand alone su Miles Morales. E perché non coinvolgerlo direttamente nel Multiverso Marvel con Avengers: Secret Wars?

Al momento si tratta semplicemente di teorie, ma la produttrice dello Spider-Verse Amy Pascal ha più volte affrontato il potenziale di Miles Morales sul grande schermo, precisando che avrebbero atteso la conclusione della trilogia animata prima di valutare questa opportunità. “Un giorno, ma non prima di aver realizzato gli altri due film. Un giorno lo faremo. Siamo molto felici di questi film d’animazione dello Spider-Verse”, aveva raccontato tempo fa.



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Inside Out 2 è il film più visto del 2024, nel mondo e al boxoffice italiano, dopo l'ultimo weekend

Inside Out 2 è il trionfatore del boxoffice italiano del weekend, nonché di quello internazionale: in soli cinque giorni, il film Pixar ha registrato qui 16.770.000 euro (fonte Cinetel), di cui ben 12.800.000 nel fine settimana, alzando gli incassi nostrani del 477% (!!!) rispetto alla scorsa settimana. Superando in pochi giorni quello che Kung Fu Panda 4 aveva fatto in tutta la sua permanenza in sala (11.620.000), è diventato il più alto incasso italiano del 2024. È anche il più alto incasso mondiale dell'anno finora, con 724.400.000 milioni di dollari (fonte Boxofficemojo), a fronte di un budget sui 200 milioni (fonte Variety). Ma a quali record può aspirare? Leggi anche Inside Out 2 esplode anche in Italia: 3 milioni di euro in un giorno solo, superato il record di Spider-Man No Way Home

Inside Out 2 primo al botteghino italiano del weekend, sogna il record per la Pixar

È un po' presto per dire se Inside Out 2 contenderà agli Incredibili 2 (2018) il record pixariano del suo 1.242.800.000 di dollari, ma di questo passo possiamo dare per scontato il sorpasso sul 1.073.400.000 di Toy Story 4 (2019). Negli USA il lungometraggio animato Disney / Pixar era uscito già la settimana scorsa, ma al secondo weekend ha totalizzato ancora quasi 100 milioni, perdendo solo il 35% rispetto all'esordio: il primo Inside Out (2015) perse il 42% e alla fine della sua corsa registrò "solo" 858.853.000 dollari nel mondo, una cifra che il sequel toccherà a occhio e croce entro questa settimana. In poche parole: necessario per gli esercenti in un'estate fiacca, necessario per la Disney dopo un 2023 difficile, necessario per la Pixar, che si è presa una bella rivincita dopo un periodo di parcheggio forzato su Disney+ (e l'esagerata freddezza mostrata verso Elemental l'anno scorso). 

Guardando il resto degli incassi italiani del weekend, si ha la netta sensazione di un mercato estivo che, dopo l'estate del 2023 di "Barbenheimer", conta soprattutto sul fenomeno di costume / evento di tendenza per riempire le sale. Il divario tra il primo posto di Inside Out 2 e il secondo di Bad Boys Ride or Die è infatti enorme: il film con Will Smith e Martin Lawrence ha ceduto la vetta, portando a casa 474.400 nel weekend, per un totale italiano di 1.583.000 e mondiale di 289.111.000 dollari (su budget di 100, fonte Collider). Risultato discreto, non è un flop, ma non è nemmeno il tipo di blockbuster che Hollywood cerca.
La nostra terza posizione è occupata dall'esordio di The Bikeriders, con 304.000 euro (calcolando anche le anteprime): Benny (Austin Butler) appartiene a una gang di motoclicisti il cui capo è Johnny (Tom Hardy), ma l'amore per Kathy (Jodie Comer) potrebbe farlo desistere da una vita sulla strada. Nel mondo il film di Jeff Nichols è a quota 14 milioni di dollari, per un budget sotto i 40 (fonte Deadline).
Scivola dal terzo al quarto posto Me Contro Te: Il film - Operazione spie, sesto film degli youtuber Luì e Sofì, ancora alle prese con i magheggi del Signor S, per il divertimento di bambini e bambine: portano a casa altri 110.600 euro, confluiti nel totale di 2.464.400.
Casca dalla seconda alla quinta posizione il nuovo film di Yorgos Lanthimos, autore di Povere Creature!: da quel film arrivano Emma Stone e Willem Dafoe, tra gli interpreti delle tre storie di Kinds of Kindness, che raccontano varia umanità. Il totale italiano ammonta a 1.070.000 euro (di cui 89.000 nel weekend), quello mondiale a 1.316.100 (per un budget sui 15). 

Il box office completo del weekend



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domenica 23 giugno 2024

I migliori film in streaming di Richard Linklater, regista di Hit Man - Killer per caso

Dal momento che torna nelle sale italiane questa settimana con la sua nuova commedia Hit Man - Killer per caso interpretata da Glen Powell e Adria Arjona, vogliamo ricordare i nostri odierni cinque film in streaming al rgista Richard Linklater. Il cineasta texano ha saputo regalare al pubblico internazionale  in questi decenni film di umanità sublime, caratterizzati da personaggi che hanno raccontato la vita comune in profondità e dolcezza. Ecco dunque il meglio della filmografia di un autore unico nel suo genere. Buona lettura.

Prima di Hit Man - Killer per caso, cinque film in streaming diretti da Richard Linklater

  • Prima dell’alba
  • School of Rock
  • Bernie
  • Boyhood 
  • Tutti vogliono qualcosa 

Prima dell’alba (1995)

Già al suo secondo film dopo Dazed and Confused Linklater scrive un pezzo fondamentale di cinematografia del decennio con questo film intriso di romanticismo e un’atmosfera irripetibile. Ambientato in una Vienna bellissima e perfetta per questa storia d’amore platonica quanto profonda. Ethan Hawke e Julie Delpy sono i due indimenticabili protagonisti di Prima dell’alba, film che fa innamorare una generazione. I due sequel girati a dieci e vent’anni di distanza raccontano con altrettanta perizia l’evoluzione del rapporto di coppia. Il primo vince l’Orso d’Argento a Berlino per la miglior regia, i successivi conquistato la nomination all’Oscar per la sceneggiatura. Una trilogia del cuore e dello spirito. Unica. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes.

School of Rock (2003)

Insieme a uno scatenato e straordinario protagonista Jack Black, Linklater realizza il suo maggior successo commerciale grazie a una commedia a suon di grandi note e buoni sentimenti. School of Rock contiene prima di tutto tanta grande musica e l’amore incondizionato per essa. Successivamente lavora si una storia magnificamente organizzata e sull’alchimia tra professore e giovanissimi allievi. Nel cast anche Joan Cusack e Mike White, autore dell’idea di partenza. Film graffiante e capace di fartis entire davvero bene, oltre che farti ridere a crepapelle. Da vedere ogni volta con un enorme senso di gioia, pronti a un divertimenti assoluto. Black praticamente incontenibile. Disponibile su Sky, Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Paramount +, NOW.

Bernie (2011)

Una delle commedie maggiormente graffianti e ciniche di Linklater, uno spaccato di follia di tutti i giorni che vede ancora protagonista un notevole Jack Black. Insieme a lui però brilla come sempre di luce unica e splendente Shirley MacLaine, mentre Matthew McConaughey si diverte un mondo a comparire a supporto e fare quello che gli riesce meglio, ovvero il texano smargiasso. Bernie è un film caustico, con grandi momenti di cinema regalateci da questo trio di attori in gran forma. Una deviazione spassosa e non scontata dal solito universo cinematografico del cineasta. Curioso esperimento che si dipana con una certa freschezza. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes.

Boyhood (2014)

Dodici anni di vita vissuta per un bambino che diventa adolescente, tenta di farsi largo nella vita e crearsi un percorso unico, personale. Con Boyhood Linklater arriva a una vetta di verità dentro il cinema che pochissimi hanno raggiunto nella storia del cinema di fiction. A supporto Ethan Hawke e Patricia Arquette sono incommensurabili, tanto che lei arriva all’Oscar. Nomination per il film e la regia, a Hawke e altre sparse. Un inno alla giovinezza, al tempo che passa, al sapore forte dei rapporti umani veri, indissolubili nonostante tutto. Parlare di capolavoro non è un'esagerazione, tutt’altro. Intenso e intimo allo stesso tempo. Con delle sequenze di personaggi seduti a un tavolo a parlare che valgono da sole un compendio sulla Settima Arte. Vibrante. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Tutti vogliono qualcosa (2016)

Commedia giovanile sbarazzina che rimanda direttamente agli esordi. In un cast composito e assolutamente frizzante spuntano Glen Powell e una magnifica Zoey Deutch. Tutti vogliono qualcosa ci restituisce un Linklater che si prende alla leggera, che vuole raccontare i giovani con libertà e partecipazione emotiva. Momenti di recitazione collettiva davvero trascinanti, con un ottimismo che conquista e un gusto per la vita inebriante, come sempre nel cinema di Linklater. Da vedere tutto d’un fiato e ricordare con estrema simpatia. Una perla nascosta ma preziosa nella filmografia dell’autore. Spontaneo. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes.



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Deadpool & Wolverine, Ryan Reynolds non voleva fare il film senza Shawn Levy

Ryan Reynolds non avrebbe realizzato Deadpool & Wolverine senza il supporto di Shawn Levy: il regista ricorda il loro primo incontro e del sodalizio stretto negli anni.

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Jurassic World 4, Bryce Dallas Howard condivide qualche consiglio per il nuovo cast

Bryce Dallas Howard non farà parte del prossimo Jurassic World 4, ma ha qualche consiglio da condividere con il nuovo cast.

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George Lucas: se non avesse lottato per girare questo film con Harrison Ford, forse Star Wars non esisterebbe

Quando si nomina George Lucas, si pensa immediatamente ed automaticamente al franchise di Star Wars, e questo è inevitabile. Tuttavia, se ci concentriamo sulla sua attività da regista, Guerre stellari (1977), La minaccia fantasma (1999), L'attacco dei cloni (2002) e La vendetta dei Sith (2005) non sono gli unici lungometraggi che Lucas ha diretto. C'è di più. Molto probabilmente Star Wars non sarebbe mai esistito, se l'autore non avesse lottato contro le perplessità degli studi per realizzare la sua opera seconda.

Stiamo parlando di American Graffiti, iconica commedia con Harrison Ford candidata a 5 Premi Oscar e vincitrice di due Golden Globes. Durante il suo intervento a Cannes 2024, dove ha ricevuto la Palma d'Oro onoraria, Lucas ha ricordato le tribolazioni affrontate affinché l'ingente budget di 750.000 dollari per realizzare il film venisse approvato da Universal Pictures. Com'è noto, American Graffiti riscosse un enorme successo, coronato da incassi strepitosi (ha incassato 153 volte il suo budget).

L'operazione nostalgia colse nel segno ed ispirò un intero filone cinematografico e la splendida colonna sonora fece il resto. Il papà di Lucasfilm aveva tutte le ragioni per insistere con gli studi, ma facciamo un passo indietro. Il cast del film, oltre a Ford, include Richard Dreyfuss, Ron Howard e Paul Le Mat. Nomi che oggi suonano più che familiari, ma che all'epoca erano relativamente sconosciuti. Dapprima, Lucas aveva proposto il film alla United Artists, insieme a - udite, udite - Guerre Stellari. Tuttavia, lo studio non era interessato ad American Graffiti .

Non fu semplice per il regista sottrarre la sceneggiatura alla casa di produzione e tentare la fortuna agli Universal Studios. Soprattutto, una volta lì, non trovò un'accoglienza migliore per il finanziamento della sua commedia. "Era come un concerto rock" ha commentato Lucas a Cannes. Le prime proiezioni di American Graffiti suscitarono reazioni prevalentemente positive da parte degli spettatori, ma questo non era sufficiente per gli studi. Questi ultimi, infatti, erano propensi a trasmettere il film in tv, saltano la distribuzione cinematografica.

Infine, la strenua perorazione di Lucas per la propria causa ebbe la meglio. Gli Universal Studios concessero ad American Graffiti un'uscita cinematografica limitata l'11 agosto 1973. Quello che non si aspettavano di certo, è la velocità con la quale il film cominciò ad incassare. In tutto, la commedia ha portato a casa 140 milioni di dollari al box office globale. Cifre astronomiche, che hanno stupito persino l'autore della pellicola.

American Graffiti guadagnava così velocemente che in realtà ci guadagnavo un sacco di soldi. Era la prima volta che qualcuno guadagnava soldi in rete.

Indubbiamente il successo commerciale di American Graffiti ha spianato la strada a George Lucas per avviare il franchise di Star Wars e cambiare per sempre la storia del cinema, di fantascienza e non. Non fu tuttavia la Universal a sposare la causa stellare. Fu la Fox a vederci lungo e ad interessarsi all'acquisizione del successivo progetto di Lucas. Buon per loro!



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Inside Out 2, perché la scena post-credit è stata aggiunta all'ultimo

Una delle domande più gettonate quando si tratta di nuove uscite cinematografiche è: avrà una scena post-credit? Una sorta di tradizione che negli anni ha viziato sempre più il pubblico, soprattutto appassionato di cinecomics, e che avrebbe contagiato anche il mondo dell’animazione Disney Pixar. Il sequel di Inside Out, infatti, include una scena durante i titoli di coda, ma in molti non sanno che la scena in questione inizialmente non è stata pensata come parte integrante del film ed è stata aggiunta in un secondo momento, quasi in fase estrema.

Inside Out 2, la scena post-credit è stata aggiunta all’ultimo minuto: perché?

Le scene post e mid-credits in realtà non sono così lontane dal panorama Disney Pixar, che aveva già iniziato a sperimentarle nei suoi film amatissimi come Toy Story 2 uscito nel 1999. Anche Inside Out, quindi, non ha rinunciato alla sua scena durante i titoli di coda, una decisione presa all’ultimo secondo e che ha così completato la proposta cinematografica. Distribuito al cinema dal 19 giugno 2024, Inside Out 2 ha riacceso l’attenzione sulle emozioni di Riley, alle prese con la pre-adolescenza. Un traguardo significativo e che comporta l’ingresso di una nuova fase e di una nuova equipe di emozioni guidate da Ansia. In merito alla scena post-credit, il regista Kesley Mann ha raccontato a USA Today di averla aggiunta soltanto dopo la prima proiezione di prova.

Attenzione: a seguire ci riferiremo a quanto raccontato dalla scena post credit in questione, per cui potreste imbattervi in anticipazioni poco gradite. Il regista ha voluto aggiungere la scena post-credit di Inside Out 2 per rivelare di più sul Deep Dark Secret.

Ho sempre amato l'idea di lasciare un po' di mistero su Deep Dark Secret e di far discutere il pubblico su quale fosse il segreto. Ma più lo mostravamo, più la gente moriva dalla voglia di sapere cosa fosse.

La scena in sé non lancia spunti per un terzo capitolo, in realtà già anticipato – almeno per volontà – da parte del regista e anche da Amy Poehler, che presta la sua voce a Gioia nel cast originale. Ma al tempo stesso aggiunge qualche dettaglio in più in merito al segreto di Riley.



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