martedì 14 gennaio 2020

Piccole Donne: Timothée Chalamet è il Laurie più dandy di sempre


Nel film di Greta Gerwig l'attore interpreta il pretendente di Josephine March e torna a duettare con Saoirse Ronan.

"Una delle cose fantastiche di Piccole Donne è che gli uomini sono secondari" - ha detto Bob Odenkirk, che nel film di Greta Gerwig interpreta papà March. "Non sono insignificanti, sono semplicemente secondari, perché il film è incentrato sulla storia di un gruppo di donne". Ha ragione al 100%, con questa sua affermazione, l'attore americano reso famoso da Breaking Bad e Better Call Saul. Ha ragione a dire che le sorelle March sono i personaggi più importanti di Piccole Donne e anche a sostenere che i maschi del film non sono appena abbozzati. La Gerwig, che ha scritto il copione, è stata infatti bene attenta a renderli verosimili e tridimensionali e lo ha fatto soprattutto con Theodore Laurence (Timothée Chalamet), che Jo chiama Teddy e gli altri personaggi Laurie.

Jo e Laurie, ha dichiarato più volte la regista, sono complementari, sono le due facce d'una stessa moneta. Lui è un ragazzo con il nome di una ragazza e lei una ragazza con il nome di un ragazzo. Laurie non ha avuto, come Jo, la fortuna di avere una famiglia affettuosa e numerosa, e quindi il suo ingresso nella famiglia March lo priva di quella solitudine e malinconia che, in fondo, lo hanno sempre attraversato. "Da spettatrici cinematografiche" - ha dichiarato Greta - "abbiamo tutte immaginato di poter diventare maschi, perché nella maggior parte dei film c'è un protagonista uomo, e così ci identifichiamo nel suo viaggio interiore. Ma nel caso di Timothée, vediamo un ragazzo che si proietta in un mondo femminile, ed è una cosa davvero speciale".

Chalamet, diventato un idolo delle teenager e non solo dopo Chiamami col tuo nome, aveva già lavorato sia con la Gerwig che con Saoirse Ronan perLadybird, in cui interpretava un ruolo meno succoso di Laurie. Ciò significa che la regista conosceva il cosiddetto "TC touch" (il tocco di Timothée Chalamet), un approccio al mestiere d'attore fatto di intelligenza, serietà e intuito. E conosceva anche l'insegnante di recitazione di Timothée, che era una cara amica di famiglia. Quanto al nostro, poteva mai farsi scappare l'opportunità di immergersi in un copione così ben scritto e di duettare nuovamente con un'attrice che, a suo dire, è energia pura? Certo che no.

Più del Laurie del Piccole donne di Mervyn Leroy e del Piccole donne di Gillian Armstrong, il Teddy di Timothée Chalamet è ribelle e quasi dandy, e per questo sembra l'uomo perfetto per Josephine March. Abbiamo detto sembra, perché il ragazzo della casa di fronte, nel New England della seconda metà dell'Ottocento, si lascerebbe mangiare in un sol boccone dalla sua dolce metà, se convolasse a nozze con lei. Sotto la scorza di anticonformismo, Laurence è più tradizionalista di quel che sembra, e ha sempre una grande raffinatezza nei modi. Al personaggio Chalamet dà inoltre, in età adulta, una disillusione che rischia di portarlo, se non all'autodistruzione, a una certa inconcludenza, a un rigurgito di infantilismo che potrebbe bloccarlo in una sorta di limbo. Chi e cosa lo sbloccherà in Piccole Donne non spetta a noi dirlo.

Per Saoirse Ronan duettare ancora una volta con T.C. è stato "come ritrovare un fratellino", mentre per noi ha significato vederlo nuovamente alle prese con un sentimento mal corrisposto ma nei fantastici costumi del diciannovesimo secolo USA.



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